MANGA: '20th Century Boys'... breve opinione
di Tacchan
Ammetto di non conoscere Naoki Urasawa, anche se guardando la sua biografia in effetti mi sono familiari un paio di sue opere, ovvero Yawara (che tratta di una ragazza destinata a diventare una campionessa di Judo) e Pinapple Army (manga pubblicato in Italia un decennio fa dalla Granata Press). "20th Century Boys" e' un manga strano, capace di attirare da subito la mia attenzione e di stupirmi. Un gruppo di bambini nel 1969 si era costruito una "base segreta" nella quale si trovava per giocare e divertirsi. Avevano degli ideali e avevano creato un simbolo che serviva come una sorta di parola d'ordine: chi lo conosceva, era loro amico. Ora, 30 anni dopo, tale simbolo torna prepotentemente nella loro vita dopo il suicidio, in circostanze misteriose, di uno del loro vecchio gruppo. Il simbolo viene ritrovato nei pressi del luogo del delitto.... inoltre sembra sia stato adottato da una setta... capeggiata da un uomo che si fa chiamare dai propri credenti "Amico". Forse questo gruppo di amici, che da bambini si proponeva doi salvare la Terra, potrebbe avere l'occasione ora, da adulti, di farlo davvero ;-)
Molto carino questo primo numero, mi incuriosisce e non vedo l'ora di leggere il 2°. Diverso dagli altri manga che vediamo nelle librerie: ben disegnato, ben costruito, intelligente. Costa 7 €, non poco, ma sono un buon investimento :) 216 pagine, Planet Manga.
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