Recensione
Midori no Hibi
8.0/10
Recensione di alex83xyzq
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Una mattina Seiji svegliandosi, al posto della mano destra, che lo ha cavato d'impaccio nelle risse e grazie alla quale è diventato famoso trova... una ragazza in miniatura! Questa è Midori ("verde" in giapponese, e verdi sono anche i suoi capelli), da tempo innamorata di lui, ma troppo timida per farsi avanti. In seguito allo straordinario avvenimento, i due, superato lo sgomento, cercano di organizzarsi in qualche modo, ma ovviamente andranno incontro ad una serie di situazioni bizzarre e allucinanti, con risate garantite per lo spettatore.
Nell'arco delle tredici puntate il legame fra i due protagonisti diviene gradualmente più stretto e per entrambi le cose cambiano rispetto a prima, soprattutto perché Seiji sviluppa dei sentimenti per Midori. L'aspetto veramente interessante, il vero sale di questo anime (oltre ovviamente alla trovata geniale che dà il là alla storia) è che i protagonisti, nonché i personaggi secondari, imparano ad amare e a fare i conti con i loro sentimenti e il bisogno di esternarli, sebbene ogni personaggio sia fotografato dallo sceneggiatore in fasi diverse di questo momento di crescita.
<b>[ATTENZIONE! SPOILER]</b>
Midori comprende ad un certo punto che questa situazione, pur così rassicurante, non può continuare per sempre; Seiji andrà a cercare Midori, non prima di aver quasi rinunciato, ma per il bene della stessa; l'amico otaku di Seiji riesce a togliere gli occhi da Marin-chan per approcciare una ragazza vera, e trova il coraggio per farlo; Ayase, dopo i primi tentativi miseramente falliti con Seiji, comprende di aver complicato le cose per semplice mancanza di coraggio; la piccola vicina di Seiji scopre un diverso tipo di amore, quello per la madbre adottiva (non mi riesce di chiamarla "matrigna"), di cui accetta l'affetto sincero.
<b>[FINE DELLO SPOILER]</b>
Il chara è ottimo, davvero molto carino. I personaggi sono piuttosto realistici, a volte rappresentati in maniera grottesca per le esigenze comiche della serie, ma tutti hanno una loro psicologia, solo parzialmente definita perché sono adolescenti (quasi tutti) e quindi ovviamente persone "in divenire".
Midori è carinissima, dolcissima e divertentissima, timida (ma non nel dire a Seiji quanto lo ami, e in tutte le salse!), ma all'occorrenza sa prendere l'iniziativa. Insomma, un personaggio azzeccatissimo.
Ci sarebbe la questione del finale... forse vagamente affrettato, e poi manca quello che ci si potrebbe aspettare alla fine, ma secondo me è un finale che va bene, perché Seiji non è ancora maturo per vivere al 100% il sentimento amoroso, quindi la sua reazione è coerente.
Molti momenti di quest'anime sono davvero esilaranti. Era da un sacco che non ridevo così tanto per una serie animata.
Continuo a pensare che tredici puntate siano troppo poche per un anime. Non dico che ce ne vorrebbero quaranta, ma già qualcuna in più non sarebbe male, per sviluppare la storia e sviscerare i moti d'animo dei personaggi in modo più completo. Peccato, forse non sono state sfruttate a pieno le potenzialità della serie. Altro difetto poi sono le musiche: da segnalare solo le belle sigle (specie la ending) e nulla più.
Consigliato a tutti, senza riserve, perché è divertente e perché sono adottati i punti di vista sia di Seiji che di Midori, per cui mi sentirei di dire che può tranquillamente piacere ad un pubblico sia maschile che femminile.
Nell'arco delle tredici puntate il legame fra i due protagonisti diviene gradualmente più stretto e per entrambi le cose cambiano rispetto a prima, soprattutto perché Seiji sviluppa dei sentimenti per Midori. L'aspetto veramente interessante, il vero sale di questo anime (oltre ovviamente alla trovata geniale che dà il là alla storia) è che i protagonisti, nonché i personaggi secondari, imparano ad amare e a fare i conti con i loro sentimenti e il bisogno di esternarli, sebbene ogni personaggio sia fotografato dallo sceneggiatore in fasi diverse di questo momento di crescita.
<b>[ATTENZIONE! SPOILER]</b>
Midori comprende ad un certo punto che questa situazione, pur così rassicurante, non può continuare per sempre; Seiji andrà a cercare Midori, non prima di aver quasi rinunciato, ma per il bene della stessa; l'amico otaku di Seiji riesce a togliere gli occhi da Marin-chan per approcciare una ragazza vera, e trova il coraggio per farlo; Ayase, dopo i primi tentativi miseramente falliti con Seiji, comprende di aver complicato le cose per semplice mancanza di coraggio; la piccola vicina di Seiji scopre un diverso tipo di amore, quello per la madbre adottiva (non mi riesce di chiamarla "matrigna"), di cui accetta l'affetto sincero.
<b>[FINE DELLO SPOILER]</b>
Il chara è ottimo, davvero molto carino. I personaggi sono piuttosto realistici, a volte rappresentati in maniera grottesca per le esigenze comiche della serie, ma tutti hanno una loro psicologia, solo parzialmente definita perché sono adolescenti (quasi tutti) e quindi ovviamente persone "in divenire".
Midori è carinissima, dolcissima e divertentissima, timida (ma non nel dire a Seiji quanto lo ami, e in tutte le salse!), ma all'occorrenza sa prendere l'iniziativa. Insomma, un personaggio azzeccatissimo.
Ci sarebbe la questione del finale... forse vagamente affrettato, e poi manca quello che ci si potrebbe aspettare alla fine, ma secondo me è un finale che va bene, perché Seiji non è ancora maturo per vivere al 100% il sentimento amoroso, quindi la sua reazione è coerente.
Molti momenti di quest'anime sono davvero esilaranti. Era da un sacco che non ridevo così tanto per una serie animata.
Continuo a pensare che tredici puntate siano troppo poche per un anime. Non dico che ce ne vorrebbero quaranta, ma già qualcuna in più non sarebbe male, per sviluppare la storia e sviscerare i moti d'animo dei personaggi in modo più completo. Peccato, forse non sono state sfruttate a pieno le potenzialità della serie. Altro difetto poi sono le musiche: da segnalare solo le belle sigle (specie la ending) e nulla più.
Consigliato a tutti, senza riserve, perché è divertente e perché sono adottati i punti di vista sia di Seiji che di Midori, per cui mi sentirei di dire che può tranquillamente piacere ad un pubblico sia maschile che femminile.