Giappone e Italia: tutte le città gemellate dei due paesi

Seppur lontane, accomunate sotto molteplici aspetti

di Hachi194

Lo sapevate che molte città italiane sono gemellate con altrettante città giapponesi? In fondo questi due paesi così lontani si sono sempre amati nonostante la distanza e le differenze culturali, anzi probabilmente proprio per questo la fascinazione è reciproca.
Quando ci si gemella con un posto si instaura un legame simbolico al fine di sviluppare strette relazioni politiche, economiche e culturali ispirandosi sempre a comuni ideali di pace e benessere. Di solito il gemellaggio si stabilisce con paesi che seppur lontani, come appunto il Giappone, hanno nella loro storia o origini punti in comune nei quali riconoscersi.
E se in alcuni casi come Roma/Tokyo o Firenze/Kyoto le affinità sono facili da comprendere, in altri si celano storie davvero interessanti.

Ecco a voi quindi l'elenco cronologico delle città nipponiche gemellate con quelle italiane. Di alcune vi racconterò la storia, di altre lascerò a voi il piacere di scoprirla. Ditemi ovviamente nei commenti se abitate in una di queste città e se siete a conoscenza del legame con il Sol Levante.

1960

Kagoshima e Napoli
 

L'essere collocata in una baia, il clima mite ed il vulcano Sakurajima, hanno contribuito a soprannominare Kagoshima, la "Napoli del Giappone". Era quindi inevitabile creare un gemellaggio, nato il 3 maggio del 1960. A Kagoshima vi sono tram dedicati a Napoli e il Napori dōri - viale Napoli, strada alberata a tre corsie per ogni senso di marcia situata nei pressi della nuova stazione di Kagoshima-Chūō. A Napoli invece c'è "Via Kagoshima", con un'unica corsia a doppio senso che si inerpica su per il Vomero.
 

Il 9 luglio 2010, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Patto di Gemellaggio, l'area del Centro Direzionale di Napoli compresa tra gli edifici C1 e B5 è stata intitolata "Largo Kagoshima".

1963
Kiryu (Gumma) e Biella


1965
Kyoto e Firenze


1971

Ishinomaki (Miyagi) e Civitavecchia
 

Di questo sodalizio ne abbiamo avuto modo di parlare qui sul sito quando vi ho raccontato la storia di Hasekura Tsunenaga e della sua missione che iniziata nel 1613 ebbe Ishinomaki e Civitavecchia rispettivamente come punto di partenza e di approdo.
Il gemellaggio con Ishinomaki fu stabilito ufficialmente nel 1971 e successivamente rinnovato 20 anni dopo, nel 1991, con una cerimonia ufficiale con la quale fu anche inaugurata la statua collocata in Corso Marconi che raffigura Hasekura Tsunenaga. Vi è inoltre la Chiesa detta dei “SS. Martiri Giapponesi”, ricostruita nel dopoguerra e affrescata dal pittore giapponese Lucas Hasegawa quale dono alla città di Civitavecchia. La parrocchia, gestita dall’Ordine dei Frati Minori, è oggi l’unica in Europa nella quale sia raffigurata una bellissima immagine della Vergine con indosso un kimono.
 

Con un legame così forte fu inevitabile la grande mobilitazione cittadina che ebbe luogo quasi spontaneamente nel 2011 a seguito del terribile tsunami che l’11 marzo colpì duramente una parte del Giappone ed in particolare proprio la città gemellata, mietendo migliaia di vittime e facendo danni incalcolabili. Una serie di eventi si susseguirono per mesi, consentendo al gruppo di volontari del Comitato Pro Ishinomaki coordinato dal Comune di raccogliere fondi, che furono poi inviati in Giappone per aiutare nella ricostruzione.

1975
Tokamachi (Niigata) e Como


1976

Atami (Shizuoka) e Sanremo (Imperia)
 

Queste due città sono affini per territorio, economia e cultura, infatti hanno in comune il clima, il mare, i fiori e la musica.
Era il 1975 quando il vicedirettore dell’Ufficio Turistico di Atami arrivò a Sanremo e si rese conto che era molto simile alla sua. Fu così che nel novembre del 1976 fu firmato il gemellaggio fra le due città, rafforzando un rapporto voluto quasi dalla natura, protese come sono entrambe verso il mare, quello Ligure per una e l’oceano Pacifico per l’altra.
Ad Atami è presente il Sanremo Park, un parco cittadino pensato come un giardino all’italiana; nella zona ovest del porto, c’è la Sanremo Boat, una imbarcazione dedicata al comune ligure di cui ne reca anche lo stemma. Vicino all’approdo si trova il Sanremo Cafè.
 

