Old Enough: i bimbi giapponesi sono messi alla prova nel reality su Netflix
Piccole grandi sfide per bambini in età prescolare
di Hachi194
Keisuke Miyata della Nippon TV ha commentato: “È un immenso onore concludere questo accordo con Netflix che consente agli spettatori di tutto il mondo di godersi Old Enough! per la prima volta. Già un successo in Asia, Old Enough! è un format molto interessante perché offre grandi possibilità di piacere ad un pubblico molto vasto, indipendentemente dal luogo e dalla cultura a cui appartiene”.
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Il format prevede di scoprire quanto possono essere intraprendenti bambini piccoli che vengono mandati dai genitori a fare semplici commissioni da soli per la prima volta.
In originale infatti il programma si intitola Hajimete no Otsukai – La mia prima commissione ed è un format ormai cult da oltre trent’anni. Ispirato dall'omonimo libro illustrato per bambini di Yoriko Tsutsui e Akiko Hayashi pubblicato nel 1976, andò in onda dal 1988 al 1994 all'interno di un altro programma e dal 1991 anche come trasmissione a se stante con cadenza irregolare (di solito con un doppio speciale all’anno di 2/3 ore, composto da diverse storie di durata variabile ai 10 ai 15 minuti di media). Old Enough, come recita la presentazione sul sito della Nippon Tv, "cattura la meraviglia, lo stupore e il fascino di bambini piccoli che intraprendono grandi avventure".
All'inizio si rimane perplessi nel vedere bambini molto piccoli (fra i due e i sei anni) che sono mandati da soli a comprare qualcosa per i genitori, dovendo quindi attraversare strade o entrare nei negozi. Ma vedendo il programma ci si accorge di alcuni aspetti fondamentali: il primo è che i bambini non sono mai veramente soli.
Mentre sono in giro sono circondati da telecamere nascoste e dal team della trasmissione, spesso camuffati da jogger, passanti o giardinieri. Vederli correre appresso ai piccoli a volte può essere più divertente del vedere le reazioni dei protagonisti alla sfida intrapresa. E alcune volte i bimbi non sono così ingenui: salutano o guardano incuriositi questi adulti che li seguono passo passo.
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Il secondo invece riguarda un aspetto peculiare della società e della mentalità giapponese: l'otsukai del titolo è il primo passo verso quella autonomia che viene insegnata ai bambini fin da piccolissimi. Non sono pochi quelli che già dai 3 anni salgono da soli sull'autobus per andare all'asilo e lo fanno per essere poi pronti quando magari già alle elementari dovranno prendere un treno per andare a scuola.
Infine si percepisce quel spiccato senso di comunità tipico della società che inizia proprio in famiglia: un mix di senso di responsabilità verso il prossimo, cura per gli altri, impegno a portare a termine i compiti affidati, importanza nel cooperare tutti assieme per raggiungere l'obbiettivo finale.
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D'altronde vedendo gli episodi si nota come siano state scelte famiglie che sapevano di poter affidare ai figli piccole commissioni e che vivono in piccole comunità dove tutti si conoscono. Ed è istruttivo come non siano solo i bimbi a crescere, ma anche i loro genitori, spesso spiazzati dall'intraprendenza dei figli e sempre commossi quando la missione è portata a termine con successo. Gioia per vederli crescere e tristezza perché stanno diventando grandi e autonomi si mescolano sui volti degli adulti.
Fonte consultata:
NTV
Soranews