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10.0/10
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Beh, il mio nickname parla chiaro: mi posso dichiarare un fan di questa serie. La mia recensione quindi, nonostante tutti i miei sforzi per il contrario, sarà di parte, ma fidatevi, "One Piece" se lo merita. Premetto che ho 24 anni, ed è da tre anni che ho scoperto "One Piece". Premetto, anche, che non ho letto il manga, bensì ho visto la serie animata. Per serie animata intendo quella giapponese sottotitolata, non quella in italiano, vittima di troppe censure. Si parla, quindi, dell'anime giapponese.
Il motivo principale per cui mi piace questa serie è la sua capacità di risvegliare in me il desiderio di sognare come un bambino può sognare. E a mio giudizio non si tratta di una cosa negativa, ma di un notevole pregio, perché poche, ahimè, sono le cose che riescono a farci tornare bambini davvero.

La cosa che preferisco di quest'anime, infatti, è la forza di volontà che i protagonisti, primo fra tutti il principale, dimostrano nel voler affrontare troppo spesso sfide ben al di sopra delle proprie capacità al fine di raggiungere uno scopo altissimo: il proprio sogno. In "One Piece" i sogni delle persone hanno un'importanza cardine, solo i sognatori più ambiziosi riescono in ciò che si prefiggono, siano essi sognatori giusti o malvagi. Chi non crede nei sogni spesso viene sconfitto.
Un unico valore per i protagonisti supera il desiderio di raggiungere il proprio sogno: il desiderio di difendere i propri compagni di viaggio. Sì, perché questo è "One Piece": il racconto di un gruppo di personaggi che viaggiano per mare insieme allo scopo di raggiungere i propri sogni, ma che sono disposti a dare la vita tutti per salvare un loro compagno di ciurma.

Sì, di ciurma si parla perché di pirati si sta parlando. Il protagonista principale infatti ci informa dalla prima puntata che il suo sogno più grande, quello per cui sarebbe disposto a morire, è di diventare il re dei pirati e trovare il One Piece. Quest'ultimo sarebbe il tesoro dell'ex re dei pirati e di esso non è nemmeno sicura l'esistenza, ma per trovarlo la maggior parte dei pirati inizia la propria avventura per mare. Quindi anche il principale protagonista, Monkey D. Rufy (Monkey D. Luffy in inglese), inizierà la propria avventura e conoscerà gli altri protagonisti pirati, suoi compagni di ciurma, con i quali salperà al fine di ricercare il famigerato One Piece. Ma i pirati di quest'anime non sono i classici pirati con l'uncino e la benda all'occhio, o comunque non tutti. Grazie alla fantasia di Oda, l'autore del fumetto, sono personaggi tra i più disparati, difficili da descrivere senza fare degli inutili spoiler. Vi dico solamente che io amo questa serie e non mi sono mai piaciuti i pirati da piccolo, ma questi non sono semplici pirati.

Oltre alla pirateria, l'altra grande potenza del mondo di "One Piece" è rappresentata dalla Marina. Essa rappresenta il braccio armato del Governo Mondiale, una potente organizzazione, così viene descritta, che controlla una buona parte delle isole dove la gente normale vive. In questo senso, il ruolo dei cattivi e dei buoni non esiste: ci sono pirati positivi, come i protagonisti, e pirati infami, ci sono marines infami e, pochi, marines "buoni". Inutile dire che qualsiasi pirata è nemico del Governo Mondiale, protagonisti compresi. E personalmente questo è un altro fatto che adoro: il fatto che i protagonisti scelgano il percorso della libertà ricercati da un governo, ahimè, marcio come quelli veri.

Le ambientazioni, a mio giudizio, sono eccezionali, molto fantasiose e variegate, e il numero di personaggi presenti nell'opera è sbalorditivo, ma in questo alla quantità si aggiunge la qualità di una ciurma molto ben assortita.
Parlando della ciurma è, poi, inevitabile menzionare l'umorismo presente nell'opera, come sia bello vederli scherzare nei momenti lontani dalle battaglie a bordo della propria nave e come l'autore della storia riesca a inserire momenti di comicità anche all'interno delle battaglie più dure. Tutto questo alleggerisce notevolmente il peso emotivo degli scontri, lasciandoci spesso il sorriso anche nelle battaglie più importanti. Ma questo non vuol certo dire che non ci siano dei buoni combattimenti. All'inizio della trama molto semplici, con l'evolversi dei personaggi essi diventano spettacolari. Inutile dire che ogni singolo personaggio di "One Piece" ha il proprio stile di combattimento e, laddove li abbia, i propri poteri. E, fidatevi, i personaggi sono tantissimi.

Il disegno, molto semplice nei primi episodi, si evolve positivamente mantenendo però sempre il proprio tratto di originalità. Anche nei primi episodi, per quanto esso possa essere grezzo, rende moltissimo la genialità dell'autore del manga nel disegnare moltissimi personaggi unici e sempre diversi l'uno dall'altro. Negli ultimi episodi è incredibile notare anche come le "comparse" siano incredibilmente diversificate l'una dall'altra e particolareggiate.
Concludo dicendo che dovrei dare 9 perché l'opera è ancora in corso, ma siccome mi fido del signor Oda e di chi collabora al suo anime, do 10.