Yaruki 2017: Gotho Namite di Alonso Rojas
Farete un viaggio tra la follia: riderete o morirete (in un modo molto macabro tra l'altro)
di Alex Ziro
L’opera di quest’oggi è Gotho Namite di Alonso Rojas, edito da 001 edizioni
Alonso è nato nel 1990 a Lima in Perù, si è trasferito in Italia nel 2004 per proseguire i gli studi superiori. Nel 2010 ha iniziato a lavorare in uno studio di cartoni animati, avviando così la sua carriera da disegnatore nel mondo dell’animazione. Nel 2015 ha pubblicato il suo primo libro autoriale a fumetti intitolato "Gotho Namite: Circumspice". Attualmente sta portando avanti la stesura del terzo volume della serie "Gotho Namite" e continua a collaborare con studi italiani nella preproduzione di cartoni animati.
Solitamente uno dei pensieri maggiormente diffusi per quanto riguarda le differenze tra realtà editoriale ed autoproduzione è che un autore possa rischiare di trovarsi tutto d’un tratto imbavagliato nel momento in cui firma un contratto, che la sua vena creativa possa esser messa a freno da delle scelte aziendali. Non è questo il caso. Gotho è un fumetto che va apprezzato per fin troppi motivi ma sicuramente uno salta all’occhio, sa andare contro tutti gli standard presenti e non ha assolutamente paura di nulla. E sì, lo capirete anche dall’intervista dell’autore, che sicuramente mantiene perfettamente le aspettative.
DEMENTE, ORRENDO, DIVERTENTE, POLITICAMENTE SCORRETTO, sono tutti aggettivi che potrebbero andare bene per descrivere le avventure della figlia di Satana nella sua corsa per diventare la regina degli inferi, se avete del fegato, immergetevi pure nella lettura!
La figlia di Satana arriva sulla Terra e decide di uccidere tutti, per avere l’attenzione che pensa di meritare da parte della sua famiglia a dir poco ingombrante, dove i suoi fratelli hanno delle corna più grandi delle sue risultando così la “meno dotata” della famiglia, con un destino già segnato. Cosa succederà? Tutto, letteralmente tutto quello che si potrebbe pensare. Un abominio di assurdità, di blasfemia e di meraviglioso divertimento inonda le pagine di Gotho Namite. La storia viaggia magari ad un ritmo non particolarmente veloce, vivendo tra continue gag (condite da una grande dose di violenza o assurdità) che collegano ogni singolo capitolo per creare una storia che funziona perfettamente, ma essa non mostra alcuna fretta di evolversi e quel che cambierà in realtà è proprio la protagonista ed i suoi piani.
Ogni personaggio è una piccola perla, e per quanto certe scene sicuramente potrebbero dare fastidio ad un certo tipo di pubblico non c’è alcun modo in cui io le possa vedere negativamente, chiaramente il tutto viene perfettamente contestualizzato dalla follia di un’opera di altissimo livello. Basta vedere i disegni, ed anche i colori dei primi capitoli, per comprendere che parliamo di un fumetto che sta chiaramente ad un livello altissimo, curato minuziosamente e con uno stile artistico che può solo far impazzire d’amore i tantissimi amanti del japstyle.
Intervista all’autore:
Eccoci a noi due per l'intervista: pronto?
Mi hai inviato le domande e mi hai detto di rispondere quando ho tempo...
sì... sì, sono pronto.
Cosa ne pensi del fumetto japstyle?
Prima di parlare di qualcosa, mi piace definire il concetto. Per questa argomentazione limiteremo il concetto di “fumetto Japstyle” come quel fumetto che riprende un certo tipo di visi
Quindi non parlerò dei contenuti o struttura ma semplicemente del disegno.
Questa è la fonte visiva sicuramente più noiosa. Mi piacciono i fumetti che prendono ispirazione visiva dal meglio che può offrire il manga. Purtroppo però quel che copiano tutti è lo stile più banale del manga, roba vista e rivista che ogni volta che la guardi entra nel tuo cervello e ti fa diventare un po' più banale.
Nell'animazione abbiamo una frase che usiamo spesso quando ci casca sotto l'occhio un disegno noioso che non non suscita nessun tipo di emozione o ispirazione: “Non guardare quella roba, ti fa male”.
Cosa vuol dire essere edito da una casa editrice?
Vuol dire che se loro non saranno costantemente all'altezza delle mie aspettative, o se io non sarò costantemente all'altezza delle loro, qualcuno manderà a fanculo qualcun'altro. Ad ogni modo, la mia personale esperienza con la 001Edizioni si è dimostrata positiva, poiché è una di quelle collaborazioni dove posso discutere sulle decisioni editoriali per quanto riguarda la forma del prodotto finale. Questa cosa per me è importantissima.
Qual è la situazione del fumetto in Italia?
Ma io che cazzo ne so!?
