Shueisha e altri tre editori denunciano il sito pirata Manga Bank
Il sito è diventato inaccessibile all'inizio di questo mese
di marco97fe
A detta degli editori, il sito avrebbe pubblicato tutte le pagine dei loro fumetti e riviste senza autorizzazione.
Già ad ottobre, Shueisha si era rivolta ad uno studio legale di San Francisco per scoprire informazioni sull'operatore, quali nome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo IP e altri dati.
E venerdì scorso è arrivata la svolta: la Corte Distrettuale della California avrebbe ordinato a Google e ad altre piattaforme Internet di divulgare le suddette informazioni. I quattro editori intendono presentare anche una causa per danni oltre al già citato reclamo penale.
Negli ultimi anni, i siti di manga illegali stanno rappresentando un grave problema per l'intera industria dell'editoria e Manga Bank era diventato uno dei principali siti pirata in Giappone, dopo la chiusura del sito Mangamura nell'aprile 2018, arrivando addirittura a contare circa 81 milioni di visitatori in un mese.
Proprio lo scorso giugno l'amministratore di Mangamura è stato condannato a tre anni di carcere e giudicato colpevole di violazione di copyright.
Fonti Consultate:
NHK World
Anime News Network