Lezhin Comics: guerra totale tra artisti e casa editrice
La casa editrice coreana è nel caos profondo da mesi, cosa succede?
di Alex Ziro
La Lezhin ha ricevuto negli ultimi anni principalmente complimenti, per il suo modo perfetto di entrare nell’editoria nell’era in cui si è a stretto contatto coi media, riuscendo a capitalizzare con successo la grande richiesta di opere BL/Yaoi o che comunque avessero dei contenuti non mirati ad un’audience composta da ragazzini.
Ma gli altarini sono stati scoperti e non è decisamente tutto oro ciò che luccica. Negli ultimi mesi difatti vi è stato un grandissimo caos che ha coinvolto la realtà coreana.
La situazione ha varcato i confini dell’Asia grazie a questo tweet:
“Il mio nome è EunSong. Sono l’autrice del web comic Reversi della Lezhin Comics. Da maggio 2017 la mia opera è stata completamente esclusa dalle attività promozionali, dopo che son entrata nella blacklist della Lezhin Comics” – 30 gennaio.
Vi invito di leggere i suoi tweet di risposta per avere una situazione ancora più chiara. Ma cosa è successo? Perché EunSong fa parte di questa fantomastica blacklist? EunSong è stata colpevole di non aver assecondato le politiche interne della casa editrice.
Entrare nel fulcro del discorso in modo dettagliato è molto complesso e ci dilungheremmo tantissimo, quindi v’invito a cliccare qui per avere tutte le info disponibili. In parole povere la Lezhin è accusata ufficialmente dal 5 dicembre (è stata pure aperta una petizione per far sì che il governo coreano faccia qualcosa a proposito) di apporre assurde multe per i ritardi, pagamenti ingiusti e chiaramente di mobbing nei confronti degli autori che osassero richiedere maggiormente rispetto ed equità.
Per rendere il tutto maggiormente più chiaro credo che sia il caso di parlare della situazione di 회색 (che per comodità chiameremo con la sua traduzione inglese, Grey). L’autrice era una delle punte di diamante della casa editrice, quattro anni con loro ma tutto d’un tratto ha annunciato la rescissione del contratto. Uno dei fattori imperanti in questa scelta è stato ciò che consegue l’aver scoperto di avere un tumore di 1.5 centimetri alla tiroide. Infatti nel momento in cui ha chiesto all’editor di avere una pausa la risposta, a sua detta, è stata la seguente: “I tumori alla tiroide sono perlopiù benigni, ne ho uno anche io ed anche più grande del tuo. Vuoi riposarti ancora? Eri appena tornata dalle ferie, basta”. L’autrice chiaramente stando male da molto tempo aveva già chiesto in passato una pausa. Lei ha quindi ha lavorato per altri 2 mesi senza poter trovare neanche il tempo per andare in ospedale e quando, finalmente, c’è riuscita ha scoperto che si trattasse di cancro. Quando lei era sul lettino aspettando l’operazione lo stesso editor è arrivato con del ginseng e le ha detto “Ah, allora eri sempre così stanca perché avevi il cancro”. La Lezhin nega che tutto ciò sia successo ma Grey ha registrato tutte le conversazioni col proprio cellulare.
I ritardi alla Lezhin costano caro. Se un autore dovesse ritardare per 2 volte nel consegnare le proprie tavole non entro i due giorni prima della pubblicazione loro avrebbero dovuto pagare una multa corrispondente al 3% dell’incasso mensile della propria opera, tre ritardi il 6%, quattro il 9%. Grazie a Grey ed altri autori si è arrivato a questo compromesso, inizialmente gli autori venivano multati al primo ritardo e la percentuale ammontava addirittura al 20%! Grey ha dichiarato che calcolando l’ammontare delle multe di tutti gli autori si supera la soglia di 10.000 dollari, inoltre pare che nel loro contratto non fosse scritto da nessuna parte che ci sarebbero state suddette multe. La Lezhin ha cancellato queste multe.
In più Grey ha avuto un grande problema con le sue pubblicazioni tramite la Lezhin in Cina, venendo pagata dopo ben 2 anni, ma di questo la casa editrice se n’è lavata le mani asserendo che è un errore causato dalla compagnia cinese che avrebbe dovuto gestire tutto questo. Penso sia inutile sottolineare quanto sia una scusa oltremodo superficiale.
