Il caso di Yuyuyunochan: non chiamiamola Yandere
Una ragazza giapponese ha quasi ucciso un suo "amico" e le reazioni di internet sono preoccupanti
di Alex Ziro
Certe immagini e video presenti nell'articolo sono pubblicati esclusivamente per contestualizzare il fenomeno e non a scopo ludico
In questi giorni su internet si è parlato tantissimo della "Real Yandere Girl" o Yuyuyunochan, il nickname di Yuka Takaoka una ragazza che ha accoltellato un suo "amico" (entrambi host di un locale di Tokyo) perché lei era diventata ossessionata da lui; l'uomo per fortuna è salvo e lei è stata arrestata: "Il mio piano era quello di ucciderlo e poi suicidarmi. Mi piace troppo, non sapevo cosa poterci fare" ha ammesso alla polizia, che è stata chiamata dalla stessa ragazza, che pare abbia confermato (non ho trovato fonti totalmente attendibili per questo dettaglio) che la stessa avesse lasciato una lettera scritta col sangue nella quale c'è scritto "SUKI" "mi piaci" e in un'altra lettera "Mi piaci così tanto che voglio ucciderti". Potete trovare le foto e tutte le informazioni su questo video ma vi avviso della loro natura cruenta; ripeto che le lettere non vengono riportate però in altri articoli di giornale e potrebbero essere finte ma ahinoi tutto il resto è stato confermato.
Non può essere messo in dubbio che si parla di una bella ragazza e questo suo atteggiamento ricorda quello del classico stereotipo della yandere, ovvero delle ragazze psicopatiche ossessionate dal proprio amato fino al punto di fare del male a chiunque gli si avvicini ma anche lui e se stessa. Qui si pone la classica barriera tra realtà e finzione: va benissimo scherzare su Gasai Yuno di Mirai Nikki o Yuri di Doki Doki Literature Club ma questa volta internet è impazzito per una vera "yandere" e la cosa fa decisamente storcere il naso.
Da che mondo e mondo c'è sempre stata una sorta di mitizzazione del serial killer, nelle nostre sale cinematografiche c'è attualmente il film sulla vita di Ted Bundy, un classicissimo caso di serial killer senza scrupoli ma trattato come una divinità in terra da migliaia di persone; ma non solo lui, anche mostri come Josef Fritzl e tantissimi altri hanno ricevuto un quantitativo imbarazzante di dichiarazioni d'amore una volta in prigione (fonte). Non ci si può sorprendere ma non per questo possiamo assecondare questi atteggiamenti.
Qui si va oltre il mero black humor come qualcuno potrebbe far intendere, parliamo di ragazzi che preferirebbero stare insieme ad una psicopatica che stare soli, commenti come "varrebbe la pena farsi uccidere pur di stare con lei" sono tra i più frequenti ed è triste vedere l'incapacità di comprendere quanto ci sia sbagliato nel promuovere certi atteggiamenti, quanto possa essere dannoso per la propria salute mentale pensare che sia "positivo" stare con una ragazza simile.
Magari iniziamo col non chiamarla più con nomignoli che sembrino far diventare tutto un gioco, è un termine utilizzato con un'immensa leggerezza ma per descrivere atteggiamenti che non hanno nulla a che fare con la vita vera. E per favore se vi sentite così soli, se vi sentite inclini ad atteggiamenti così terribili, fatevi aiutare.
Fonte Consultata:
Japan Today