Recensione
Ergo Proxy
10.0/10
Ergo Proxy riprende quella filosofia spiccia (praticamente la stessa di Ghost in the Shell) riassumibile nell'unica locuzione "Cogito ergo sum - Penso dunque sono" di Cartesio. Ha dell'incredibile che con queste tre parole gli autori siano riusciti a mettere su 23 episodi e ad adattare perfettamente il significato stesso della locuzione, in tutte le sue sfumature, a un contesto avveniristico e complesso come quello di Ergo Proxy.
I personaggi sono stati caratterizzati con molta cura e si riesce a vivere il loro cambiamento via via con il progredire della serie.
Un grande punto di forza è la grafica. I tratti sono notevoli, la scelta dei colori non è certamente casuale e le ambientazioni desolate di un magnifico mondo in rovina rendono quest'anime un piacere per la vista.
La trama non incorre in banalità ed è volutamente complessa e poco immediata. Inoltre, non incappa mai in punti morti o lungaggini tediose. Insomma, è difficile, se non impossibile, trovare un difetto in questo capolavoro noir, tra l'altro impreziosito da citazioni e riferimenti storici e cult cinematografici (come Blade Runner e La corazzata Potemkin).
Voto 10 solo perché non si può dare di più.
I personaggi sono stati caratterizzati con molta cura e si riesce a vivere il loro cambiamento via via con il progredire della serie.
Un grande punto di forza è la grafica. I tratti sono notevoli, la scelta dei colori non è certamente casuale e le ambientazioni desolate di un magnifico mondo in rovina rendono quest'anime un piacere per la vista.
La trama non incorre in banalità ed è volutamente complessa e poco immediata. Inoltre, non incappa mai in punti morti o lungaggini tediose. Insomma, è difficile, se non impossibile, trovare un difetto in questo capolavoro noir, tra l'altro impreziosito da citazioni e riferimenti storici e cult cinematografici (come Blade Runner e La corazzata Potemkin).
Voto 10 solo perché non si può dare di più.