The PRISM: la musica può salvare il mondo? Recensione
L'ultima opera di Matteo De Longis rende omaggio allo sci-fi e al potere della musica
di Hachi194
Nikola Tesla.
Tutti conosciamo il potere evocativo della musica: poche note possono trasportarci immediatamente in un altro tempo e in un altro luogo. Ma è da una trentina d'anni che si è riconosciuto anche il suo valore terapeutico: la musicoterapia infatti utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche. Ma la musica potrebbe riuscire a salvare il nostro ecosistema dall'estinzione? È quello che si è chiesto Matteo De Longis nella sua ultima fatica: the PRISM.
L’inquinamento acustico sta stritolando la vita sulla terra. La più grande mega-azienda del pianeta finanzia un progetto folle per invertire il fenomeno: mandare nello spazio una super-band musicale per farle registrare l’album i cui suoni saranno capaci di far arretrare il S.O.T.W. (Smoke On The Water) e salvare il pianeta.
Cinque artisti diversi tra loro che non hanno mai suonato insieme prima si scoprono, si incontrano e si scontrano nella speranza di trovare le armonie essenziali per rendere un successo la loro missione. A guidarli c’è Lorena, ingegnere del suono e scienziata che assieme al professor Katoki ha dato vita al progetto e che ha l'arduo compito di rendere realtà le speranze di tutto il mondo.
Cinque artisti diversi tra loro che non hanno mai suonato insieme prima si scoprono, si incontrano e si scontrano nella speranza di trovare le armonie essenziali per rendere un successo la loro missione. A guidarli c’è Lorena, ingegnere del suono e scienziata che assieme al professor Katoki ha dato vita al progetto e che ha l'arduo compito di rendere realtà le speranze di tutto il mondo.
Matteo De Longis, classe 1979, ha deciso di dare vita a questa lunga saga (sette volumi, uno ogni due anni, ciascuno leggibile anche da solo) dopo aver fatto esperienza in diversi mondi e discipline, dall’illustrazione alla grafica, dal fumetto al design. Dalle collaborazioni iniziali in Francia con Sky-Doll alla presentazione di VOX, un artbook che presenta il suo ricco universo visivo, Matteo ha anche realizzato illustrazioni e cover per Marvel e per Sergio Bonelli Editore, oltre a visual e concept-art per alcuni videogame come League Of Legends e Overwatch. Da tutte queste esperienze è nato the PRISM edito dalla Bao Publishing: 184 pagine a colori per un volume brossurato 18,2 X 25,7 con sovraccoperta con quinto colore e serigrafia UV lucida spessorata.
Quello che colpisce subito di the PRISM è la cura maniacale per ogni dettaglio, sia nella sceneggiatura che nel disegno. Per essere sicuri che la storia fosse verosimile, Matteo ha chiesto aiuto a Adrian Fartade, divulgatore scientifico, attore e scrittore ed esperto in storia dell'esplorazione spaziale. Dopo essersi avvalso della sua consulenza per tutte le questioni astronomiche in modo da rendere credibile ogni aspetto, l'autore ha voluto omaggiare l'amico inserendolo tra i personaggi dell’equipaggio e facendogli scrivere la postfazione, davvero molto interessante.
Moltissime le citazioni a pilastri sia della musica che della fantascienza: SOTW, l'acronimo con cui è stato battezzato il filamento scuro che partendo dalle acque degli oceani sta distruggendo la terra, sta per Smoke on the water, omaggio alla canzone dei Deep Purple. Il titolo stesso dell'opera e il concetto di prisma, rievoca i Pink Floyd e quell’universo musicale. L'astronave che trasporta i nostri eroi nel loro viaggio spaziale si chiama White Duke (David Bowie docet) ed è fatta a forma di chitarra; all'interno della copertina possiamo ammirarla sezionata con tanto di didascalie per esplicitarne ogni singola parte. Ma non solo musica straniera: anche l'Italia è presente con il grande maestro Franco Battiato. Non poteva mancare un doveroso omaggio a 2001: Odissea nello Spazio e al suo monolito.
Ma non crediate di assistere ad una mera passarella di riferimenti ai grandi della musica e della fantascienza: Matteo De Longis parte dalle basi e costruisce un suo universo, con le sue regole e la sua storia. Essendo chiaro all'autore quanto possa essere difficile trascrivere la musica su delle pagine di carta, ancor più se si tratta di musica rock, ha deciso per esprimere le onomatopee di inventarsi il Triskelix, un metodo sperimentale che riduce tutti i suoni in singoli triangoli che, con la loro espressività dinamica e grafica, danno l'impressione del suono ed è come se i suoni si possano “sentire” visivamente.
Per quel che riguarda l'aspetto grafico delle tavole, il disegno è molto preciso, ricco di colore ma mai esagerato. Realizzato tutto in digitale, ha poi una progettazione particolare 3D per tutto ciò che riguarda le tecnologie, le astronavi, le tute spaziali e i vari elementi di design. Non stupisce quindi che da un volume all'altro passino due anni: basta sfogliarlo per rendersi conto della mole di lavoro che deve comportare produrre un'opera del genere.
The PRISM conferma l'assunto per cui l'arte non ha confini né etichette: se qualcosa è bello poco importa se è un manga, un webtoon, un fumetto occidentale o un artbook. Matteo De Longis è riuscito a fondere tutte le sue esperienze e le sue passioni dando vita a qualcosa di molto personale che però può parlare a tutti. Avventura ma anche psicologia, temi universali ed estremamente attuali si alternano in un ampio volume che appaga anche l'occhio grazie ad un comparto grafico studiato approfonditamente ma mai freddo o sterile. L'edizione di Bao Publishing è curata e sia il formato che i materiali usati esaltano molto bene le tavole dell'autore. Se 21 euro vi sembrano tanti, sapendo quanto lavoro c'è dietro, sicuramente sono ampiamente giustificati.