Dal nuovo Saint Seiya di Netflix al futuro dell'animazione: intervista a Terumi Nishii
Andromeda donna? Da quando mi è stato comunicato ci sono rimasta male per almeno un anno! - Abbiamo incontrato Terumi Nishii, character designer dei prossimi "cavalieri" di Netflix
di Ironic74
Ringraziamo ancora una volta Adriano Forgione, editore di Nippon Shock Edizioni, nuova realtà editoriale specializzata in pubblicazioni da collezione nell’ambito del manga e dell’animazione giapponese. Grazie a lui ed ad Edoardo Serino, che ci ha aiutato anche come interprete, abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande alla sensei Nishii con gli amici di Eva Impact.
Domande Eva Impact (Ivan Ricci)
Uno dei suoi primissimi ruoli nel settore dell’animazione è stato quello di assistente agli intercalatori nel maestoso film Utena la fillette révolutionnaire - The Movie: Apocalisse adolescenziale. Com’è stato cominciare confrontandosi con un progetto come quello di Utena, rivoluzionario e che continua a essere importante ancora oggi?
Questo è stato il mio primo lavoro. Il mio ruolo consisteva nel disegnare i douga (intercalazioni che completano le sequenze animate tra un genga, disegno chiave, e l’altro ndr), sotto la supervisione dell’animatore Hisashi Kagawa. È stata una produzione importante e sicuramente il mio primo lavoro con cui ho avuto modo di farmi notare.
Ed è proprio con un’altra opera di Ikuhara, Mawaru Penguindrum, che si trova a ricoprire più ruoli di primo piano nella lavorazione dell’anime. Può raccontarci com’è stato lavorare su questa serie dividendosi tra il design dei personaggi, la direzione delle animazioni e la realizzazione dei disegni chiave?
È stato un lavoro davvero molto faticoso, ma direi che ne è valsa la pena. Come saprete, di quest’opera non esiste un manga, quindi ho dovuto disegnare su indicazioni di Kunihiko Ikuhara e riferendomi solamente alle sue idee. È stato davvero molto difficile!
Questo è stato il mio primo lavoro come character designer e sono soddisfatta del risultato, anche se col senno di poi penso che avrei potuto fare meglio.
Quest’opera è molto amata dai fan italiani dell’animazione giapponese.
Mi fa molto piacere saperlo, ringrazio tutti i fan italiani!
La nostra associazione è incentrata su Neon Genesis Evangelion e sulle altre opere Gainax: sappiamo che ha realizzato i disegni chiave per Abenobashi e ha lavorato a Diebuster, Gurren Lagann e altre serie Gainax, nonché recentemente a Darling in the Franxx a cui ha collaborato lo Studio Trigger, che si può considerare un figlio spirituale Gainax. Com’è stata l’esperienza di lavorare a più riprese con la Gainax?
Questa è una domanda un po’ difficile. Direi che non ci sono stati particolari cambiamenti nella lavorazione di una serie o l’altra.
Qual è, secondo lei, il ruolo del genere mecha nel 2019?
Anche questa è una domanda un po’ insidiosa perché personalmente non mi occupo del design dei mecha, ma posso dire che l’animazione in computer grafica 3D sta prendendo sempre più piede, quindi ci sono molte probabilità che in un futuro non troppo lontano possa scomparire il disegno a mano dei mecha.
Ci si chiede come si possa vendere le serie mecha all’estero perché al momento sembra che non ci sia un grande mercato. Ad esempio, ho sentito dire che Mobile Suit Gundam al di fuori del Giappone non è molto popolare.
In Italia, però, Mobile Suit Gundam ha un buon seguito di fan.
Però in Italia sono più apprezzati e famosi i super robot come UFO Robot Grendizer e Mazinger, no? Conoscete Promare? Io l’ho trovato molto bello, lo dovreste vedere!
Il suo profilo Twitter è molto importante per i fan dell’animazione occidentale perché lei è una dei pochi animatori a comunicare anche in inglese. Quello che scrive è molto interessante, anche perché molti fan credono che lavorare nel campo dell’animazione giapponese sia relativamente semplice, ma sappiamo che non è così. Secondo lei, qual è la situazione attuale per gli animatori giapponesi?
