Love, Death & Robots: recensione della serie antologica Netflix

Il servizio streaming ci propone una serie decisamente interessante

di jeffhardy80

Le serie tv antologiche, con episodi autoconclusivi, stanno tornano molto in auge in questi anni, soprattutto se il tema portante è la fantascienza. L'esempio più lampante è Black Mirror, ma non dimentichiamoci di Philip K. Dick's Electric Dreams e del revival de Ai Confini della Realtà che uscirà a breve. Netflix ha deciso di cavalcare l'onda, ma con una serie animata.

Love, Death & Robots è una produzione notevole, che ha coinvolto venti registi diversi e undici studi d'animazione, tutti coordinati dal creatore Tim Miller (a cui dobbiamo Deadpool al cinema) e dal produttore David Fincher (Seven, Fight Club). Non è la prima volta che si assiste a una cosa simile, basti pensare, per esempio, a The Animatrix, che nel 2003 ci propose nove corti ambientati nell'universo narrativo di Matrix. Mai come questa volta, però, si è cercato di sperimentare e spingersi oltre.

Sarà riuscito Love, Death & Robots nel suo intento? Scopriamolo assieme.
 
Il vantaggio di Sonnie

LOVE, DEATH & ROBOTS: ELENCO EPISODI

 
Tre Robot

LOVE, DEATH & ROBOTS: OPINIONE

Netflix ha creduto da subito in Love, Death & Robots, pubblicizzandolo e cercando di attirare l'attenzione sul prodotto. Ma una serie composta da episodi autoconclusivi dalla durata media di 10/15 minuti poteva destare qualche preoccupazione, rischiando l'effetto videoclip, piuttosto che presentare delle storie in grado di colpire lo spettatore. A conti fatti, però, questo pericolo è stato assolutamente scongiurato, visto che i diciotto episodi hanno tutti una loro connotazione e una propria "anima". Anzi, la breve durata, che non permette di spiegare in toto le "regole dell'ambientazione", fa sì che sia più facile stupire o proporre un colpo di scena. Le varie puntate sono catastrofiche, esplorative, divertenti, riflessive, soprannaturali o action, ma mai banali. Certo, nel mucchio troveremo capitoli meno riusciti o scontati, ma nel complesso si rimane più che soddisfatti da questo punto di vista. Chi mastica il genere fantascientifico potrà obiettare che alcune sceneggiature sanno di già visto, ma è difficile non riproporre alcuni luoghi comuni o non omaggiare alcuni capisaldi di genere, soprattutto perché l'originalità va ricercata nella trasposizione a video, e nella fattispecie, nell'animazione.

Dal punto di vista tecnico, Love, Death & Robots è ineccepibile: si rimarrà più volte a bocca aperta per le animazioni. Ogni episodio avrà un suo stile diverso, con molte strizzate d'occhio alle cut scene dei videogiochi o a prodotti nuovi come il film animazione Spider-Man: Un Nuovo Universo. Questo perché lo show vuol essere un prodotto fresco e innovativo. Tim Miller, in un'intervista, ha affermato che molti artisti che hanno lavorato al progetto sono stati scelti perché si rifiutavano di lavorare per la Disney o comunque per un tipo di animazione tradizionale. Il risultato è stato sicuramente sbalorditivo e rappresenta il fiore all'occhiello di Love, Death & Robots.
 

LOVE, DEATH & ROBOTS: GIUDIZIO

Love, Death & Robots è uno dei prodotti migliori rilasciati ultimamente su Netflix. La serie spinge a una veloce visione, grazie alla brevità dei suoi episodi, ma non mancherà di colpire allo stomaco, far emozionare, divertire o riflettere. Tecnicamente, siamo davanti a un prodotto di prima scelta, soprattutto considerando la sua destinazione televisiva. Molte volte ci ritroveremo con la voglia di vedere una prosecuzione o, addirittura, una serie a sé stante dei vari episodi visti.


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