Punta al Top! Gunbuster: la prima regia di Hideaki Anno compie 30 anni
Celebriamo oggi un grande classico dell'animazione anni '80
di Slanzard
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La Gainax era appena rimasta scottata dal grande fallimento de Le ali di Honneamise, film costato tantissimo ma che aveva incassato a malapena la metà di quanto speso e traumatizzato la stessa Bandai.
Dopo aver lavorato a progetto "minori" come corti pubblicitari o uno speciale per gli extra del DVD del film di Appleseed, Bandai le propose un nuovo allettante progetto: se fossero stati in grado di realizzare una serie OVA in grado di vendere almeno 10.000 copie, Bandai l'avrebbe prodotta. La proposta venne accettata e si penso di strutturare l'opera in 3 OVA, ciascuno dei quali diviso a sua volta in due parti, per un totale di 6 episodi. Toshio Okada si occupò di scrivere il soggetto base, lasciando a Hiroyuki Yamaga il compito di stendere la sceneggiatura completa; Haruhiko Mikimoto si sarebbe occupato del character design, mentre Shinji Higuchi avrebbe curato la regia. Il progetto tuttavia si protraeva nel tempo, a causa delle divergenze tra Okada e Yamaga: secondo il primo Top o nerae avrebbe dovuto essere un'opera di fantascienza, per il secondo una stupida parodia-commedia d'azione con robot e ragazze (shoujo to robotto l'avrebbe definita Anno successivamente). In questa diatriba si inserirono un po' tutti i membri principali, secondo la "strategia del caos" tipica dello studio, ognuno dicendo cosa fare e come farlo, finchè il progetto giunse a Hideaki Anno che lesse il soggetto base di Okada e ne rimase molto colpito; appropriatosi delle redini del progetto, tagliò completamente la sceneggiatura di Yamada e riscrisse in parte anche il lavoro di Okada. Fu così che ad Anno venne affidata la regia - la prima della sua carriera - e il progetto Gunbuster ebbe finalmente inizio; purtroppo in quel periodo l'attenzione di Bandai era quasi interamente rivolta alla realizzazione della prima serie OVA di Patlabor, relegando Top o nerae a side-project.
In un futuro prossimo in cui la terra è minacciata dall'arrivo di una razza aliena ostile, Noriko Takaya è una quindicenne come tante iscritta ad una scuola di addestramento per piloti di robot e prova una grande ammirazione per la più abile delle sue sempai, "la signorina" Kazuki Amano. A dare una svolta alla vita della protagonista è l'arrivo di un nuovo allenatore che decide di selezionarla per andare nello spazio a combattere gli alieni, nonostante la presenza di numerose candidate ben più abili di lei. Iniziano così il durissimo allenamento di Noriko sotto lo sguardo vigile del coach Ota e il suo isolamento da parte delle sue compagne di classe, irritate che lei sia stata selezionata solo in quanto figlia di uno più abili ammiragli della flotta terrestre; l'unica a restarle vicino è l'amica del cuore Kimiko.
Il primo episodio della serie - l'unico di cui Anno non modificò nulla dell'idea originale di Okada - riprende in chiave fantascientifica l'inizio del classico sportivo per ragazze Ace o nerae (Jenny la tennista in Italia), ed è possibile individuare un rapporto 1:1 tra i personaggi principali delle due opere.
Entrambe le protagoniste, Hiromi Oka e Noriko Takaya, sono delle novelline senza particolari abilità, che si ritrovano all'improvviso scelte dal nuovo allenatore per rappresentare la squadra di tennis la prima e pilota di robot la seconda, attirando su di se l'odio di tutte le compagne che credono abbiano ottenuto il ruolo con l'inganno.
Sottoposte ad allenamenti durissimi, riusciranno a conquistarsi la fiducia delle compagne grazie ad impegno e sacrificio.
