Kyoto: 5 cose che è meglio sapere prima di visitare l'antica capitale del Giappone
Cinque suggerimenti per non farvi trovare impreparati
di Hachi194
Sebbene sia sempre Giappone, l'antica capitale del Sol Levante è molto diversa da Tokyo: con i suoi 1.200 anni di storia, è un punto di riferimento per immergersi nella cultura e nella tradizione nipponica, grazie ai suoi molti negozi, luoghi turistici e strade che ci fanno rivivere la vita quotidiana giapponese di alcuni secoli fa. Ma tenete bene a mente che:
1) A Kyoto si va a letto presto
A differenza di Tokyo, dove si potrebbe non dormire mai, Kyoto non è fatta per i nottambuli. Essendo tutto il turismo incentrato sulla cultura (musei, templi e santuari) anche i negozi aprono presto e chiudono altrettanto presto. A parte la Torre di Kyoto che svetta illuminata all'uscita della stazione fino a tarda sera, la maggior parte dei negozi vicino ai luoghi turistici chiude alle 17, alcuni restano aperti al massimo fino alle 20:00.
Inoltre occhio ai trasporti: mentre a Tokyo si viaggia principalmente su rotaia e l'ultimo treno della metro è intorno a mezzanotte, a Kyoto il turismo si sposta sugli autobus e l'ultima corsa disponibile potrebbe anche essere alle 19:00!
Quindi, informatevi bene sui tempi di percorrenza per non rischiare di restare a piedi a svariati chilometri di distanza dall'albergo....
2) Sulla scala mobile si tiene la destra
Mentre a Tokyo e più in generale nella regione del Kanto la buona educazione esige che tu, che non hai fretta, ti posizioni sul lato sinistro della scala mobile per permettere a chi è di corsa di sorpassarti con facilità e di prendere il treno al volo, a Kyoto è esattamente l'opposto: si sta sul lato destro! Perché? Non lo so ma è così.
E per quanto i giapponesi possano essere tolleranti e pazienti con i turisti, se capitate in stazione all'ora di punta con l'orda di impiegati che corre per andare al lavoro, state sulla destra se non volete essere falciati.
3) Puoi esprimere un desiderio per soli 50 yen
Come abbiamo più volte detto, Kyoto è una città stracolma di santuari, templi e siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO in cui si possono trovare mille modi diversi per esprimere un desiderio o affidare una preghiera agli dei.
Se il vostro budget è limitato (oppure avete già speso una fortuna al Mandarake...) per soli 50 yen (circa 40 centesimi) si possono acquistare delle candele su cui è inciso il desiderio che più ci interessa: un buon lavoro, buoni voti nello studio, una salute di ferro, ma anche denaro, amore o qualsiasi altra cosa tu abbia in mente. Se avete ancora qualche spicciolo in più, con 500 yen (circa 4 euro) potete comprare candele speciali, più potenti: una sola potrebbe garentire che tutti i tuoi desideri diventino realtà. E anche se non funzionassero, sono comunque perfetti souvenir da portare a casa.
4) I santuari non sono templi e viceversa
Sebbene si utilizzino spesso come sinonimi, in realtà indicano due cose diverse. I santuari sono i luoghi di culto shintoisti, sono caratterizzati da un grande torii all'ingresso, a cui seguono vasche per purificarsi e sono protetti da statue di animali che sono i custodi del luogo (come le volpi del celeberrimo Fushimi Inari). Quest'ultimo inoltre è denominato Taisha perché è un grande santuario; quelli più piccoli sono invece detti jinja.
I templi invece sono dedicati alla pratica buddista, sono caratterizzati dalla presenza di pagode a più piani, da statue di Buddha e da bracieri in cui ardono bastoncini di incenso il cui fumo serve per purificare i fedeli. Nel nome di solito è presente il suffiso -ji o -dera (come ad esempio per il Kinkaku-ji e per il Kiyomizu-dera) e le preghiere si fanno in silenzio, senza battere le mani come avviene invece nei santuari.
5) Non gettate monete negli stagni
Kyoto ha moltissimi giardini spesso attorno a templi e santuari e al loro interno è quasi sempre presente uno stagno. Nonostante l'atmosfera possa essere magica, non vale la regola della Fontana di Trevi: non si gettano monete nell'acqua come rito propiziatorio (a meno che non sia espressamente indicato, ma sono casi rari e ben segnalati).
In generale, ponete attenzione quando visitate un luogo soprattutto se sacro: guardatevi intorno, osservate bene il comportamento degli altri ed eventuali cartelli di divieto. Oltre ad essere proibito raccogliere fiori o spezzare rami, in moltissimi posti non si possono fare foto. I cartelli ci sono e sono ben visibili, quindi uomo avvisato....
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Fonte consultata:
AllAboutJapan