Soukyuu no Ariadne: impressioni sul nuovo manga di Yagi (Claymore)
Primo capitolo appena pubblicato in Giappone... imperdibile se avete amato Claymore
di Alex Ziro
Chiaramente in questa pagina vi sono alcuni piccoli spoiler su questo primo capitolo, quindi magari dategli un'occhiata prima di proseguire qui la lettura.
Laana è una principessa che tra sei mesi dovrà sposarsi; ma prima di convolare a nozze con il suo principe vuole girare il mondo, conscia che il suo futuro da moglie la vedrà rinchiusa nella sua prigione dorata. Lacile invece ha sempre lavorato con "suo nonno" e sogna questa fantomatica città che fluttua nel cielo, stufo di non aver mai visto nulla oltre al luogo in cui vive. Ispirato quindi dalla sete di avventure nutrita dalla sua nuova compagna, decide di cambiare il suo destino. Ma chiaramente una principessa non può andarsene liberamente in giro a fare scampagnate di salute... sarà quindi compito di Lacile difenderla ed aiutarla in questa sua "fuga" (seppur apparentemente non definitiva).
Scopriamo allora gli Spriggans, mezzi bellici bipedi di locomozione estremamente tecnologici e veloci. Quindi sembra chiaro che in questo nuovo manga vi sarà meno spazio per mostri e orrori vari, a favore invece di aggeggi tecnologici e astrusi. Lo stesso Lacile userà delle armi tanto assurde quanto meccaniche, ma qualora non aveste letto il capitolo, direi che non è il caso di aggiungere troppo.
Partiamo con l'analisi da ciò che negli anni è stata la croce e delizia delle opere di Yagi, ovvero il chara-design. Soukyuu no Ariadne non si discosta da ciò che siamo stati abituati a vedere, pur continuando quel miglioramento graduale che ci accompagna dai primi volumi di Claymore, dove le ragazze tutte uguali si distinguevano solo dalla diversa capigliatura, fino ad arrivare alla delineazione di personaggi ben più distinti.
Lacile, il protagonista maschile, è un personaggio distante da Raki (forse il meno riuscito di tutto Claymore), risultando oltretutto immediatamente più interessante del suo "predecessore". Non si può dire esattamente lo stesso di Laana, la quale è letteralmente identica a Claire, ma ormai siamo abituati a vedere mangaka che riciclano gli aspetti che più amano.
Per quel che riguarda il fattore contenutistico, i toni dell’opera sembrano chiaramente più pacati rispetto a Claymore, e ciò viene sottolineato anche da protagonisti più espressivi e scanzonati: è strano non vedere il solito ghigno nei personaggi di Yagi, ma del resto questa non sembra un’opera pregna di sbudellamenti e morti truculente.
La storia sembra che ci narrerà la grandissima voglia di scoperte dei due ragazzi, stufi di essere relegati ai margini della propria esistenza e quindi volenterosi di varcare i confini loro imposti.
In un'opera dove si pone come obiettivo principale la scoperta di un mondo fantastico, le capacità di scrittura dell'autore saranno sotto l'occhio critico del lettore di continuo: sarà un compito arduo creare qualcosa di davvero inedito ed interessante in una tradizione letteraria che non sforna qualcosa di innovativo con facilità.
Impossibile non sottolineare come in Claymore le ambientazioni fossero sempre pressoché le stesse, quindi vedremo se il mangaka riuscirà a stupirci come ci stupì, ad esempio, con l’incredibile design dei Risvegliati/Abissali in passato.
Tutto sommato credo sia azzardato sbilanciarsi parlando di punti di forza e di punti deboli quando si ha di fronte solo un primo capitolo. Chiaramente è fantastico vedere un così bravo autore cercare di reinventarsi e non sembrare fuori posto, com'è anche naturale sentirsi scettici nei confronti di una storia che per ora non ci ha rivelato un vero antagonista e cosa ci sarà oltre il concetto della fuga/viaggio. Anche perché, per quel che ne sappiamo, nel prossimo capitolo potrebbe esserci così tanta morte che manco la Guerra di Pieta...
Quindi non ci resta che intraprendere questo viaggio assieme ai due protagonisti di Soukyuu no Ariadne.
Yagi è tornato: nuova rivista, nuova casa editrice, nuovo genere, nuovo focus narrativo e con una simil Claire che perlomeno ci fa sentire a casa. Spero, col procedere della storia, di poter provare almeno la metà di quel che ho provato con Claymore. Vorrebbe dire trovarsi davanti ad un nuovo capolavoro.
Le auguro buon lavoro, Yagi-sensei.