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7.0/10
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Ci sono anime che durano centinaia di episodi, "Naruto" e "Inuyasha" ad esempio, e c'è "Mitana Nin" che in meno di un'ora liquida tutta una saga.
Sintetizzare la trama non è semplice perché gli elementi inseriti sono tanti e messi a mo' di minestrone, cose prese qua e là tutte mischiate a infarcire una storia che non c'è. Miracoli non se ne fanno, perché in due episodi, di cui il maggior tempo occupato da scene erotiche, non si comprende granché. Quello che rimane è qualcosa di rapidissimo e sconnesso, ma in fondo è un hentai e, diciamolo, chi se ne importa.
Prima ho citato due serie non a caso; buffo, ma la mente mi ha portato a collegare "Mitana Nin" a "Naruto" per i protagonista ninja e "Inuyasha" per l'ambientazione, un po' stile Sengoku o giù di lì, comunque al tempo del Giappone feudale.

Una principessa incarica in sogno due ragazzi ninja di trovare i tre Jinji, tesori nelle sembianze di uno specchio, un cristallo ed una spada, non si comprende bene il perché e a cosa questi "jinji" servano ma... andiamo avanti. Si forma poi il gruppetto di viaggio, come nelle serie fantasy o di avventura, abbiamo tre ninja, la principessa, una sacerdotessa e una ragazza sulla quale schiena è tatuato l'ubicazione di almeno un Jinji, quello della spada. Insieme vagano (poco, a dire il vero) alla ricerca delle reliquie. C'è anche un nemico di cui non si sa nulla e non si capisce che ruolo di "nemico" sia il suo, a parte trastullarsi con le varie monache che gli capitano a tiro.
Sarebbe troppo facile criticare la trama e lo svolgimento (lacunoso) dei fatti, che si concludono con l'apparizione di un drago bianco a otto teste che combatte con un samurai gigante dall'armatura d'oro... Mi domando se non sarebbe stato possibile avere una conclusione meno "spettacolare".

Deboluccio nella produzione, animazione discreta e chara design molto vago; il disegno, ordinario, bello sulle inquadrature vicine e ai volti, perde qualcosina sui corpi a volte un po' rigidi.
La serie è carina, con qualche momento umoristico aiutato da personaggi "preconfezionati", ovvero che guardandoli se ne capisce il carattere e nonostante i pochi interventi un pochino ci si affeziona. Sopratutto affascina Ran, molto carina dall'aspetto naughty e dal costume ninja sexy.

Il voto per me è positivo, non mostrando cose eccelse sono due episodi confezionati abbastanza bene; la già debole trama è soffocata dalle scene di sesso, tra l'altro con censura molto presente, e per il resto tutto è realizzato discretamente tenendo conto che probabilmente questi tipi di prodotto non hanno chissà quale budget. C'è spazio pure per una sigla finale un motivetto cantato dall'atmosfera mistico - surreale accompagna la fine di "Mitana Nin - The Ancient Spirit".