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Vi sono poi Reyka Ryuzaki e Kazumi Amano, le sempai, le ojou-sama, le figure idealizzate da tutte le compagne, che non vengono mai chiamate per nome o cognome, a cui tutte ambiscono ma che sanno essere impossibili da raggiungere o eguagliare, sia come abilità che come bellezza e leggiadria. Queste diventano le mentori e successivamente le compagne delle protagoniste, nonchè tra le poche a non emarginale dopo averne compreso la buona fede e il desiderio di impegnarsi per essere all'altezza delle aspettative.
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Un ruolo abbastanza marginale viene dato a Maki Aikawa e Kimiko Higuchi / Akai, le amiche fedeli delle protagoniste, le uniche a restare sempre vicine, a conoscere la loro buona fede, a supportarle quando tutte le compagne hanno voltato loro le spalle, a consolarle e spingerle ad andare avanti nonostante il bullismo che devono subire.
Destinate a sparire ben presto una volta che le protagoniste crescono e diventano più abili, svolgono la maggior parte del proprio ruolo all'inizio.
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A dare il via alle vicende sono Jin Munakata e Koichiro Ota, gli allenatori che appena arrivati nella nuova scuola sconvolgono l'ordine preesistente scegliendo una novellina al posto delle compagne più esperte.
Loro sono gli unici a vedere il potenziale delle protagoniste, potenziale che riusciranno a far sbocciare interamente nel corso degli episodi, tramite allenamenti durissimi e massacranti ma soprattutto grande fiducia nella loro pupilla.
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E infine, ci sono Kyoko Otowa e Reiko Kashihara, le rivali a cui le protagoniste tolgono il posto da titolari che prima credevano certo.
Sono le principali nemiche delle protagoniste nella parte iniziale della storia, che incitano tutte le compagne ad emarginarle e ostacolarle in tutti i modi, ma che alla fine vengono sconfitte dalle protagoniste grazie ai duri e specifici allenamenti a cui si sono sottoposte.
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Ma Ace wo nerae non è l'unica citazione presente, grande ispirazione ha anche Ideon, a cui il robot Gunbuster è ufficialmente ispirato, e il romanzo Guerra eterna di Joe Haldeman. Nelle tematiche dell'opera rivive anche la celebra storia di Urashima Taro; così come il leggendario pescatore giapponese trascorse 3 giorni nel palazzo del drago per poi scoprire che nel suo mondo erano trascorsi tre secoli, anche i personaggi di Gunbuster, viaggiando a velocità prossime alla velocità della luce, vedono la famiglia e gli amici invecchiare gradualmente, temendo al ritorno di ogni missione di non trovare più nessuno ad accoglierli.
Il citazionismo non è l'unico tipo di fanservice per cui Gunbuster è diventato famoso: è ad esso infatti che viene tradizionalmente attribuita la nascita del cosidetto Gainax Bounce, tramite cui animare in modo "realistico" il movimento ondulatorio e sussultorio del seno femminile. Grazie alla libertà creativa del formato OVA, gli autori hanno anche potuto ampiamente mostrare le giovani e procaci protagoniste in pose provocatorie e poco vestite.
Particolare è l'ultimo episodio di Gunbuster, interamente realizzato in bianco e nero. Diversamente da quanto si potrebbe pensare, non fu un modo per risparmiare, anzi, la lavorazione di un intero episodio in bianco e nero costò di più rispetto ad un normale episodio a colori. La decisione fu presa da Anno per vari motivi, tra cui il fatto che “nessuno l'avesse mai fatto prima” ed il non voler distogliere l'attenzione dello spettatore aggiungendo ulteriori informazioni visive.
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La miniserie è disponibile anche in Italia, pubblicata da Dynit in 2 DVD sottotitolati in italiano; non fu possibile realizzarne un doppiaggio in quanto la GAINAX aveva smarrito la traccia audio originale senza dialoghi.
Fonti consultate:
- The Notenki Memoirs: Studio Gainax and the Men Who Created Evangelion
- Neon Genesis Evangelion Source Anthology
- Guida ai super e real robot - L'animazione robotica giapponese dal 1980 al 1999 di Jacopo Mistè