Somnia - Caccia al Tesoro: riscopriamo i sogni (a colori) con le autrici
Il volume singolo di Somnia è interamente a colori e pensato anche per i nuovi lettori
di Alex Ziro
Somnia - Caccia al Tesoro è il nuovo volume della saga, un albo autoconclusivo e interamente a colori.
Il protagonista è Alexander T. Matrick, un ladrun... un avventuriero che sogna di andare sulla luna per trovare il tesoro più grande tra tutti. Accompagnato dalla bellissima Deva e da uno Stregone seguiranno una mappa per trovare l'ultimo Somnia esistente al mondo: un artefatto capace di realizzare qualsiasi desiderio.
Naturalmente un lettore potrebbe avere timori nell'avvicinarsi a questa opera, facendo parte di una saga che conta diversi volumi, ma sottolineiamo immediatamente che questo albo è pensato sia per i lettori storici che i nuovi. I protagonisti sono esplicitamente pensati per questa uscita e sono all'oscuro di tutte le vicende che compongono l'universo di Somnia, perciò proprio come voi entreranno in un mondo nuovo.
Con questo volume si è raggiunta un'altissima vetta nel lavoro delle autrici. Liza è riuscita a creare una storia che necessitava di nuovi spunti ma che allo stesso tempo riuscisse a convogliare tutti i classici punti di forza della serie; i nuovi personaggi sono assolutamente stupendi, oltre che avere un aspetto davvero intrigante (ce n'è decisamente per tutti i fan) sono interessanti e divertenti, con il buon Alec che regge perfettamente sulle spalle il peso di una storia così lunga e complessa, e quindi anche di una sorta di eredità.
I colori elevano il livello generale del fumetto rendendolo anche un grande piacere per gli occhi, merito anche di un'edizione e di una stampa degna assolutamente delle ambizioni dell'opera.
Soffermarsi eccessivamente sulla storia sarebbe un peccato perché rischierebbe di rovinare un'esperienza che, siate nuovi o vecchi lettori, è sicuramente consigliata. Non sappiamo al momento se Somnia continuerà ancora ma sicuramente "Caccia al Tesoro" è un volume che non solo riassume tutti i motivi del successo di questa saga ma che la esalta dandole una nuova pelle, mostrando una volta per tutte la bravura del duo Di Meo & Anzen anche di fronte a una nuova prova.
Ecco di seguito l'intervista:
Possiamo definire questa vostra nuova opera come il vostro lavoro più grande?
F: Sicuramente a livello organizzativo è stata la più impegnativa, era la prima volta che lavoravamo su un volume unico, per di più a colori!
E/L: Penso che tutti i lavori siano sempre il "più grande" nel momento in cui ti ci dedichi, dando anima e corpo. "Caccia al tesoro" per me è più il punto di arrivo (temporaneo, perché si cambia sempre) di una riflessione sulla storia, su cosa raccontare, sul modo di raccontare, tenendo conto anche della presenza del colore. Rappresenta un messaggio che personalmente ci tenevo molto a trasmettere.
Cosa ha significato per voi lavorare a questo volume?
E/L: Abbiamo sperimentato. Col colore, con le tecniche narrative, con le sfide del volume unico. Con un protagonista maschile. Con un nuovo modo di raccontare, perché a un certo punto ti rendi conto che, sebbene l'arte in tutte le sue forme consenta una libertà di espressione assoluta, i limiti sono dettati dal modo in cui sei tu. Come essere umano e come narratore. Personalmente, questo volume è stato come uscire da una gabbia. Quella dei miei limiti. Sperimentare nuove strade e sentirmi più libera.
Il pubblico sta reagendo decisamente bene finora direi. Un volume simile è anche un abbraccio ai vostri fan di sempre.
E/L: Quando raccontiamo una storia, la nostra attenzione è divisa in maniera completamente equa tra nuovi e vecchi lettori. Da bambina, ho avuto un'esperienza di lettura che ha poi influenzato il mio modo di scrivere. Avevo iniziato a leggere Video Girl Ai dall'ottavo volume, quando la protagonista ha già perso la memoria. Ho letto fino alla fine e poi solo dopo ho recuperato gli arretrati. In pratica, ero senza memoria come la protagonista. E quando ho letto i vecchi volumi ho compreso la potenza di ciò che si era dimenticata. Il valore di quei ricordi. Voglio scrivere storie che tutti possano leggere, saghe in cui tutti possano entrare nei punti in cui desiderano. Un po' come, nella vita, anche noi "entriamo" nelle situazioni a un certo punto. Ma rispetto a quel punto c'è un prima e un dopo, un quadro più ampio.
Federica, i colori sono venuti meravigliosamente. Cosa hai usato e come hai vissuto questa nuova sfida?
F: Grazie! Ho utilizzato Clip Studio Paint, da molti conosciuto come Mangastudio, è un programma pensato totalmente per chi fa manga e fumetto, con un'ottima gestione della tavola. Passare dal bianco, nero e retino ai colori è stato un salto nel buio che ho affrontato più che volentieri, mi entusiasmano le sfide, specialmente in questo caso, mi sono sempre sentita un'autrice di manga ma in questo caso non avevo praticamente strade già battute alle quali ispirarmi, ci sono pochissime opere del genere totalmente a colori!
E/L: Io mi complimento con Federica perché ha fatto davvero un lavoro meraviglioso.
Ora che avete fatto questo volume a colori... prossimo passo vedere Somnia animato!
F: noi intanto ci siamo portate avanti e abbiamo messo i colori!
E/L: Mi unisco a quello che ha detto Federica, ah ah!
Somnia - Caccia al Tesoro è pensato sia per nuovi lettori che per quelli di
sempre, il cammino dei protagonisti è allo stesso tempo sia una valle inesplorata che un posto ricolmo di ricordi. Qual è il vostro ricordo più forte legato a questa avventura?
F: Ovviamente ce ne sono molti, ma ricordo di aver disegnato le ultime tavole questa estate di notte al posto di dormire, lontana da casa, in montagna. La sera ero sola con me stessa ma sentivo quasi vivere i personaggi. Anche se all'epoca mancava solo un mese e avevo 110 pagine da colorare non mi sono mai sentita preda del classico sconforto dei fumettisti, è stato magico!
E/L: Il momento in cui al protagonista scende una lacrima. Azzurra e tinta di sangue. Così come la vita è felicità e dolore allo stesso tempo. Quando ho visto quella lacrima disegnata da Federica, ho pensato: "Sì, è quello che volevo raccontare". E dentro di me ho ringraziato Federica per essere così straordinaria nel riuscire a rendere certe sfumature.
Somnia è proprio come i sogni, non possono avere davvero una fine, hanno sempre un continuo in un modo o nell'altro... ci possiamo aspettare ancora qualcosa?
E/L: Esattamente come i sogni, non sai mai cosa succederà nel sogno dopo, eh eh. Dopo la fine di un volume, ci prendiamo sempre un periodo di riflessione per vedere dove indirizzare la nostra creatività, in ogni caso qualsiasi novità la comunicheremo come sempre sulla nostra pagina Facebook Somnia (https://www.facebook.com/artofsomnia/). Anzi, ne approfitto per invitare tutti i lettori a scriverci le loro opinioni su "Caccia al tesoro" e per ringraziare di cuore chi lo ha già fatto.