Recensione
Pokémon
9.0/10
Credo che tutti conosciate i Pokémon: nati nel 1995, sono in breve diventati famosissimi in tutto il mondo, invadendo letteralmente ogni campo del mercato, dai videogiochi alla televisione fino ai gadget, e conquistando il cuore di intere schiere di fan.
Il creatore di questo fenomeno mondiale è il giapponese Satoshi Tajiri, che io stimo molto, da quando sono venuto a conoscenza di una cosa che ora voglio dirvi: Satoshi soffre di una malattia chiamata Sindrome di Asperger, una sorta di autismo, ovvero una malattia che impedisce di “legare la propria mente con la realtà circostante”: insomma, una specie di apatia emotiva, ma dagli effetti minori.
Satoshi, da piccolo, si divertiva collezionando insetti, nei giardini della città, come negli stagni in zone più selvagge: un giorno negli anni ’70, però, tutti questi luoghi a lui cari furono spazzati via, per far posto ad appartamenti ed edifici di vario genere.
Questo fu un duro colpo per Satoshi, considerando anche la sua malattia, ma lui non demorse, e volle che le esperienze fatte nell’infanzia potessero far parte anche della vita dei “giovani di tutti i tempi”: in seguito si appassionò ai videogiochi, e sviluppò l’idea di un videogioco dove si potessero collezionare varie creature, come faceva lui quando era piccolo (i Pokémon, appunto). Alla fine riuscì a realizzare il suo sogno grazie all’aiuto del suo amico e mentore, Shigeru Miyamoto, che, ricordiamolo, è il presidente della Nintendo.
Tornando alla nostra recensione, dopo questa parentesi, posso solamente dire che la prima serie televisiva dedicata ai mostriciattoli tascabili è veramente curata e ben fatta, e sprizza amore da ogni pixel.
La grafica è bellissima e presenta eccellenti effetti di luce ed un buon utilizzo delle ombre. Anche il sonoro è degno di nota grazie alle musiche, sempre coinvolgenti. Per quanto riguarda la serie italiana, considero buono il lavoro di doppiaggio effettuato. L’intera serie è sempre accompagnata da un'atmosfera degna di lode, la quale riesce nel difficile intento di far entrare in sintonia lo spettatore con i protagonisti. Proprio per questo lo spettatore può divertirsi e commuoversi al momento giusto.
L’opera, inoltre, trasmette un grandissimo messaggio che riguarda l’amicizia. Insomma, è bello vedere i rapporti che si stringono tra gli esseri umani e i Pokémon, i quali si offrono aiuto e conforto a vicenda nei momenti del bisogno.
I personaggi sono carismatici al punto giusto e formano un cast indimenticabile: famosissimo è diventato il topolino elettrico che accompagna il protagonista Ash Ketchum nelle sue avventure, Pikachu, ormai considerato addirittura uno dei simboli del mondo dei Pokémon. Il Team Rocket poi è cattivo, ma anche simpatico al punto giusto, pur commettendo gesti orribili.
Insomma, Pokémon è una saga storica, che tutti conoscono e amano, piena di amicizia, con messaggi importanti e mai scontata o ripetitiva. Una pietra miliare insomma nella storia degli anime, ed una delle fondamenta del successo dei simpatici Pokémon.
Il creatore di questo fenomeno mondiale è il giapponese Satoshi Tajiri, che io stimo molto, da quando sono venuto a conoscenza di una cosa che ora voglio dirvi: Satoshi soffre di una malattia chiamata Sindrome di Asperger, una sorta di autismo, ovvero una malattia che impedisce di “legare la propria mente con la realtà circostante”: insomma, una specie di apatia emotiva, ma dagli effetti minori.
Satoshi, da piccolo, si divertiva collezionando insetti, nei giardini della città, come negli stagni in zone più selvagge: un giorno negli anni ’70, però, tutti questi luoghi a lui cari furono spazzati via, per far posto ad appartamenti ed edifici di vario genere.
Questo fu un duro colpo per Satoshi, considerando anche la sua malattia, ma lui non demorse, e volle che le esperienze fatte nell’infanzia potessero far parte anche della vita dei “giovani di tutti i tempi”: in seguito si appassionò ai videogiochi, e sviluppò l’idea di un videogioco dove si potessero collezionare varie creature, come faceva lui quando era piccolo (i Pokémon, appunto). Alla fine riuscì a realizzare il suo sogno grazie all’aiuto del suo amico e mentore, Shigeru Miyamoto, che, ricordiamolo, è il presidente della Nintendo.
Tornando alla nostra recensione, dopo questa parentesi, posso solamente dire che la prima serie televisiva dedicata ai mostriciattoli tascabili è veramente curata e ben fatta, e sprizza amore da ogni pixel.
La grafica è bellissima e presenta eccellenti effetti di luce ed un buon utilizzo delle ombre. Anche il sonoro è degno di nota grazie alle musiche, sempre coinvolgenti. Per quanto riguarda la serie italiana, considero buono il lavoro di doppiaggio effettuato. L’intera serie è sempre accompagnata da un'atmosfera degna di lode, la quale riesce nel difficile intento di far entrare in sintonia lo spettatore con i protagonisti. Proprio per questo lo spettatore può divertirsi e commuoversi al momento giusto.
L’opera, inoltre, trasmette un grandissimo messaggio che riguarda l’amicizia. Insomma, è bello vedere i rapporti che si stringono tra gli esseri umani e i Pokémon, i quali si offrono aiuto e conforto a vicenda nei momenti del bisogno.
I personaggi sono carismatici al punto giusto e formano un cast indimenticabile: famosissimo è diventato il topolino elettrico che accompagna il protagonista Ash Ketchum nelle sue avventure, Pikachu, ormai considerato addirittura uno dei simboli del mondo dei Pokémon. Il Team Rocket poi è cattivo, ma anche simpatico al punto giusto, pur commettendo gesti orribili.
Insomma, Pokémon è una saga storica, che tutti conoscono e amano, piena di amicizia, con messaggi importanti e mai scontata o ripetitiva. Una pietra miliare insomma nella storia degli anime, ed una delle fondamenta del successo dei simpatici Pokémon.