Il Museo Ghibli ha scelto la serie tv "Conan il ragazzo del futuro" per una mostra temporanea che, inaugurata il 28 maggio, durerà fino alla fine di maggio del 2023.
La serie di 26 episodi, basata su un romanzo di Alexander Key, racconta la storia di Conan, ragazzino vivace e dotato di una grande forza, che viaggia in un mondo post apocalittico per ritrovare l'amata Lana, dolce ragazzina rapita e portata a Indastria, una città tecnologicamente avanzata e guidata da un dittatore.
La serie, prodotta per celebrare il 25° anniversario della NHK, andò in onda sul canale televisivo dal 4 aprile al 31 ottobre 1978; la mostra perciò coincide con il 44° anniversario dell'anime.
Entrando nella prima sala espositiva, il visitatore viene accolto dal poster della mostra da cui emerge la testa tridimensionale dello squalo che Conan ha appena ucciso all'inizio della serie. Seguono poi vari modellini che riproducono alcuni dei macchinari e dei luoghi ritratti nella storia: dal Barracuda all'isola perduta, dalla torre triangolare di Indastria alla macchina volante del dottor Rao, oltre a una replica a grandezza naturale del robot del Capitano Dyce.
Nella seconda sala espositiva il visitatore trova un plastico dell'isola di High Harbor poi di Indastria, su cui cade il potente raggio di un satellite alimentato ad energia solare. I modellini sono accompagnati da numerosi disegni di Miyazaki in cui sono raffigurate varie scene della serie.
La mostra è sottotitolata “Un approccio al fascino del manga eiga”, termine antiquato che indicava il film d'animazione giapponese.
La mostra si concentra sulle caratteristiche dell'eiga manga secondo Miyazaki: personaggi attraenti, dramma, cliffhanger, mecha, un intero universo da esplorare, gag, umorismo e sfrenate scene d'azione.
All'apertura della mostra l'animatore Kazuhide Tomonaga, il direttore dell'animazione Nobuo Tomisawa e l'ex presidente di Telecom Animation Film Kôji Takeuchi hanno preso parte a una tavola rotonda moderata dal direttore del Museo Ghibli Kazuki Anzai condividendo i loro ricordi e parlando del fascino degli eiga manga.
Nella galleria potete avere un assaggio della mostra nella sua interezza.
Fonte consultata:
ButaConnection
La serie di 26 episodi, basata su un romanzo di Alexander Key, racconta la storia di Conan, ragazzino vivace e dotato di una grande forza, che viaggia in un mondo post apocalittico per ritrovare l'amata Lana, dolce ragazzina rapita e portata a Indastria, una città tecnologicamente avanzata e guidata da un dittatore.
La serie, prodotta per celebrare il 25° anniversario della NHK, andò in onda sul canale televisivo dal 4 aprile al 31 ottobre 1978; la mostra perciò coincide con il 44° anniversario dell'anime.
Entrando nella prima sala espositiva, il visitatore viene accolto dal poster della mostra da cui emerge la testa tridimensionale dello squalo che Conan ha appena ucciso all'inizio della serie. Seguono poi vari modellini che riproducono alcuni dei macchinari e dei luoghi ritratti nella storia: dal Barracuda all'isola perduta, dalla torre triangolare di Indastria alla macchina volante del dottor Rao, oltre a una replica a grandezza naturale del robot del Capitano Dyce.
Nella seconda sala espositiva il visitatore trova un plastico dell'isola di High Harbor poi di Indastria, su cui cade il potente raggio di un satellite alimentato ad energia solare. I modellini sono accompagnati da numerosi disegni di Miyazaki in cui sono raffigurate varie scene della serie.
La mostra è sottotitolata “Un approccio al fascino del manga eiga”, termine antiquato che indicava il film d'animazione giapponese.
La mostra si concentra sulle caratteristiche dell'eiga manga secondo Miyazaki: personaggi attraenti, dramma, cliffhanger, mecha, un intero universo da esplorare, gag, umorismo e sfrenate scene d'azione.
All'apertura della mostra l'animatore Kazuhide Tomonaga, il direttore dell'animazione Nobuo Tomisawa e l'ex presidente di Telecom Animation Film Kôji Takeuchi hanno preso parte a una tavola rotonda moderata dal direttore del Museo Ghibli Kazuki Anzai condividendo i loro ricordi e parlando del fascino degli eiga manga.
Nella galleria potete avere un assaggio della mostra nella sua interezza.
Fonte consultata:
ButaConnection
Peccato non poterla visitare
Bellissima la foto dove c'è Miyazaki con il cappello in mano
Peccato non poterla visitare.
Non escluderei che versioni più "easy" siano poi messe in vendita nel negozio di Mamma Aiuto. Quando ci andai vendevano un diorama del villaggio inziale di Laputa e di un Omhu alla modica cifra di un migliaio di euro il primo e diverse centinaia il secondo.
Tra l'altro una delle (se non la) serie piu' sottovalutate di tutti i tempi.
Un capolavoro nel vero senso del termine
Non penso sia sottovalutata, anzi è molto considerata nell'ambiente anime & manga.
All'inizio non la volevano neppure pubblicare.
Veniva snobbata, solo successivamente e' stata giustamente rivalutata ed apprezzata per quello che e'.
Io ricordo ancora quando l'ho visto per la prima volta: ero a casa di mia nonna, e cambiando canale sono incappato in questo cartone con un bambino che nuotava ed uno squalo che lo inseguiva. Era già iniziato e non sapevo cosa fosse, non avevo visto la sigla.
Ho visto la puntata fino alla fine e dal giorno dopo non me ne sono fatta scappare nessuna: era qualcosa di più degli altri cartoni giapponesi dell'epoca, prevalentemente robottoni o orfanelle sfortunate. Era un cartone per bambini con tematiche adulte, ti faceva sentire più grande. Indimenticabile.
Come tutte le opere di Miyazaki non ha un target di eta'.
Chiunque, a tutte le eta', ci puo' trovare qualcosa di suo che custodira' nel cuore per sempre.
E la cosa incredibile e' che riguardandoli a distanza quei qualcosa aumentano.
Ho rivisto tutta la serie da poco ed e' ancora attualissima.
Personaggi indimenticabili ed umani in cui davvero ci si puo' immedesimare
Stupefacente e meraviglioso
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.