Dance Dance Danseur: prime impressioni per l'anime sulla danza

Sono pienamente soddisfatto dalla visione della prima puntata di Dance Dance Danseur, nuovo titolo realizzato dallo studio MAPPA, basato dal manga di George Asakura, disponibile su Crunchyroll.
 
La storia, almeno in questa prima puntata, è molto chiara e lineare; il nostro protagonista, Junpei Murao, da piccolo resta letteralmente affascinato dal balletto, dopo che ha visto un misterioso ballerino esibirsi al saggio di danza di sua sorella maggiore. Inondato dal sacro fuoco della passione chiede, e riesce, a convincere i suoi genitori a iscriverlo ad una scuola di danza. Purtroppo, in seguito ad una grave perdita familiare, il piccolo Junpei (deriso in precedenza per il suo aspetto poco maschile) decide di abbandonare quella passione e la sua immagine non conforme agli “standard sociali” e decide di reprimere sé stesso per diventare “l’uomo di casa”. Passati alcuni anni questa passione, sopita ma mai abbandonata, riesplode grazie alla sua coetanea Miyako Godai, che lo trascina alla scuola di danza di sua madre, dopo che ha intravisto in lui la passione per il balletto.
 
È molto interessante notare come Junpei sia diverso dalla sua versione bambino e quella di preadolescente, se nella versione da bambino è vispo, sognatore, allegro, determinato e temerario, nella versione cresciuta, è sì spavaldo e amichevole ma possiede anche una vena di malinconia e tristezza che difficilmente è percepita da chi non l’osserva con attenzione. Ovviamente questa sua malinconia è data anche dall’essere diventato orfano di padre così presto, ma è dipesa soprattutto dalla sua intenzione di chiudersi, di reprimere quello che veramente vuol fare per assecondare uno stile di vita più convenzionale, per non dare dispiacere alla famiglia, che in realtà è molto aperta e comprensiva.
 
Nel corso della puntata, Junpei, ripete frasi tipo “non essere virile vuol dire essere patetico” o “io sono maschio figurati se voglio fare danza”, queste frasi che utilizza come un mantra per dimenticare il balletto, servono solo a renderlo più triste e “solitario”, perché lui alla fine mostra solo una facciata non reale, una versione adattata alle aspettative delle persone che lo circondano.
Il fatto che lui neghi così fortemente sé stesso è molto triste, quando invece è così bello vederlo saltare e piroettare, dopo che Miyako lo trascina nella scuola di danza, che è una vera gioia per gli occhi. Il senso di libertà e di immenso spazio che percepiamo, grazie a Junpei che ha finalmente gettato la maschera, non può che renderci orgogliosi di lui che ha finalmente deciso di abbracciare la sua passione.
 
Devo ammettere che lo studio MAPPA, ormai sinonimo di garanzia, è riuscito ad adattare molto bene questo manga, con un tema difficile perché parla e mostra la danza, ed il movimento del corpo umano, ed era per questo molto facile inciampare lungo la strada. Invece questa prima puntata è una delizia, le animazioni sono molto carine, anche le scene di danza hanno un buon impatto visivo e devo dire che il lavoro di Character Design svolto da Hitomi Hasegawa è eccellente (non era compito facile rendere su schermo le flessuose ed esili figure della Asakura) per non parlare degli occhi (che io trovo siano MERAVIGLIOSI nella loro trasposizione animata) così profondi, intensi, vibranti e pieni di vita.
 
Anche la Opening, "Narihibiku Kagiri" cantata da YUKI trovo sia un bijou, (io mi sono ritrovato più volte a fischiettarla senza accorgermene). Mi è piaciuta molto l’idea di vedere in prima persona quello che vivono nel quotidiano i protagonisti, per poi trasformarsi in un caleidoscopio di forme e colori quando iniziano a ballare. In realtà tutta la OST di questo anime è pressoché perfetta, riesce a scandire perfettamente momenti di sana tensione, passione, ironia e leggerezza con una tale facilità da riuscire a creare una solida trama compatta che racchiude storia, immagini e la musica stessa.
 
Ora non posso sapere se questa serie riesca a mantenere per tutte le puntate un livello così alto, ma di sicuro al momento sono più che soddisfatto e questa che era la serie stagionale che attendevo di più non mi ha assolutamente deluso, anzi non vedo l’ora che escano altre puntate per poter assaporare ancora di più le meraviglie che potrebbe riservarci.

 CloveRed