Scrivo in inglese utilizzando Google Translate! [ride]
Comunque è vero che ci sono diversi problemi, ma ci sono alcuni stranieri che vengono in Giappone per lavorare come animatori. Ad esempio, conosco un animatore francese che si divide tra il lavoro in Giappone come freelance e quello in Europa.
Gli animatori giapponesi sono sottopagati, quindi bisogna adattarsi e prendere tutti i lavori possibili. Ad esempio, il mio conoscente francese si divide tra la lavorazione di produzioni giapponesi e europee proprio perché da noi è sottopagato, mentre con i lavori occidentali guadagna di più. Riesce a fare questo perché è un’artista che lavora in digitale.
Un saluto e un ringraziamento a Nishii-sensei da tutti i Soci di Eva Impact.
(il resto delle domande e risposte date a Eva Impact le troverete presto su http://distopia.altervista.org/)
Domande Animeclick (Alessandro Falciatore)
Buonasera, sono il direttore editoriale di Animeclick, uno dei più importanti siti italiani che parlano di anime e manga. Noi tutti i giorni seguiamo le notizie che vengono dal Giappone. La sensei Nishii per noi è molto importante, perché sui social scrive in inglese fornendoci tanti particolari sul mondo dell'animazione giapponese. È un punto di riferimento.
Quello che lei scrive è importante per sfatare certi miti del suo mondo visto che sono tanti a pensare che sia tutto rose e fiori e molti, anche dall'Italia, vogliono andare in Giappone per diventare mangaka e animatori.
Che ne pensa del momento storico attuale dell'animazione?
È vero che ci sono tanti problemi, però ci sono alcuni stranieri che vanno in Giappone per lavorare e riescono a farlo. Io, personalmente, conosco alcun francesi che fanno i freelance, lavorando con produzioni sia europee che nipponiche. Stranieri, insomma, ce ne sono ma sono ancora molto pochi.
Gli animatori in Giappone sono sottopagati, bisogna imparare a fare di necessità virtù e imparare a prendere dove si può, proprio come fanno i francesi che conosco. All'estero le cose vanno meglio, si guadagna di più. L'avvento del digitale ha sicuramente aiutato molto gli animatori in questo senso.
In Giappone si sono resi conto che, dopo il film di Makoto Shinkai, l'animazione giapponese è di nuovo esplosa all'estero?
Sì, ne sono cosciente e, proprio per questo, per me gli animatori giapponesi dovrebbero andare ancora di più all'estero per far conoscere il loro lavoro.
Terumi Nishii disegna Seiya davanti a noi
Questa domanda la devo fare (risata). Cosa ci può dire sui prossimi Saint Seiya di Netflix (su cui ha lavorato al character design)?
(Ride) L'unica cosa che posso dire è che ho fatto il chara design, ho consegnato il lavoro e non ne ho saputo più nulla. Sono in attesa e incuriosita come voi.
Per realizzare questo chara nuovo mi sono basata sullo stile di Araki cercando di modernizzarlo per renderlo maggiormente fruibile con le animazioni in 3D.
Chi ha deciso il design di Andromeda?
(Ride tantissimo) La scelta di farlo diventare donna è stata del regista. Da quando mi è stato comunicato, ci sono rimasta male per almeno un anno! Spero comunque che diventi famoso anche in questa nuova versione.
Secondo lei, Netflix può contribuire alla diffusione internazionale dell'animazione giapponese?
Anche Apple e Disney stanno realizzando cose simili, potrebbero essere rivali di Netflix. In Giappone ora fanno quasi solo anime "pucciosi", moe. Una piattaforma come Netflix (ed altre che verranno) potrebbero essere una buona cosa per artisti come me, per diversificare il proprio lavoro.
Il Seiya, che sopra abbiamo visto disegnare, una volta terminato
Il fandom italiano, però, non ama molto la CG negli anime che abbonda nei titoli Netflix, preferisce ancora l'animazione giapponese alla vecchia maniera...
Noi facciamo quello che ci viene richiesto, se ci chiedono di realizzare un'animazione 2D a mano siamo ben lieti di realizzarla!
La Nishii con Ironic74