Stato di emergenza in Giappone: aumentano le gravidanze fra gli adolescenti
La chiusura delle scuole pare essere una delle cause di questo fenomeno registrato nelle scorse settimane
di tenshi5100
È risaputo ormai che in Giappone esiste un grave problema riguardante al calo delle nascite, perciò sembra strano credere che, soprattutto in questo periodo nel quale è d'obbligo rispettare un distanziamento sociale, si verifichi una tale situazione. Eppure il Jikei Hospital di Kumamoto ha riportato numerosi contatti presso il proprio consultorio da parte di studenti adolescenti a partire dallo scorso mese di marzo, quando il governo giapponese ha ordinato la chiusura di tutte le scuole per evitare la diffusione del coronavirus. Da quando il dipartimento di gravidanza dell'ospedale è stato aperto nel 2007, mai gli operatori avevano ricevuto una cifra così elevata di richieste provenienti da questa specifica fascia d'età.
Secondo le parole di Ken Hasuda, vice direttore del Jikei Hospital, la chiusura degli edifici scolastici ha fornito a molti ragazzi l'opportunità di avere più rapporti sessuali, i quali sono la conseguenza di altrettante gravidanze indesiderate. Ma come è possibile che ciò avvenga durante lo stato di emergenza? Hasuda ha ipotizzato che il numero di occasioni nelle quali i ragazzi possono incontrarsi sia invece aumentato durante questo particolare periodo. Molti studenti sono infatti costretti a rimanere a casa durante tutto il giorno, mentre i loro genitori sono fuori sia la mattina che il pomeriggio per via di esigenze lavorative. Questo apre ai giovani la possibilità di incontrarsi di nascosto fra di loro e rimanere insieme quanto più possibile. C'è da sottolineare che il consultorio del Jikei Hospital non ha ricevuto soltanto segnalazioni legate a casi di gravidanza, ma anche un aumento delle domande che i giovani chiedono spesso in merito al sesso, come ad esempio "Posso rimanere incinta dopo il primo rapporto?", segno che molti ragazzi stanno sfruttando la situazione per fare le loro primissime esperienze sessuali.
Questo ovviamente non vuol dire che tale fenomenio si sia diffuso fra la maggior parte degli adoloscenti giapponesi, però si tratta comunque di un dato degno di nota. Il numero di richieste ricevute dal Jikei Hospital, che accetta domande da tutto il territorio del Giappone, è aumentato del 29% rispetto ad aprile del 2019. Ben 75 adolescenti si sono rivolti al consultorio durante lo scorso mese e hanno rappresentato il 13% percento delle richieste totali, quasi il doppio rispetto all'anno precedente.
Fonte Consultata:
SoraNews24