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9.0/10
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Nonostante la comicità di alcune situazioni venutesi a creare durante il corso dell'anime, mi sento in dovere di sconsigliare la visione di questo cartone ad un pubblico giovane se non addirittura non maggiorenne. Difatti non è affatto un pensiero utopico quello di esser proiettati in scenari dove fiumi di sangue si intrecciano con raffigurazioni di nudo. Ma fermi, non pensate che questi siano dei validi fattori per reputare questo toon di poco spessore. Esso difatti si basa, più di molti altri suoi simili, all’introspezione psicologia dei vari personaggi piuttosto che all'azione in esso celata. La dura vita dei Diclonius, protagonisti primari della serie, ed i numerosi torti da loro subiti li fanno apparire più umani delle stesse persone che li circondano. Difatti si viene catapultati in uno scenario a noi così familiare ma a volte pure così sconosciuto. E’ il mondo. Seppur ricco di fantasia come nel caso di questo cartone è il nostro mondo lo scenario primario. Così pieno di indifferenza, violenza gratuita e xenofobia dedito a rendere questi esseri, normalmente pacifici, degli assassini violenti e spietati. Per quanto riguarda le vicende trattate, in certi casi purtroppo non si è andati in fondo alle tematiche proposte lasciandole così prive di un adeguato, e quanto meno necessario, approfondimento o comunque di una relativa spiegazione. Guardando l’anime si prova una sensazione di confusione degna di ogni Seinen che si rispetti, caratterizzata da un veloce susseguirsi di scene violente e macabre a scene assolutamente spensierate, in certi casi fuori luogo ma che comunque rompono quella che potrebbe divenire una soffocante monotonia. La storia splendida e distintamente intricata non può non affascinare riuscendo dunque a vivere dei momenti emozionanti e toccanti. Posso dunque sostenere che se non chiuderete un occhio sui difetti sopra citati finirete per disprezzare l’intera opera.