Bisognerebbe chiedere ad un editore che studia costantemente il mercato. Da piccolo disegnatore ignorante posso solo avanzare una richiesta:
“Fate qualcosa che non ha fatto nessuno porca troia di merda! Perchè dovete essere voi quelli che non hanno fatto niente di nuovo!?
fumettisti di merda...
tutti fissati a non offendere nessuno... a cercare di vendere invece di offrire la propria cruda identità al mondo per farsi abbracciare da chi li apprezza e farsi sputare da chi li disprezza...
Osate...
Coglioni.
Mi annoio a leggere i vostri fumetti.
imbecilli.
Scherzo comprate il mio fumetto.”
Come percepisci il pubblico?
Andando per le fiere mi ha dato la possibilità di conoscere di persona il pubblico di Gotho Namite. E' stata una bella sorpresa sapere che il 50% del pubblico di Gotho Namite è composto da ragazze giovani molto carine. E' sempre una gioia per gli occhi. E' stato meno bello quando ho scoperto che l'altro 40% è composto da sadici sociopatici bastardi e l'ultimo 10% è composto da pervertiti pedofili. Tutti loro però apprezzano molto l'umorismo demente di GN e questo non può che farmi piacere.
Com'è nata la tua opera?
Non me lo ricordo... Avevo intorno ai 12 anni quando disegnai per la prima volta Namite.
Ricordo soltanto che l'intero fumetto aveva una struttura diversa; si trattava infatti di un vero e proprio shonen alla Dragon Ball Z. Per fortuna, posso dire con certezza che ora è leggermente più interessante di così.
Quali sono gli autori che hanno maggiormente segnato il tuo cammino artistico?
Quando ero piccolo guardavo e disegnavo un sacco Dragon ball. I miei primi disegni erano ispirati allo stile di Toriyama, riesco tutt'ora a riprodurlo senza fatica.
Ho appena scoperto che Micaela è una personale versione di Pan.
Ad ogni modo quando ero piccolo, in Perù il fumetto non era molto diffuso, quindi quello è stato il mio unico riferimento per molto tempo.
Solo quando sono venuto in Italia ho conosciuto un sacco di fumetti e artisti che in tutta la mia vita non ho avuto modo di conoscere. Adoro Gustav Klimt! Quello stile decorativo è sempre presente nella mia testa quando disegno. Se parliamo di Gotho Namite, quando creo il suo universo mi chiedo come lo farebbe Eiichiro Oda, quando disegno le inquadrature penso sempre a Orson Welles (anche se ultimamente sono in fissa con Wess Anderson), quando strutturo la narrazione copio spudoratamente Ray Bradbury e quando faccio le Gag mi chiedo sempre cosa farebbe il signor Leo Ortolani.
Pensi che potremo vedere più tavole a colori?
Non credo, non ora... Non nell'immediato futuro. Ho un rapporto difficile con il colore; vedo tantissimi disegnatori molto bravi a colorare che fanno cacate sui loro fumetti perchè (giustamente), devono mantenere una produzione costante. Abbassare la qualità della colorazione per finire il prodotto è una cosa che odio. Anche io mi sono ritrovato in quella situazione e proprio per questo finché posso permettermelo preferisco creare delle tavole che non abbiano bisogno di essere colorate.
Un giorno, se il tempo e i soldi me lo permetteranno, creerò delle tavole che si complementino con il colore invece di tavole che sono colorate senza un vero proposito artistico. Qualcosa di simile ai cartoni che mi piacerebbe realizzare:
La tua è un'opera dissacrante e divertentissima, qual è la cosa che hai amato di più creare?
I dialoghi di Micaela, o i dialoghi dove lei è coinvolta. E ogni dialogo dove ho l'occasione di spalare merda sulle cose che mi stanno sul cazzo.
Quali sono i suoi punti di forza?
Una volta in un'intervista davanti a un pubblico che mi fissava e giudicava ad ogni singola parola che uscisse dalla mia bocca, mi uscì una delle frasi più sincere su Gotho Namite: “Gotho Namite non è particolarmente brillante, è uno sfogo della mia stupidità e la mia voglia di violenza. Credo che GN sia anche lo sfogo di persone che non trovano le parole per dire quello che vogliono dire e trovano quelle parole in Gotho Namite”.
Perché dovrebbe essere votata?
Non lo so, non m'importa. Leggete il mio fumetto. Rubatelo dalle fumetterie se ci riuscite, non me ne importa in fondo, guadagno un cazzo dalla vendita di ogni volume. L'unica cosa che guadagno veramente da Gotho Namite è la serenità di sapere che non sono solo.
Il mondo è pieno di gente malata.
Abbiamo concluso qui, grazie di tutto, è stato un immenso piacere! Saluta pure i tuoi fan
No.
Link Utili:
Gotho Namite
Concorrenti Precedenti:
Sasso Coi Capelli
Nine Stones
Deep Green
Abyss
Ale & Cucca
Devil's Joke
L Tiers
Hard'N'Steel
Panna Cotta
Impossibile Amarsi
Greedy Flower
Almost Dead
Per maggiori informazioni sull’award contattare yaruki2017@gmail.com
Grafiche a cura di Megane郭