Earth Defense Force 6 - Recensione del ritorno del surreale tps a base di insetti
La task force più improbabile della terra è tornata ed ha portato i rinforzi
di Klarth Curtiss
I videogiochi sono fonte di tantissime esperienze diverse, ci raccontano storie che altrimenti non potremmo vivere, ci fanno emozionare e commuovere per i loro protagonisti, magari ci fanno anche arrabbiare per la loro difficoltà, ma in primis è innegabile che una cosa la debbano fare: regalarci divertimento, mai come quest'anno soprattutto grazie a titoli come Palworld o Helldivers 2 abbiamo visto che un'idea semplice può essere spesso la più vincente in tal senso, capite bene dunque che quando abbiamo saputo dell'imminente arrivo del sesto capitolo della saga Earth Defense Force abbiamo deciso di rispondere nuovamente alla chiamata di aiuto della terra per aiutare a respingere la minaccia aliena, ma al di fuori delle sonore risate ci saranno stati evidenti miglioramenti rispetto agli episodi precedenti? Ve lo raccontiamo nella nostra recensione
La componente narrativa di Earth Defense Force 6 come c'era da aspettarsi non è decisamente il focus centrale dell'esperienza, eppure gli sviluppatori di Sandlot hanno comunque provato a trascinarci nel vivo dell'azione anche da questo lato: ci troviamo nel 2022, in una terra ormai distrutta dalle costanti invasioni dei Primer, un'aggressiva razza aliena, tuttavia i soldati nostrani sono riusciti a farsi valere scacciandoli quasi definitivamente e la pace sembrava ripristinata, questo almeno fino a quando tre anni dopo gli invasori non sono ricomparsi tramite l'impiego di diversi teletrasporti collocati ovunque sul nostro pianeta dalle navi madri, gli umani tuttavia non ci stanno ed anche questa volta decidono di impiegare l'aiuto della EDF, la task force specializzata nel respingere invasioni aliene da diversi anni; noi vestiremo i panni di una recluta della suddetta nel suo cammino per diventare un provetto sterminatore.
Se credete che la qualità del gameplay sia inversamente proporzionale a quella della trama allora non avete decisamente mai toccato un capitolo della serie, poiché in Earth Defense Force si fa una cosa ed una sola: sparare (ed è opinabile che se riusciate a capire cosa succede su schermo allora non stiate sparando abbastanza), dopo aver selezionato una delle quattro classi a disposizione, ossia il Soldato (il classico omino di fanteria che può accedere all'arsenale più vasto di tutti), la Wing Diver (combattente dotata di jetpack che alimenta le sue armi con l'energia), l'Air Rider (unità di supporto che si occupa di evocare sul campo veicoli e droni) ed il Fencer (un vero e proprio tank ma con una potenza di fuoco simile a quella di una Power Armor di Fallout), potremo scegliere una delle missioni a disposizione (che saranno sbloccate mano mano che completeremo le precedenti in lista) dove il nostro obiettivo sarà uno solo: fare una strage, per chi non fosse avvezzo alla serie sappiate che, nonostante siano presenti anche diversi alieni originali, la maggior parte dei nemici che ci troveremo ad affrontare saranno insetti giganti, formiche, vespe, ragni, cimici, calabroni e chi più ne ha più ne metta, e se da un lato questo può sembrare il peggior incubo di un entomofobico tutte le classi saranno dotate di miriadi di armi per trasformare in pochi secondi qualsiasi minaccia in poltiglia, da bocche da fuoco classiche come fucili d'assalto, lanciagranate, lanciarazzi o fucili a pompa passando per cose sempre più esagerate ed improbabili come martelli sismici, lance razzo, interi bombardamenti terra aria, robot pilotabili e molto altro; come da tradizione inoltre quasi tutti i nemici eliminati rilasceranno una cassa che potrà contenere o un'arma nuova o un potenziamento permanente alla salute di una delle classi ed in tal senso forse avremmo voluto che arrivati al sesto capitolo non fossimo per forza di cose costretti a raccogliere