Disney+: aumento dei prezzi, taglio dei contenuti e calo di abbonati #agoraclick 208
L’abbonamento costerà di più e sono calati gli abbonati ma non c’è da preoccuparsi o quasi…
di ingiro
Bob Iger, CEO della The Walt Disney Company, ha rilasciato recentemente delle dichiarazioni dopo la pubblicazione del rendiconto finanziario dell’azienda dello scorso trimestre.
Per quanto riguarda i servizi di streaming ci dice che c’è stato un calo di 4 milioni di abbonati, dei quali la maggior parte sono da attribuirsi alla sezione indiana per la perdita dei diritti sul cricket.
In Nord America invece c’è stato un calo di 300.000 abbonati per via dell’aumento dei prezzi. Negli Stati Uniti però la media dei ricavi per utente è aumentata, è passata da 5,95 a 7,14 dollari al mese, questo per merito dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti e dell’introduzione dell’abbonamento con pubblicità.
Sempre Iger ci fa sapere che l’azienda prevede di rivedere la strategia sui prezzi per riflettere al meglio il valore dell’offerta dei contenuti offerti. Quindi è lecito pensare che a breve ci sarà un ulteriore aumento dei prezzi. In Italia al momento l’abbonamento viene 8,99 € al mese con quello annuale a 89,99 €, e ricordiamo che nel corso dell’anno è previsto l’arrivo dell’abbonamento con pubblicità anche da noi.
Altra cosa interessante detta da Iger è che in futuro sarà prodotto un volume inferiore di contenuti per lo streaming. Il CEO ci fa sapere che la motivazione è che tutti questi contenuti devono essere promossi, che devono essere spesi moltissimi soldi per farlo, tutto questo per serie che poi magari non verranno viste da molti abbonati e avranno solo un impatto negativo.
Infine sottolinea come siano i grandi film ad aumentare realmente il numero di abbonati e che le spese di marketing future riguarderanno appunto film che usciranno al cinema, per poi andare in streaming come Avatar, Elemental o La Sirenetta.
Per quanto riguarda i servizi di streaming ci dice che c’è stato un calo di 4 milioni di abbonati, dei quali la maggior parte sono da attribuirsi alla sezione indiana per la perdita dei diritti sul cricket.
In Nord America invece c’è stato un calo di 300.000 abbonati per via dell’aumento dei prezzi. Negli Stati Uniti però la media dei ricavi per utente è aumentata, è passata da 5,95 a 7,14 dollari al mese, questo per merito dell’aumento dei prezzi degli abbonamenti e dell’introduzione dell’abbonamento con pubblicità.
Sempre Iger ci fa sapere che l’azienda prevede di rivedere la strategia sui prezzi per riflettere al meglio il valore dell’offerta dei contenuti offerti. Quindi è lecito pensare che a breve ci sarà un ulteriore aumento dei prezzi. In Italia al momento l’abbonamento viene 8,99 € al mese con quello annuale a 89,99 €, e ricordiamo che nel corso dell’anno è previsto l’arrivo dell’abbonamento con pubblicità anche da noi.
Altra cosa interessante detta da Iger è che in futuro sarà prodotto un volume inferiore di contenuti per lo streaming. Il CEO ci fa sapere che la motivazione è che tutti questi contenuti devono essere promossi, che devono essere spesi moltissimi soldi per farlo, tutto questo per serie che poi magari non verranno viste da molti abbonati e avranno solo un impatto negativo.
Infine sottolinea come siano i grandi film ad aumentare realmente il numero di abbonati e che le spese di marketing future riguarderanno appunto film che usciranno al cinema, per poi andare in streaming come Avatar, Elemental o La Sirenetta.
Ovviamente, ricordate che non siamo nel far west, quindi si applicheranno comunque le normali regole sulla moderazione (salvo quella sui commenti composti da sole immagini) ed in particolare, tanto per ribadire, non sono ammesse immagini di nudo, spoiler non debitamente segnalati (usate il tag spoiler), trolling o spamming e, più in generale, se un po' di flame si può tollerare in questa sede, vedete comunque di non esagerare troppo. Questo è tutto, ora la palla passa a voi, buon divertimento.
Fonte consultata:
BadTaste, LegaNerd