Cat Quest III - Recensione del terzo capitolo dell'adorabile gdr a base di felini

Preparate i tiragraffi e la crema solare: si parte alla volta dei Gattaraibi!

di Klarth Curtiss

Quando si pensa ai giochi di ruolo generalmente la prima cosa che viene in mente sono menù estremamente prolissi pieni di statistiche oppure una trama avvincente che ci farà partire dal nostro umile villaggio per poi diventare incredibili avventurieri pronti a sconfiggere la divinità di turno, eppure non deve essere sempre tutto così complicato, esistono infatti dei giochi di questa categoria che potremmo definire come light-rpg, titoli che puntano tutto sul divertimento immediato e trame spensierate seppur con componenti che ricordano il genere, in tal senso ovviamente non si può non citare la saga di Cat Quest, una serie che ci mette nei panni di adorabili felini pronti a sconfiggere il male a suon di fusa e spadate, nel 2019 avevamo avuto il piacere di recensire il secondo capitolo e l'avevamo trovata un'avventura accessibile a chiunque seppur un po' limitata, da qui potete dunque capire che le nostre aspettative per la terza avventura della saga creata da The Gentlebros non fossero altissime, eppure dopo aver portato a termine la nostra avventura piratesca dobbiamo definirci tanto sorpresi quanto soddisfatti, ve ne parliamo in questa recensione
 
Cat Quest III riesce in maniera egregia a mantenere e migliorare qualsiasi aspetto del suo precedessore

Fin da subito salta all'occhio una maggiore cura di tutti i dettagli, a partire dalla trama: Cat Quest III ci narra la storia di un gruppo di felini pirati chiamati i Cercatori, una ciurma dedita alla ricerca di un misterioso artefatto chiamato Stella Polare che sembra racchiuda la chiave per un misterioso potere, questo purtroppo attira anche l'attenzione del malvagio Re dei Pi-Ratti, che senza scrupoli decide di abbattere la nave dei Cercatori per eliminare in un solo colpo tutta la concorrenza, fortunatamente un piccolo gattino viene trasportato a riva in una cesta e trovato dallo spiritello Spirry, che accortosi del peculiare tatuaggio a forma di stella dietro la sua testa che rimanda la sua appartenenza ai Cercatori decide di addestrarlo per 15 anni, in modo da andare a sua volta alla ricerca del magico artefatto come fecero i suoi antenati e mettere fino al regno di terrore del malvagio re una volta per tutte.
 
Durante le nostre scorribande incontreremo tantissimi alleati che ci forniranno diversi tipi di supporto

Dal punto di vista del gameplay il gioco non si discosta troppo dalla base consolidata dei precedenti capitoli che ci richiederà di muoverci letteralmente attraverso una mappa 3D per esplorare le varie location e completare quest e subquest, ma aggiunge tantissime novità che arricchiscono l'esperienza in maniera sostanziale: la prima feature che salta subito all'occhio è l'aggiunta delle armi da fuoco, da bravi pirati avremo a disposizione strumenti classici come pistole e moschetti ma anche più atipici come mitragliatrici e fucili di precisione, questa risulta probabilmente la feature più gamebreaking dell'intera produzione, in quanto più e più volte ci siamo trovati a sconfiggere avversari decisamente più livellati di noi semplicemente tenendo la distanza e sparando come degli ossessi; la seconda feature e decisamente quella più impattante è l'aggiunta della nave, che pirati saremmo senza il nostro vascello e questo non solo sarà richiamabile al volo in qualsiasi porto, ma qualora dovesse venire distrutto dal fuoco nemico ci basterà stargli vicino un tot di tempo per rimetterlo in sesto, inoltre sono ad esso stati dedicati dei potenziamenti appositi sia per il fuoco dei cannoni che per le varie parti; infine è stato migliorato il sistema di crafting, con l'aiuto del fabbro potremo infatti continuare a potenziare le nostre armi preferite, rendendo un oggetto magari trovato all'inizio del gioco una più che legittima opzione anche in endgame qualora il suo effetto dovesse aggradarci, per potenziare le suddette basterà semplicemente avere abbastanza oro, valuta cumulabile sconfiggendo i nemici, tramite le varie subquest ed anche il sistema di taglie della locanda, che ci chiederà di eliminare diversi nemici unici in giro per il mondo (tra cui una gigantesca paperella di gomma robotica, perché si), se a tutto questo aggiungiamo il lineare sistema di potenziamento (eliminare i nemici ci darà exp che ci farà salire di livello e guadagnare più statistiche, semplice no?) e gli squisiti e non così banali enigmi sparsi per la mappa abbiamo un'avventura davvero adatta a chiunque.
 
Preparatevi ad una miriade di giochi di parole a tema gattaro

Dal punto di vista tecnico siamo rimasti ancora una volta piacevolmente sorpresi, la grafica 2D in cel shading dei vari personaggi si mischia perfettamente con gli elementi 3D degli scenari, creando una sorta di cartone animato giocabile, a ciò dobbiamo aggiungere inoltre l'azzeccatissima traduzione in italiano, che riesce a veicolare perfettamente tutti i giochi di parole legati al mondo felino che ci hanno strappato più di una volta un sorriso (se non siete avvezzi ai cosiddetti "dad jokes" vi abbiamo avvisati, il gioco ne è pieno); il titolo di per sé non ha una durata lunghissima e varia tra le 5 e le 10 ore in base a quante subquest ed attività secondarie vorrete completare, rendendolo in ogni caso un titolo perfetto da giocare con un amico in un weekend (vista soprattutto la possibilità di coop locale).

 
I felini hanno colpito anche stavolta: Cat Quest III è un titolo che non vuole stravolgere la sua formula di base e nonostante ciò riesce comunque a proporre diverse novità di rilievo per chi ha giocato i capitoli precedenti, fra soluzioni di gameplay più divertenti ed una trama più interessante il gioco saprà intrattenervi quanto basta e visto il prezzo budget di circa 30€ al quale viene proposto non possiamo che consigliarvi anche stavolta di lanciarvi all'avventura con i nostri pelosi amici a quattro zampe (cercate solo di non abusare troppo delle armi da fuoco, potreste vagamente rompere il gioco).


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