Studenti stranieri in Giappone: "Qui è diverso da come si vede negli anime"
Una giornalista giapponese ha intervistato alcuni studenti stranieri per raccogliere le loro opinioni sulla vita in Giappone. Ecco cosa hanno risposto
di marco97fe
Un recente articolo di Business Insider Japan afferma che alcuni di loro rimangono delusi quando si rendono conto che la realtà quotidiana giapponese non corrisponde a quella descritta negli anime e nei manga.
"Non c'è amore in Giappone"
Ad aiutarci in questo report è Amemiya Momoko, che attualmente frequenta la scuola di specializzazione alla Louvain School of Business Management in Belgio, e che ha avuto l'opportunità di parlare con studenti stranieri in Giappone durante il summit One Young World a Nagasaki.
"Non è come negli anime", ha confessato uno studente europeo. "Non c'è amore nella società giapponese moderna. Sembra che i giapponesi abbiano dimenticato l’amore rappresentato negli anime".
Altri, invece, hanno espresso frustrazione per la barriera linguistica, lamentando spesso irritazione da parte dei giapponesi a causa del tempo impiegato per parlare, mentre altri ancora hanno evidenziato la difficoltà di ottenere un impiego dignitoso senza una solida padronanza della lingua, con opportunità lavorative limitate a posizioni mal pagate.
"Ho amici giapponesi con cui mangio e bevo, ma le nostre conversazioni sono tutte superficiali", ha dichiarato uno studente asiatico. "I giapponesi sono molto educati, ma non si distinguono esprimendo le proprie opinioni, il che rende parecchio difficile la comunicazione. E questo non ha portato altro che farmi sentire sempre più solo".
Le sfide di vivere in Giappone
Sempre più persone si stanno trasferendo in Giappone. Nel 2023, ci vivevano oltre 2,9 milioni di stranieri, registrando un aumento di quasi il 5% rispetto all'anno precedente. La maggior parte proviene da altri paesi asiatici, mentre altri arrivano principalmente dal Brasile (con cui il Giappone ha una lunga e profonda relazione interculturale) e dagli Stati Uniti.
Anche se la maggior parte dei residenti stranieri ama vivere in Giappone, non mancano di certo gli episodi un po' meno piacevoli, come ad esempio l'essere vittime (circa il 40% o più) di discriminazioni, a volte a causa della reticenza dei proprietari a prendersi rischi, temendo che gli stranieri possano interrompere i contratti di locazione, altre volte, invece, perché sia i proprietari che i vicini non gradiscono la presenza di non-giapponesi nella zona.
Per comprendere se le esperienze di questi studenti fossero in linea con quelle di altri, alcuni lettori di Unseen Japan hanno espresso il loro parere circa le sfide che hanno dovuto affrontare vivendo in Giappone.
Le sfide più significative riguardano senza dubbio la comunicazione, in particolare le comunicazioni ufficiali, spesso in un giapponese molto formale, ma non solo. Anche in grandi metropoli come Tokyo, trovare cibi importato o opzioni per diete vegane può risultare alquanto difficile; le regole per il riciclaggio dei rifiuti sono talvolta intricate, specie nei piccoli centri dove gli stessi vicini potrebbero lamentarsi se non vengono rispettate; la burocrazia è spesso complessa e carente di opzioni online, e molti sono impreparati ad affrontare il caldo estivo delle grandi città.
"La sensazione di non appartenere a questo posto"
L'articolo di Amemiya mette a confronto le esperienze di questi studenti con la sua esperienza personale come persona straniera in Belgio. Racconta che, anche quando partecipava a lezioni di ginnastica e non aveva una buona padronanza del francese, gli istruttori si preoccupavano di ripetere le indicazione in inglese affinché potesse capire e comprendere al meglio: "Non mi è mai capitato che qualcuno mi chiedesse 'da dove vieni' con tono negativo", scrive Amemiya".
A tal proposito, uno studente racconta: "Quando salgo sul treno, mi sento come se la gente fosse scioccata e mi guardasse come se fossi un alieno, nonostante io sia semplicemente un essere umano, proprio come loro".
Tuttavia, "gli studenti stranieri parlano con gioia di quanto sia sicuro vivere in Giappone e di come questo li faccia sentire a loro agio", dice Amemiya. "Ma dovremmo guardare oltre i semplici numeri, o di quanti studenti si trasferiscono qui, e prestare maggiore attenzione alle loro esperienze vissute".
Prepararsi a vivere in Giappone
Nonostante tutte le difficoltà che offre vivere in Giappone, come in ogni cosa ci sono vantaggi e svantaggi che devono essere considerati. D'altra parte, la stessa esperienza di Amemiya in Belgio non rispecchia al 100% quella che molte persone affrontano oggi in Europa, spesso vittime di episodi di razzismo e discriminazione, mettendo in luce come l'accoglienza e l'integrazione possano variare notevolmente tra individui e gruppi all'interno della comunità ospitante.
Non si vuole, infatti, scoraggiare nessuno dal trasferirsi in Giappone, un paese in cui è un piacere vivere grazie alla sua ricca cultura e arte, la gentilezza delle persone e la vita comoda e relativamente sicura.
Indubbiamente muoversi in un'altra città, anche all'interno di uno stesso paese, rappresenta una sfida considerevole, tanto più trasferirsi in un contesto culturale e linguistico completamente diverso dal proprio, pertanto è fondamentale essere preparati e consapevoli di ciò prima di intraprendere un cambiamento così significativo nella propria vita.
In conclusione, stando quanto affermato da Amemiya, è cruciale che in Giappone si sviluppi una migliore comprensione delle sfide che devono affrontare gli stranieri nel processo di integrazione. Proiezioni recenti indicano che la percentuale della popolazione straniera in Giappone potrebbe superare il 10%, diventando così una componente sempre più rilevante all'interno della società giapponese, piaccia o non piaccia. La vera questione è se il paese li accoglierà a braccia aperte o se chiuderà loro le porte.
Fonte consultata:
Unseen Japan