manualmente ogni singola cassa prima della fine del livello pena mancata ricompensa (e vi assicuriamo che già dopo il primo quarto di gioco in ogni stage sarete letteralmente sommersi dalle suddette), in quanto risulta estremamente scomodo soprattutto con classi senza grandi capacità di movimento; se questa è una cosa che possiamo bacchettare dall'altro invece abbiamo notato rispetto agli episodi precedenti un miglioramento sensibile a tutte le classi, molti dei loro difetti degli episodi precedenti sono stati limati (ad esempio la Wing Diver non consuma più così tanta energia con ogni sua azione, permettendo di sparare e volare al tempo stesso, oppure l'Air Rider può essere finalmente usato come classe a sé stante anche in singolo e non relegato a mera classe di supporto grazie al suo arsenale molto più espanso), il che rende ognuna di loro molto divertente da giocare, cambiamento apprezzatissimo inoltre è la rimozione della necessità di dover completare ogni singola missione con ogni singola classe partendo dal principio ogni volta, adesso infatti sbloccare un nuovo pezzo di storia lo renderà disponibile per ognuna delle quattro classi; da non dimenticare inoltre la componente cooperativa fino a quattro giocatori online o addirittura in 2 in cooperativa locale (perfino sulla versione PC che abbiamo testato), feature che sta scomparendo sempre di più ed abbiamo apprezzato parecchio (ndr. consiglio da esperto: prendete l'Air Rider e provate l'ebrezza di farvi maledire dai vostri compagni per il continuo fuoco amico involontario).
Sembra strano a dirsi ma anche dal punto di vista tecnico abbiamo visto un sensibile miglioramento, nonostante infatti questa sia una saga che non necessita di attenzioni in tal senso tutti i modelli poligonali sono stati resi più dettagliati e credibili e nonostante l'onda costante di distruzione e "casino" generale l'azione risulta molto più leggibile grazie a questo, immancabile inoltre l'esagerato e stereotipatissimo doppiaggio in inglese (affiancato volendo da quello giapponese) che ci ha strappato più di una risata per la scrittura esagerata, molto apprezzata inoltre l'introduzione di una piccola componente di smembramento, i nemici infatti reagiscono molto bene alla parte del corpo che crivelliamo, perdendola e cambiando il proprio pattern di movimento in uno più claudicante (e vi assicuriamo che eliminare sul colpo un nemico facendogli saltare la testa con un colpo ben piazzato è una soddisfazione incredibile); il titolo tuttavia ha diversi piccoli difetti che si possono riassumere in uno solo: si poteva osare di più, arrivati a questo punto della serie avremmo voluto vedere almeno 1 o 2 nuove classi e schiere di nuovi nemici (presenti ma in quantità limitata), invece si è rimasti ancorati alle 4 ormai conosciute e si continua a riproporre gli stessi mostri (tra l'altro presentati nello stesso identico ordine dei capitoli precedenti), sicuramente un po' di varietà da questo punto di vista avrebbe aiutato per un gioco così ripetitivo; per quanto riguarda la durata siamo su ottimi livelli, completare infatti la campagna a tutte e cinque le difficoltà con ogni singola classe vi porterà via decine di ore, senza contare il reperire e potenziare ogni bocca da fuoco al massimo.
Il sesto capitolo della serie Earth Defense Force rimane fedele alla sua identità nel bene e nel male, se da un lato abbiamo miglioramenti netti alla gestione delle classi, al gameplay ed alla componente tecnica dall'altra troviamo pochissima volontà di proporre novità concrete, in un pacchetto che avrebbe potuto risultare più appetibile con qualche miglioramento extra; per tutti i fan o chi magari non avesse mai provato la serie questo rappresenta sicuramente l'episodio definitivo per una serata di risate con gli amici spegnendo il cervello e crivellando insetti come non ci fosse un domani, ma per tutti gli altri ci sono decisamente poche ragioni per recuperarlo.