L'amore è difficile per gli otaku? Parola alle ragazze!

Torniamo ai risultati del sondaggio condotto in Giappone... e questa volta sentiremo LE otaku

di Alex Ziro

Qualche giorno fa abbiamo parlato di questo sondaggio di Anime! Anime!, i quali, ispirati dall’anime di successo Wotakoi, hanno chiesto quanto sia effettivamente difficile per un otaku trovare l’amore. Ricordiamo che dal 25 al 30 aprile più di 500 utenti hanno risposto al sondaggio con il 64% dei votanti che ha confermato la difficoltà mentre il 29% lo ha negato, il restante 7% non è per niente sicuro.

La scorsa settimana ci siamo soffermati sulle dichiarazioni dei maschi, sul perché loro pensassero fosse effettivamente più difficile e come il loro amore eccessivo per gli anime abbia influenzato le loro relazioni (o la mancanza di relazioni). Pronti ad entrare adesso nel mondo delle fujoshi?
 

“Conosco l’amore solo dai giochi di simulazione, ci sono volte quando parlo con gli uomini in cui sento la necessità di avere il testo con le opzioni multiple… Alla fine ci lasciamo sempre dopo solo una mezza giornata” (donna di 21 anni, ragazzo dei sogni Kento Aizome di B-Project).

“Devo sempre stare attenta a quello che dico perché gli uomini potrebbero fraintendere quando parlo di un personaggio e magari dico che mi piacerebbe uscire con loro” (donna di 18 anni, ragazzo dei sogni: Ryunosuke Tsunashi di Idolish 7).

“Prima di tutto, è praticamente impossibile che due otaku dello stesso tipo possano provare sentimenti romantici tra di loro. Quando confessi di essere una fujoshi gli uomini solitamente dicono “farai certi deliri anche su di me? Orribile”. Loro non potrebbero capirmi neanche se glielo spiegassi più e più volte che non è come pensano" (donna di 26 anni, ragazzo dei sogni: Shinsuke Takasugi di Gintama).

“Quando frequentato le medie ed il liceo amavo gli yaoi e quindi andavo al Comiket, ma non capivo davvero nulla dei maschi. Quante volte ho lasciato il mio fidanzato…” (donna di 21 anni, ragazzo dei sogni: Sanji di One Piece).

“Amo i personaggi femminili in 2D. La mia ossessione dicono che mi rende simile ad un uomo di mezz’età. Non vedo alcuna differenza nell’aspetto tra personaggi 2D e persone vere” (donna di 25 anni, ragazza dei sogni: Rin Tohasaka di Fate, Minako Aino/Sailor Venus di Sailor Moon e molte altre).

“Guadagnando i miei soldi preferisco spenderli per cose che posso usare per me, come prodotti per la salute e di moda. Non ho spazio e soldi per spendere soldi per altre “cose” come “l’amore”” (donna di 27 anni, uomo dei sogni: Atsushi Dojo di Library War).

“Vorrei nascondere il mio essere otaku. Disperatamente. Ma quando vado al karaoke conosco solo le canzoni degli anime, quindi al massimo canto solo le canzoni molto famose come Sobakasu di Judy and Mary (opening di Kenshin). Il mio segreto una volta venne scoperto quando un ragazzo venne a casa, trovò un box DVD di Digimon e mi disse che era disgustoso e che lo avrei dovuto nascondere. I miei amici mi chiedono quindi come mai non esco con otaku, ma io non vorrei che qualcuno entri nel mio “territorio”/hobby” (donna di 27 anni).

“Parte di essere una nerd è essere sempre più persa nei tuoi hobby. Non voglio sentire le lamentele di nessuno e non voglio essere disturbata nel fare quello che apprezzo. Si dice che a volte gli umani devono compromettere qualcosa per amore… NO!” (donna di 46 anni).

“Perché sono innamorata di un seiyuu” (donna di 17 anni, uomo dei sogni: Toma Amagase di Idolm@aster SideM).
 

Altre ragazze hanno invece detto che per loro l’amore è difficile perché hanno bisogno dei loro spazi e di vari giorni liberi visti gli impegni con i vari eventi riguardanti i loro hobby. Essenzialmente altre hanno ripetuto che preferiscono usare i loro soldi per gli hobby che per gli altri e che comunque temono che la loro passione sia vista male dagli uomini.

Chiaramente anche qui abbiamo casi di persone che dicono che per loro l’amore non è particolarmente difficile. Una liceale dice che la maggior parte della sua classe è composta da otaku e che sono tra l’altro piuttosto soddisfatti dalla loro vita. Un’altra ragazza di 24 anni ha detto che viene incontro il suo partner per non fargli pesare le sue passioni, come ad esempio il semplice discutere di “cose normali”, aggiungendo infine “io penso che il problema non sono gli hobby ma è un problema relativo alle nostre abilità comunicative”.

Una donna, sposata, di 30 anni ci dice che secondo lei c’è qualcuno per chiunque. Ammette di apprezzare di tutto: yaoi, yuri, seiyuu e videogiochi, ed anche se all’inizio temeva che le relazioni potessero togliere tempo prezioso alle sue passioni col tempo dice di essersi abituata, pensando comunque che la sua potrebbe essere stata semplice fortuna ma che è convinta che il mondo sia pieno di persone pronte a comprendere queste particolarità.

Per una donna di 42 anni invece si è trattato di una questione di equilibri: “penso che dipenda da quanto ti mostri nerd nel tuo aspetto e nella tua personalità, quindi se stai attenta non è difficile trovare l’amore. Mi piacevano anime, manga, riviste varie e leggevo doujinshi yaoi senza problemi, e comunque allo stesso tempo mi frequentato con ragazzi. Ci sono persone molto diverse in tutto il mondo e la cosa importante è trovare un equilibrio tra l’essere nerd e comunicare”.

Un’altra ragazza ha dato merito ai manga nell’aiutarla a migliorare le sue abilità comunicative in determinate situazioni, mentre un’altra ha dichiarato di aver fatto vedere al proprio marito le proprie opere preferite ed è stata un’ottima esperienza. Altre infine dicono che nonostante i propri compagni non siano otaku questo non ha creato mai problemi nella relazione con loro o con le proprie passioni.

Fonte Consultata:
Anime News Network

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