Arcane è la serie animata più costosa di sempre (e non è una cosa positiva)

L'inesperienza di Riot Games nel mondo dell'entertainment ha fatto lievitare i costi, ma la casa di produzione ha imparato dai suoi errori.

di Artax

Manca pochissimo all'uscita su Netflix della seconda attesa stagione di Arcane, serie animata prodotta dalla francese Fortiche Production in collaborazione con il colosso videoludico Riot Games e basato sui personaggi di League of LegendsArcane sbarcherà infatti di nuovo su Netflix il 9 novembre, con i suoi primi tre episodi. La settimana successiva, il 16 novembre, usciranno gli episodi quattro, cinque e sei, mentre gli ultimi tre usciranno il ​​23 novembre.

In origine l'accordo con Riot consisteva in cinque stagioni, ma questa seconda è stata annunciata come ultima, con l'obiettivo di espandere la narrazione in altri reami presenti nella lore del gioco online.
 
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Da alcune fonti e interviste riportate dal magazine Variety, si scopre che la serie sarebbe costata circa 250 milioni di dollari, spesi sia per produrre che pubblicizzare i 18 episodi di entrambe le stagioni. La colpa non è dello studio di produzione, ma sarebbe da addossare all'inesperienza di Riot nel creare prodotti di entertainment collegati con il franchise videoludico. Nonostante la perdita il co-fondatore di Riot Games Marc Merrill ha ulteriormente dato conferma della volontà della compagnia di produrre prodotti d'intrattenimento di qualità senza tralasciare alcuni cambi di approccio:

"Le nostre ambizioni per l'entertainment sono cambiate. Non vogliamo lavorare come uno studio qualsiasi, con delle scadenze normali. Abbiamo imparato molto e abbiamo cambiato le nostre aspettative verso il nostro stesso lavoro. Abbiamo capito che centrare l'obiettivo richiede più tempo di quanto ci fossimo aspettati, per cui stiamo ricalibrando lo sviluppo, la produzione, gruppi di lavoro e obiettivi."

Per quanto riguarda il costo totale di 250 milioni di dollari, Merrill non ha voluto confermare ma ha affermato che Riot non rimpiange affatto l'investimento, visto che hanno prodotto uno show degno dei giocatori.
Fonti interne, infatti, dichiarano che i primi episodi siano costati circa 80 milioni di dollari, mentre la seconda ondata di puntate che sta per arrivare è costata 100 milioni di dollari. Il costo superiore ha due motivazioni principali: la prima è intuibile, visto lo sforzo e la cura maggiori che sono stati impiegati per realizzare la serie; la seconda è dovuta a delle sforature causate dalle consegne in ritardo della sceneggiatura, visto che la seconda stagione ha iniziato la produzione con soltanto una parte degli episodi scritti.
Ancora più incredibile è l'investimento di Riot nella promozione della prima stagione di Arcane, che ammonta a ben 60 milioni di dollari, molto più di quanto abbia speso Netflix stessa che si occupa della distribuzione.

Nicolò Laurent, il fondatore di Riot Games, aveva visto qualche anno fa la potenzialità di aumentare e diversificare il valore di Riot Games espandendo il mondo e i personaggi di League of Legends in una rete di film e serie TV. L'inesperienza ha però portato sin da subito a commettere alcuni errori: si è parlato ad esempio del coinvolgimento dei fratelli Joe e Anthony Russo, colonne portanti del Marvel Cinematic Universe, per la produzione di un film basato sull'universo di League of Legends, ma per un cambio di direzione creativa di Riot e una cattiva gestione dei rapporti con i fratelli, la casa di produzione ha dovuto pagare 5 milioni di dollari per permettere loro di lasciare il progetto.

 
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Con il tempo Riot Games ha creato un team votato allo sviluppo dei mondi di League of Legends sui canali dell'audiovisivo, rintracciando professionisti da Disney, Paramount, HBO Max e ovviamente Netflix; tutti sotto la supervisione della presidentessa della divisione dell'intrattenimento globale per Riot Games, Shauna Spenley, che ha portato con sé professionisti tra cui Brian Wright, ora a capo della sezione contenuti e Emily Briggs, a capo della sezione strategica e finanziaria globale dedicata all'entertainment di Riot.
Spenley ha dichiarato di aver visto in Riot il potenziale di creare l'imminente intersezione tra audiovisivo e videogame, una specie di un universo espanso in stile Marvel, anche se con le dovute tempistiche e tanta, tanta pazienza.

 

Nonostante l'entertainment non sia il fulcro di Riot Games, le spese in termini di risorse, personale e sforzo sono state però nell'ultimo periodo decisamente consistenti. Arcane non frutterà molti introiti alla casa di produzione di videogiochi, nonostante Netflix abbia pagato 3 milioni di dollari ad episodio per distribuire la serie in tutto il mondo (tranne che in Cina, dove la distribuzione è affidata a Tencent, che ha pagato altrettanti dollari). Forse riusciranno a guadagnare qualcosa dalla vendita di accessori in-game relativi alla serie e qualche gadget, ma sicuramente non riusciranno a  rientrare della grossa spesa. Vero è che il mondo di League of Legends è dichiaratamente in espansione tramite futuri progetti di film o serie TV. Il nuovo CEO di Riot, Dylan Jadeja, ha affermato di essere in linea con gli investimenti dedicati all'entertainment fatti dal suo predecessore e ha dichiarato "Le nostre ambizioni rimangono alte, ma è difficile creare un portfolio di titoli con gli standard che ci siamo prefissati."

Fonte consultata:
Variety

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