Beet the Vandel Buster - opinioni ed immagini
di Tacchan
Sin dalla sigla iniziale di Beet the Vandel Buster mi è venuto in mente Dragon Quest. Il target e lo stile sembrano in effetti simili, anche se il primo episodio è stato decisamente bruttino. Meglio il secondo, che vede un bel combattimento nel quale viene mostrato un ottimo gioco di squadra tra i componenti del gruppo di eroi. L’anime tuttavia non è ben disegnato, vi è qualche problema nelle dimensioni dei personaggi e nella continuità del tratto. Sono comunque presenti delle belle inquadrature e delle belle illustrazioni in fermo immagine. A parte un paio di scontri, che sono resi in modo molto efficace, anche le animazioni lasciano un po’ a desiderare. La sigla iniziale l’ho trovata decisamente brutta, sufficienti soltanto le altre musiche. La trama è semplice e già vista diverse volte, indirizzata principalmente ad un target adolescenziale. Nel secondo episodio tuttavia succede una cosa che non mi aspettavo e che gli fa guadagnare un paio di punti. Non sopporto invece i riferimenti espliciti a elementi RPG, tipo quanto il protagonista chiede, dopo aver ucciso un mostro: “ora sono arrivato al quinto livello?”
Se vi è piaciuto Dragon Quest o il primo DragonBall, potreste provare a dargli un’occhiata. Per quanto mi riguarda penso spenderò il mio tempo a guardare altri anime.
Il protagonista nonostante la giovane età è intenzionato a diventare un eroe, come i suoi idoli che difendono i paesi dai vari mostri che li minacciano. Si dimostra molto caparbio, intraprendente e dalle ottime potenzialità. Il fatto di essere lasciato dai propri punti di riferimento gli darà ancora più determinazione, ma la strada per diventare il migliore è in salita e cosparsa di ostacoli…
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