Aprile per i giapponesi è l'inizio di un nuovo anno: si chiude quello fiscale per le imprese, comincia un nuovo anno scolastico, si assume nuovo personale nelle grandi aziende. Quindi non stupisce che un evento che potremmo definire epocale sia stato ufficializzato proprio a partire da aprile.
Se nel 1876 l'ingresso nell'età adulta fu fissato a 20 anni per proclamazione del Daijôkan (Gran Consiglio di Stato), 146 anni dopo, il Codice Civile viene modificato: da questo mese infatti la maggiore età scende da 20 a 18 anni. 
Quindi oltre a tutti coloro che hanno compiuto 20 anni il 1 aprile, ci sono stati circa 2 milioni di giovani di età compresa tra 18 e 19 anni che sono diventati ufficialmente adulti. Ciò vuol dire che ora possono prendere alcune decisioni di natura legale in modo indipendente.
 

La decisione è stata presa dal governo dopo ripetute assemblee allo scopo di incoraggiare i giovani a svolgere un ruolo più attivo per il futuro della nazione.
Ma cosa cambia concretamente?
Dal 1 aprile le persone di età compresa tra 18 e 19 anni possono stipulare contratti autonomamente, senza cioè l'avvallo di un genitore o un tutore. Ciò significa che possono contrarre prestiti, sottoscrivere contratti telefonici per smartphone e carte di credito o per l'affitto di un appartamento e di altre proprietà. Si spera che ciò stimolerà l'attività economica e favorirà l'emergere di giovani imprenditori di talento.
 

Il codice civile giapponese afferma che coloro che hanno la potestà genitoriale sui minori decidono anche dove devono risiedere, se possono lavorare e gestiscono i loro beni. Poiché questa autorità ora scade al compimento del 18° compleanno, i nuovi adulti potranno decidere liberamente dove vivere, scegliere il proprio percorso professionale e gestire le proprie finanze in modo indipendente.
Anche l'età in cui le giovani donne possono sposarsi cambierà. Fino ad ora, i maschi potevano sposarsi a 18 anni e le femmine a 16, ma con la nuova legge, sarà 18 anni per entrambi i sessi. La differenza era basata sulla convinzione che le femmine si sviluppassero fisicamente e mentalmente prima dei maschi, ma la si è voluta cambiare al fine di eguagliare la posizione giuridica di entrambi i sessi. Ciononostante, l'età in cui gli adulti possono adottare un bambino resta fissata a 20 anni, viste le responsabilità che un tale gesto comporta.
 

Inoltre chi è maggiorenne vede allungata la durata del passaporto a 10 anni e l'età per presentare domanda di cambio sesso è stata abbassata anch'essa da 20 a 18 anni.
Alcune attività però non sono state modificate e sono rimaste possibili solo per chi ha compiuto 20 anni: bere, fumare e giocare d'azzardo, ottenere una patente per camion e altri veicoli di grandi e medie dimensioni e iniziare a dare i contributi per la pensione.

Fonti consultate:
TheMainichi
Nippon