A Sanremo d'altronde nel Parco di Villa Ormond è possibile ammirare un giardino in stile giapponese, realizzato proprio per rendere omaggio al gemellaggio con Atami.
Oltre all’economia legata ai fiori, entrambe le città hanno un festival dedicato alla musica e entrambi hanno ospitato musicisti delle due città. Nel 1977 sul palco del Festival di Sanremo, ci fu un’esibizione di Taiko, i tamburi tradizionali giapponesi e nel 1982 fu ospite della kermesse musicale Toshihiko Tahara, vincitore del festival di Atami. Viceversa alcuni artisti italiani hanno rappresentato il Festival di Sanremo ad Atami.

1978
Gifu e Firenze


1979
Toki (Gifu) e Faenza (Ravenna)


1981
Osaka e Milano


1983
Kanra (Gumma) e Certaldo (Firenze)


1984
Tono (Iwate) e Salerno


1985
Ito (Shizuoka) e Rieti


1986
Provincia di Ibaraki e Emilia Romagna


1987
Okawa (Fukuoka) e Pordenone


1989

Tendō (Yamagata) e Marostica (Vicenza)

 

Tendō è gemellata con l'italiana Marostica perché entrambe hanno una tradizione unica: la rappresentazione dello Shōgi Vivente e degli Scacchi Viventi.
Il loro gemellaggio fu suggellato il 22 Aprile 1989. A Tendō, la Partita di Shōgi Vivente si svolge ogni anno in Aprile durante la Festa dei Ciliegi, mentre a Marostica, nel Settembre di ogni anno pari, si tiene la famosa Partita a Scacchi Viventi.

1992
Nagahama (Shiga) e Verona

Takko (Aomori) e Monticelli d'Ongina (Piacenza)


1993
Shibukawa (Gumma) e Abano Terme (Padova)


1994
Shirakawa (Gifu) e Pistoia



1995
Utsunomiya (Tochigi) e Pietrasanta (Lucca)


1996
Tokyo e Roma


1997
Maebashi e Orvieto (Terni)



1999
Kashiwara (Osaka) e Provincia di Grosseto

Kashiwara (Osaka) e Grosseto

Minamisanriku (Miyagi) e Besano (Varese)


2000

Shibukawa (Gumma) Foligno (Perugia)

 

Nel 1585 la prima delegazione giapponese giunse in Europa e in Italia e passò per Foligno dove venne accolta con tutti gli onori. Era composta da quattro nobili giovani (Mancio Ito, Michele Chingiva, Martino Hara e Giuliano Nakaura); insieme a loro uno studente esperto nell’arte della scrittura. Si trattò della prima ambasceria nipponica che fu ricevuta dalle principali potenze europee dell'epoca.
 

La delegazione giapponese sostò a Foligno dall’8 al 10 giugno 1585.
Fu quella prima ambasceria che aprì i rapporti diplomatici tra l’Occidente ed il Giappone. Per questo l’8 settembre 2000 fu ratificato il gemellaggio ufficiale.

2001
Ginoza (Okinawa) e Pescia (Pistoia)

Prefettura di Miyagi e Provincia di Roma


Kumano (Mie) e Sorrento (Napoli)


2002
Prefettura di Aomori e Regione Liguria

Osaka e Regione Lombardia


2003
Hokuto (Yamanashi) e Manciano (Grosseto)


2005
Azuchi (Shiga) e Mantova


Shirakawa (Gifu) Alberobello (Bari)

 

Alberobello località pugliese, molto amata e celebre, e Shirakawa-Go si sono gemellate grazie alle loro costruzioni caratteristiche. Esiste infatti una forte similarità tra i trulli e le “gassho”, le abitazioni tipiche dal tetto di paglia spiovente, che possono ricordare due mani giunte in preghiera e che consente una enorme resistenza alle forti nevicate tipiche della regione nei periodi freddi. Entrambe le tipologie di costruzioni tendono verso l’alto ed entrambe hanno conferito e garantito notorietà alle città che le custodiscono.
 

I villaggi storici di Shirikawa-go e Gokayama sono dal 1995 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell'UNESCO.

2005
Nagoya (Aichi) e Torino


Itabashi (Tokyo) e Bologna


2012
Sakahogicho (Gifu) e Maranello (Modena)


2013
Mino (Gifu) e Amalfi (Salerno)

Ushiku (Ibaraki) e Greve in Chianti (Firenze)


2016
Minami Shimabara (Nagasaki) e Chieti 

Kakegawa (Shizuoka) e Pesaro 

Yugawara (Kanagawa) e Tivoli (Roma)


Fonte consultata:
Ambasciata

Versione originale della notizia