Recensione
Arrivare a te
10.0/10
"Kimi ni todoke", "Arrivere a te", è uno shoujo dall'impronta classica, sdrammatizzato da simpatiche gag. Come il manga, anche l'anime ha avuto un grande debutto in Giappone. Ma vediamo il tutto nel dettaglio.
Trama
Come già anticipato, la trama non ha particolari sviluppi in fatto di originalità, se non per la protagonista stessa. Sawako Kuronuma, infatti, frequenta il primo anno di liceo ed è evitata da tutti a causa delle voci che girano sul suo conto. Non perché sia brutta, ma il suo nome, Sawako, viene confuso con "Sadako" la ragazzina di "The Ring". Ciò, unito al fatto che il taglio dei suoi lunghi capelli neri è identico al suo e che trasmette un'aura cupa (è troppo timida e tende a chiudersi in sé stressa), la fa apparire come una strega o un fantasma. Non ha mai avuto amici ed è totalmente impreparata sul relazionarsi con gli altri. Ma quando incontra Shouta Kazehaya le cose cambiano improvvisamente. Lui, il più desiderato e bello della scuola, allegro e gentile, sarà il primo a sorriderle e a parlarle, senza curarsi delle voci. Grazie al suo aiuto Sawako riuscirà a farsi degli amici e a essere accettata dai compagni. Sawako si troverà così a dipendere totalmente da Shouta, ad ammirarlo e a desiderare di poter diventare come lui. Ma sarà davvero solo ammirazione il sentimento che Sawako prova?
Considerazioni e personaggi
Devo dire di avere visto ormai moltissimi shoujo dalla trama simile (lui è il mega fusto e lei invece ha sempre qualche problema per cui, seppur carina, non riesce ad andare d'accordo con tutti), ma mi trovo sempre a dare voti non più bassi del 8. Questo perché non ha importanza la storia, quanto il modo in cui viene posta. Ho deciso di dare un 10 a "Kimi ni Todoke" perché ritengo che in questo campo sia impeccabile. E' uno dei pochi shuojo in cui si amano davvero tutti i personaggi, anche quelli secondari, di cui viene descritta la vita come se fossero protagonisti. Lo spettatore si trova quindi contemporaneamente a tifare per Sawako e Shouta, ma anche perché le storie d'amore degli amici dei protagonisti si concludano bene.
Il fatto che riesca a coinvolgere lo spettatore è dovuto al fatto che i personaggi, nonostante vengano ben descritti, non sono affatto stereotipati. Sono rimasta piacevolmente colpita dalle azioni dei protagonisti durante la storia, che sono diverse da ciò che ci si aspetta e per questo imprevedibili.
Non potrei dire di aver avuto davvero un personaggio preferito, né un personaggio che ho detestato, ma quello che più mi è piaciuto è stato Kazehaya Shouta. Sebbene non abbia quell'aura di mistero che caratterizza molti protagonisti degli shoujo, è forse uno dei personaggi più reali che abbia mai visto. La storia stessa, sebbene sia stata portata ai limiti estremi del possibile, è piuttosto verosimile.
Sawako è estremamente timida e ha qualcosa che mi ricorda Crona di "Soul Eater", che non faceva altro che ripetere "non so come comportarmi in questa situazione". Sawako è talmente fuori dal mondo da sembrare impossibile. All'inizio è sinceramente snervante, ma a poco a poco Sawako cambia e diventa un po' più "normale".
Per quanto riguarda le sigle, non sono spettacolari ma comunque piacevoli da ascoltare. Il doppiaggio è ottimo, anche se, devo ammetterlo, la voce di Sawako mi ha dato parecchio sui nervi nella prima parte della storia. E' un tono del tutto particolare, a mio parere.
La grafica è magnifica, bisogna ammetterlo, e anche in Giappone ha avuto un successo più che discreto. Ogni personaggio non ha semplicemente due occhi, un naso e una bocca, ha un proprio viso, un proprio taglio degli occhi, labbra più carnose o più sottili. Anche questo contribuisce a conferire all'anime una sorta di realismo che è più che apprezzabile in uno shoujo.
Il titolo appare fin da subito interessante e sono felice di poter dire che non tradisce le aspettative. "Kimi ni Todoke" è uno shoujo in cui non vi sono antagonisti, né lotte. Persino i rivali in amore si scoprono alla fine amici, ma il vero pericolo nella storia d'amore fra Sawako e Shouta sembra essere la stessa Sawako, che non riesce a capire bene i suoi sentimenti o non capisce cosa davvero desidera dal ragazzo.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, a chi desidera farsi due risate (è pieno di scene chibi sparate a raffica e in rapida successione), ma anche a chi vuole vedere una storia a sfondo realistico.
