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Arrivò un giorno, di tanti anni fà, dove dei racconti di storie fantastiche mi portarono all'interno di un mondo meraviglioso, ove sconfinate terre sono dominate da creature magiche e maestose, e dove la magia e le arti speciali garantiscono la sopravvivenza in un mondo ostile. Un mondo che vive un periodo catastrofico, ad un filo dalla completa distruzione.
Racconti, questi, narrati dal JRPG più bello ed apprezzato che abbia visto luce sulla consolle cubica <i>[il Game Cube N.D.M.]</i> targata Nintendo: Tales of Symphonia.
Tales of Symphonia rappresenta una delle migliori creazioni Namco della serie Tales of, una serie di action GDR, ossia di Giochi Di Ruolo con combattimnti in tempo reale (quest'ultima caratteristica fondamentale e distintiva da altri GDR più noti).

Silvarant: un mondo in declino. Questo è ciò che caratterizza le vicende narrate nel videogioco. Organizzazioni segrete mirano alla distruzione dell'umanità; progetti segreti di immane crudeltà sono condotti sulla razza umana che popola il mondo di Silvarant; Angeli, creature senza cuore ed anima; Divinità in declino; malefici, odio...ma in tutta questa oscurità vi è una possibilità di salvezza. La Prescelta dovrà compiere un percorso che porti alla Rigenerazione del mondo e che lo salvi dalla imminente caduta nell'oblio.
E proprio la Prescelta, Colette, è una dei protagonisti principali di questa avventura, accompagnata nel suo arduo viaggio dai suoi più cari amici, Lloyd e Genis. Specializzato nel combattimento con 2 spade il primo, e mezzelfo esperto nell'uso di arti magiche il secondo, questo duo di ragazzini farà tutto ciò che è in loro potere per salvare la vita alla propria compagna di classe e amica d'infanzia Colette.
Ma il gruppo a supporto della nostra beniamina conta altri due componenti di primo piano: Raine, maestra di scuola di Lloyd, Colette e Genis e sorella di quest'ultimo (quindi mezzelfa alche lei), e Kratos, mercenario ingaggiato per accompagnare la Prescelta nel lungo e pericoloso viaggio di rigenerazione del mondo. Abile spadaccino e capace di utilizzare anche arti magiche, Kratos è tra i personaggio più misteriosi del gioco, dal passato ignoto e dagli obiettivi sconosciuti al resto del gruppo. Sarà protagonista di molti colpi di scena, e grazie alla stupenda caratterizzazione sarà probabilmente il personaggio che più apprezzerete e amerete.
Ma al già folto gruppo si aggiungeranno tanti comprimari, tra cui Sheena l'evocatrice sarà l'unica presente nei 4 episodi che compongono la serie di OAV.

Naturalmente in quest'ultima ritornano tutte le componenti di trama e peronaggi da me esposte, ma con lievi ed ovvie differenze riguardo l'evolversi delle vicende narrate dovute fondamentalmente all'impossibilità di inserite i tanti avvenimenti che caratterizzano la storia del gioco in solo 4 episodi di poco più di 30 minuti ognuno.
Ma in tal caso, oltre all'eliminazione di avvenimenti superflui alla narrazione, sono state omesse tante altre parti anche fondamentali.
Tagli di avvenimenti fondamentali ai fini di una completa comprensione della storia; arrivi a destinazione immediati; combattimenti che terminano in pochi minuti (anche meno) ed una complessa gestione del tutto, portano a non poca amarezza da chi come me ha amato alla follia il videogioco.
Una fantastica storia striminzita in troppo pochi minuti, con quindi tutte le perdite del caso, ma che lascia spazio ad un maggiore approfondimento dei rapporti sentimentali tra Colette e Lloyd, vera anima portante di quest'opera d'animazione.
Una profonda amicizia/amore lega i due protagonisti, e le scene che esprimono tali sentimenti sono le più belle e toccanti. Ma anche riguardo quest'aspetto, la poca longevita degli episodi taglia ogni possibilità di approfondimento ed evoluzione, terminando il tutto ad esattamente metà della narrazione, troncando in tal modo la possibilità di conoscerne un finale e di scoprire i tanti altri personaggi che si uniranno alla combriccola (come già detto, solo Sheena l'evocatrice sarà presente tra i comprimari, oltre ai già citati, nei 4 episodi...degli altri invece resta solo una breve presentazione in coda all'ultimo episodio).
Il bello del videogioco è che ogni personaggio ha una sua storia, e che viene approfondita e si evolve man mano che si prosegue. Ma nei 4 OAV che compongono questa serie animata tutto ciò viene precluso agli occhi dello spettatore, ed è per questo che il miglior modo di visionare quest'anime è di prenderlo come semplice complementazione del videogame, o meglio come modo di vedere delle stupende animazioni che tanto hanno fatto gola nel videogioco.
Nel videogame infatti erano presenti alcuni minuti di animazione davvero spettacolari, purtroppo brevissimi e in quantità irrisorie.
La serie di OAV soddisfa la voglia di vedere Lloyd e compagnia bella e tutte le fantastiche ambientazioni di Tales of Symphonia, nuovamente e per più di pochi secondi, in versione animata, presentandoci dei personaggi fedelmente rassomiglianti gli originali e stupendamente animati, e delle ambientazioni magnifiche.
In tema di caratterizzazione forse noterete una Colette ancora più dolce e delicata, ed un Lloyd più burlone e piagnone, ma tutto rientra negli stereotipi dell'animazione giapponese, e non travisa quasi nulla in fedeltà agli originali.
Pochi episodi in più avrebbero garantito una maggiore fluidità del racconto (che risulta frettolo e troncato) e un maggior approfondimento dei rapporti tra i vari personaggi, nonchè reso lo spettatore novizio (nel senso di spettatore che non ha giocato al videogame) partecipe dei molti colpi di scena in grado di conferire ulteriore spessore alla trama.
Un vero peccato se si tiene ben presente la spettacolarità delle animazioni e la fedeltà e la cura con cui sono stati animati e caratterizzati i personaggi, sicuramente il maggior pregio dell'opera.
In conclusione, consiglio la visione di Tales of Symphonia esclusivamente a chi ha già masticato per bene ed apprezzato il videogame. Per chi invece non si è mai avvicinato alla serie di Tales of, può ricercare altre opere animate legate al marchio o magari recuperarne qualche videogame (magari proprio questo!).
Non ve ne pentirete.