Pure l’emittente coreano SBS 8 ha parlato di questo caos, mostrando che ci fossero chiarissime mail nelle quali si dicesse che le opere di Michii e EunSong sarebbero state escluse da ogni ordine ed evento Lezhin. La casa editrice ha quindi negato nuovamente di aver creato la blacklist, ed asserendo che loro avessero scritto quelle mail come conseguenza delle “bugie” delle autrici e che pagherà sempre il dovuto a chiunque.
Anche l’autrice Lee Aru ammette di essere entrata in blacklist. La sua opera è sempre stata tra le più popolari in assoluto, facendo guadagnare all’azienda decine di milioni di wons e quando ha finito il suo manhwa ha deciso di andare in un’altra casa editrice utilizzando gli stessi personaggi, dato che nel contratto non era stato scritto da nessuna parte che questo fosse vietato. La Lezhin prima ha cercato di dirle che stesse violando il contratto e che non potesse fare nulla di simile, ma una volta spalle al muro hanno deciso di cancellare direttamente la sua opera e di non promuoverla nemmeno nella lista delle opere di maggior successo dell’anno.
Un autore che è rimasto anonimo ha rivelato inoltre che la casa editrice dichiara di continuo che vengono promessi 2 miloni di won (quasi 1500 euro) ma se non riesci a far guadagnare alla casa editrice la stessa cifra loro t’insultano senza ritegno, nonostante si vantino continuamente di essere una realtà che garantisce senza alcun problema questa somma. Un altro autore dice di aver raggiunto un contratto con la Lezhin dopo aver vinto un determinato contest ma che nel contratto fosse scritto “Nel caso non si raggiungessero certi scopi il contratto verrà rescisso”, chiaramente l’autore chiese quali fossero certi obiettivi, non ricevette nessuna risposta chiara (“non conta, se vende va bene”), gli fecero cambiare tutta la storia e dopo 3 mesi gli annunciarono che entro 30 capitoli il suo fumetto sarebbe stato chiuso.
La Korean Manhwa Association e la Korean Webtoonista Association hanno pubblicato una dichiarazione contro il CEO della Lezhin, appuntando le proprie richieste inderogabili: scuse pubbliche a tutti gli autori, cancellare le multe dei ritardi e restituire i soldi agli autori, cancellare la blacklist, pagare gli autori per i danni recatigli, includere nel contratto che vi sarà della promozione delle opere, permettere agli autori di recidere il contratto normalmente, totale divisione tra contratti di secondo livello e degli accordi con i paesi esteri. La Lezhin non ha ascoltato le richieste per il momento, tranne come detto in precedenza per quanto riguarda la cancellazione delle multe per il ritardo.
Come se non bastasse Mediaus ha scoperto che la Lezhin ha uno strano rapporto coi giornalisti, avendo speso 21.533.435 di won (quasi 16.000 euro) per “intrattenere i giornalisti” negli scorsi 9 mesi. 15 testate hanno avuto pranzi con il PR Manager della Lezhin, eventi che ovviamente erano arricchiti da regali. Nessuno di questi giornali ha scritto nulla per mesi sul caos della Lezhin, hanno aspettato che la situazione esplodesse e che la casa editrice facesse dichiarazioni pubbliche sull’accaduto, ma 4 testate non hanno comunque scritto nemmeno una critica. Gli autori sottolineano che a loro non è mai stato offerto mai nemmeno un pranzo.
il 30 gennaio la Lezhin licenzia ufficialmente EunSong e Michii annunciando che i loro lavori non saranno più disponibili dal 6 febbraio. Le autrici hanno scoperto del licenziamento direttamente dai media, inoltre sono state minacciate dal team legale che nel caso non si fossero scusate e se non dovessero cancellare i loro account social saranno perseguite legalmente. Qui c’è una raccolta fondi per aiutarle nella loro battaglia, la quale ha raccolto 20.000.000 di won in poche ore! L’aiuto viene anche dalla Korean Webtoon/Manhwa Association e dalla Association for Game Developers.
La stessa Koogi condivide continuamente il post, ve lo ricordo cliccate qui perché c’è ancora molto di più, che sintetizza perfettamente la questione, facendo comprendere come la maggior parte dei creatori in Corea siano uniti nello stesso fronte.
È stato detto tanto, la questione chiaramente non è finita qua. Oggi è attesa una manifestazione contro la Lezhin nella loro sede e sicuramente chissà quanto altro deve succedere. Per adesso traete le vostre conclusioni.