Difficile da credere, ma questo non è l'HentaiClick. È un fatto di cronaca successo veramente, che sta facendo il giro di tutte le testate giornalistiche. Durante un convegno online del Senato, con ospite l'illustre premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, qualcuno si è intromesso nella riunione svoltasi su Zoom e ha condiviso a tutto schermo un paio di video hentai con tanto di audio in sottofondo, lasciando sbigottiti tutti i presenti.
Il fatto si è verificato nella giornata di lunedì nel bel mezzo dell'evento intotolato "Per una PA trasparante", una conferenza organizzata da Maria Laura Mantovani, senatrice del Movimento 5 Stelle, e trasmessa sia su Facebook che sul sito ufficiale del Senato. Tutto stava procedendo con ordine, ma ad un certo punto un misterioso utente chiamato Alex Spence ha fatto irruzione sulla scena, mostrando un hentai realizzato in grafica tridimensionale con protagonista Tifa di Final Fantasy VII. Scatta il panico in aula e fra i collegati da casa: tutti rimangono ammutoliti davanti all'oltraggiosa scena che si para davanti ai loro occhi. Intanto, l'intruso continua ad agire nella confusione generale e fa partire un secondo video hentai, questa volta su Xiangling di Genshin Impact, poco prima di essere cacciato fuori dalla regia.
Dure sono state le reazioni di chi, a suo malgrado, ha assistito all'intero spettacolo. La senatrice Mantovani ha detto che sarà subito fatta denuncia alla polizia postale. Lo sdegno è arrivato anche da parte del senatore Mario Turco, figura molto vicina all'ex-premier Giuseppe Conte. Nel frattempo, la registrazione è stata diffusa in rete e condivisa in formato integrale dal sito di gossip Dagospia (link NSFW) ed è diventata bersaglio di meme e battute ironiche da parte degli utenti. Insomma, questo 2022 è da poco iniziato e in politica già ne stiamo vedendo di tutti i colori, ma quasi nessuno si sarebbe aspettato un crossover fra questo mondo e quello degli hentai. Viviamo davvero in una strana, e al tempo stesso interessante, linea temporale.
Fonte Consultata:
Adnkronos
Il fatto si è verificato nella giornata di lunedì nel bel mezzo dell'evento intotolato "Per una PA trasparante", una conferenza organizzata da Maria Laura Mantovani, senatrice del Movimento 5 Stelle, e trasmessa sia su Facebook che sul sito ufficiale del Senato. Tutto stava procedendo con ordine, ma ad un certo punto un misterioso utente chiamato Alex Spence ha fatto irruzione sulla scena, mostrando un hentai realizzato in grafica tridimensionale con protagonista Tifa di Final Fantasy VII. Scatta il panico in aula e fra i collegati da casa: tutti rimangono ammutoliti davanti all'oltraggiosa scena che si para davanti ai loro occhi. Intanto, l'intruso continua ad agire nella confusione generale e fa partire un secondo video hentai, questa volta su Xiangling di Genshin Impact, poco prima di essere cacciato fuori dalla regia.
Dure sono state le reazioni di chi, a suo malgrado, ha assistito all'intero spettacolo. La senatrice Mantovani ha detto che sarà subito fatta denuncia alla polizia postale. Lo sdegno è arrivato anche da parte del senatore Mario Turco, figura molto vicina all'ex-premier Giuseppe Conte. Nel frattempo, la registrazione è stata diffusa in rete e condivisa in formato integrale dal sito di gossip Dagospia (link NSFW) ed è diventata bersaglio di meme e battute ironiche da parte degli utenti. Insomma, questo 2022 è da poco iniziato e in politica già ne stiamo vedendo di tutti i colori, ma quasi nessuno si sarebbe aspettato un crossover fra questo mondo e quello degli hentai. Viviamo davvero in una strana, e al tempo stesso interessante, linea temporale.
Fonte Consultata:
Adnkronos
Dieci anni fa andai in gita con la scuola a Praga e, in un momento di pausa tra le varie visite, ricordo questo scambio di battute tra la guida turistica locale e un mio compagno di classe.
Guida: “Anche nel nostro Paese i politici sono tutti corrotti e stupidi, anzi non molto tempo fa alcuni sono stati sospesi dalle loro cariche perché durante una seduta del parlamento stavano guardando un film porno”.
Compagno: “Beh no dai, sui politici italiani puoi dire tutto ma almeno questo non lo fanno……forse……”.
……APPUNTO
però di "duro" hanno avuto altro...
Anche in italia, ormai il 100% dei servizi è accessibile solo tramite spid (sanità, rapporti con il comune, con i ministeri, inps...).
Ma l'accesso alla rete tramite sistemi simili (fra l'altro già proposti dai politici italioti) , è, senza mezzi termini, una porcata unica (così rimaniamo in tema )
1) è provato che anche sapere l'identità non protegge: vedi tutti i post e canali di odio e insulti con tanto di nome e cognome degli autori
2) fai un enorme regalo a chi profila gli utenti
3) mandi a putt... (sempre per rimanere in tema) la riservatezza e la privacy di ognuno
4) offri su un piatto d'oro un mare di dati a truffatori e quant'altro (stalker inclusi)
5) è sostanzialmente inapplicabile.
poterle sapere solo le forze dell'ordine e solo in caso io abbia commesso un reato (quindi se non commetto nessun reato le mie informazioni devono rimanere inaccessibili a tutti).
Ovviamente non devono poter limitare le mie possibilità di navigare su siti pornografici e non devono poterlo fare neanche per i minori (se mai diverrò genitore non ho alcuna intenzione di imporre firewall e simili).
Aggiungiamoci un fatto... loggarsi per poter accedere alla rete non deve limitare la mia libertà di poter utilizzare vpn e l'accesso a servizi che in italia non sono accessibili (considerato che non tutti i servizi non accessibili dall'italia sono servizi di pirateria e simili quindi illegali, ci sono anche molti servizi legali al 100%).
Per finire c'è il lato tecnico... non può essere un login che devo fare ogni singolo giorno per poter navigare.
Insomma per quanto io non sia del tutto contrario per individuare nazi-fascisti violenti, non vedo particolari possibilità di applicare una legge del genere senza andare a impattare negativamente sul mio utilizzo abituale della rete (che ovviamente non c'entra nulla con messaggi d'odio e simili).
Oltretutto ad oggi la polizia postale ha già gli strumenti per capire da dove si collegano le persone (e la stragrande maggioranza di quelli che commettono reati d'odio non è che siano dei geni, né usano VPN) quindi se vogliono intervenire possono già farlo senza neanche dover mettere un passaggio come il login via spid.
Beh, hanno provveduto.
Hai messo una "n" in più
Dall'altra parte sa anche di finestra di overton per introdurre ulteriori restrizioni per accedere alla rete con la scusa dei contenuti moralmente discutibili, non mi sorprenderebbe vederlo introdotto nell'infame pass ecologico.
il link per collegarsi al convegno tramite Zoom era stato pubblicato alcuni giorni prima sui social network dalla senatrice stessa (e, notano altri, anche da un suo collega, il senatore Mario Turco), con tanto di passcode. Il link era https://us02web.zoom.us/84618000732 e il passcode era 631228. (fonte il disinformatico)
È un problema di gestione. La riunione può anche essere pubblica ma non dai i permessi per condividere i video se non su richiesta . Anzi non dai neppure i permessi per condividere l'audio a tutti indiscriminatamente
Alcuni meme sono belli, dai.
APPLAUSI e LODI ad #AlexSpence!
No sul serio
#ItalianSenateTifaHentai
THE SUCCESS IS WOMAN
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