Trama
Come già anticipato, la trama non ha particolari sviluppi in fatto di originalità, se non per la protagonista stessa. Sawako Kuronuma, infatti, frequenta il primo anno di liceo ed è evitata da tutti a causa delle voci che girano sul suo conto. Non perché sia brutta, ma il suo nome, Sawako, viene confuso con "Sadako" la ragazzina di "The Ring". Ciò, unito al fatto che il taglio dei suoi lunghi capelli neri è identico al suo e che trasmette un'aura cupa (è troppo timida e tende a chiudersi in sé stressa), la fa apparire come una strega o un fantasma. Non ha mai avuto amici ed è totalmente impreparata sul relazionarsi con gli altri. Ma quando incontra Shouta Kazehaya le cose cambiano improvvisamente. Lui, il più desiderato e bello della scuola, allegro e gentile, sarà il primo a sorriderle e a parlarle, senza curarsi delle voci. Grazie al suo aiuto Sawako riuscirà a farsi degli amici e a essere accettata dai compagni. Sawako si troverà così a dipendere totalmente da Shouta, ad ammirarlo e a desiderare di poter diventare come lui. Ma sarà davvero solo ammirazione il sentimento che Sawako prova?
Considerazioni e personaggi
Devo dire di avere visto ormai moltissimi shoujo dalla trama simile (lui è il mega fusto e lei invece ha sempre qualche problema per cui, seppur carina, non riesce ad andare d'accordo con tutti), ma mi trovo sempre a dare voti non più bassi del 8. Questo perché non ha importanza la storia, quanto il modo in cui viene posta. Ho deciso di dare un 10 a "Kimi ni Todoke" perché ritengo che in questo campo sia impeccabile. E' uno dei pochi shuojo in cui si amano davvero tutti i personaggi, anche quelli secondari, di cui viene descritta la vita come se fossero protagonisti. Lo spettatore si trova quindi contemporaneamente a tifare per Sawako e Shouta, ma anche perché le storie d'amore degli amici dei protagonisti si concludano bene.
Il fatto che riesca a coinvolgere lo spettatore è dovuto al fatto che i personaggi, nonostante vengano ben descritti, non sono affatto stereotipati. Sono rimasta piacevolmente colpita dalle azioni dei protagonisti durante la storia, che sono diverse da ciò che ci si aspetta e per questo imprevedibili.
Non potrei dire di aver avuto davvero un personaggio preferito, né un personaggio che ho detestato, ma quello che più mi è piaciuto è stato Kazehaya Shouta. Sebbene non abbia quell'aura di mistero che caratterizza molti protagonisti degli shoujo, è forse uno dei personaggi più reali che abbia mai visto. La storia stessa, sebbene sia stata portata ai limiti estremi del possibile, è piuttosto verosimile.
Sawako è estremamente timida e ha qualcosa che mi ricorda Crona di "Soul Eater", che non faceva altro che ripetere "non so come comportarmi in questa situazione". Sawako è talmente fuori dal mondo da sembrare impossibile. All'inizio è sinceramente snervante, ma a poco a poco Sawako cambia e diventa un po' più "normale".
Per quanto riguarda le sigle, non sono spettacolari ma comunque piacevoli da ascoltare. Il doppiaggio è ottimo, anche se, devo ammetterlo, la voce di Sawako mi ha dato parecchio sui nervi nella prima parte della storia. E' un tono del tutto particolare, a mio parere.
La grafica è magnifica, bisogna ammetterlo, e anche in Giappone ha avuto un successo più che discreto. Ogni personaggio non ha semplicemente due occhi, un naso e una bocca, ha un proprio viso, un proprio taglio degli occhi, labbra più carnose o più sottili. Anche questo contribuisce a conferire all'anime una sorta di realismo che è più che apprezzabile in uno shoujo.
Il titolo appare fin da subito interessante e sono felice di poter dire che non tradisce le aspettative. "Kimi ni Todoke" è uno shoujo in cui non vi sono antagonisti, né lotte. Persino i rivali in amore si scoprono alla fine amici, ma il vero pericolo nella storia d'amore fra Sawako e Shouta sembra essere la stessa Sawako, che non riesce a capire bene i suoi sentimenti o non capisce cosa davvero desidera dal ragazzo.
Lo consiglio a tutti gli amanti del genere, a chi desidera farsi due risate (è pieno di scene chibi sparate a raffica e in rapida successione), ma anche a chi vuole vedere una storia a sfondo realistico.