Recensione
Vampire Knight Guilty
10.0/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Nella "seconda parte" di "Vampire Knight", il teatro degli avvenimenti traballa sempre di più: Kaname riesce a espiare la condanna a morte di Zero anche con l'aiuto di Kaien Cross e di Toga Yagari, anche se Zero verrà rinchiuso nella prigione sotterranea del collegio perché ormai "vicino" alla discesa del livello End.
Yuki è invece ossessionata dai suoi sogni sanguinosi e terrificanti, e crede che ci sia una relazione tra lei e Kaname per quanto riguarda il passato della ragazza.
Verremo infatti a scoprire (tramite un morso e un bacio sanguinoso) che la ragazza è la sorella di Kaname, a cui era stata sigillata la memoria da vampira per non farla scoprire a suo zio, Rido Kuran, che nel frattempo si è risvegliato e vuole bere il suo sangue per diventare Re.
Yuki quindi si batte insieme agli altri per proteggere la pace del collegio e degli studenti, e riesce infine a battere Rido con l'aiuto di Zero.
Il finale è drammatico e aperto: Yuki dice addio a Zero, di cui si era fortemente innamorato, per andare via per sempre con Kaname Kuran, dando però un drammatico addio, al collegio distrutto, a Zero, e alla sua migliore amica, Yori Wakaba.
Non si può riassumere la bellezza di questa seconda parte in una recensione.
Il disegno bruttino non cambia, ma la storia diventa più horror, soprattutto nelle parti dove Yuki ricorda il suo passato, in modo particolare, nella scena dove la ragazza fa il bagno in una vasca di sangue, con tutta la stanza sporca.
Momenti di tensione pura riescono però a "spaventare" solo un otaku alle prime prese, senza dimenticare poi che parliamo di uno shoujo unico nel suo genere, e che con l'horror non si esagera negli shoujo.
Brutta la parte dove si scopre che Yuki è la sorella di Kaname. Si vede proprio che i Giapponesi sono fissati con l'incesto, visto che non è la prima volta che si nota una cosa del genere.
Bella invece è la parte sulla saga di Rido e il combattimento contro di lui.
Bellissime sono le opening e le ending, questa volta tutte e due degne di quest'anime unico, misterioso quanto triste.
L'anime si conclude quindi incompleto ma degno di nota, non è una conclusione vera e propria visto che il manga è ancora in corso, ma riesce comunque a incuriosire lo spettatore, che chiede sempre di più, e si domanda cosa succederà adesso ai nostri tre protagonisti.
Nella "seconda parte" di "Vampire Knight", il teatro degli avvenimenti traballa sempre di più: Kaname riesce a espiare la condanna a morte di Zero anche con l'aiuto di Kaien Cross e di Toga Yagari, anche se Zero verrà rinchiuso nella prigione sotterranea del collegio perché ormai "vicino" alla discesa del livello End.
Yuki è invece ossessionata dai suoi sogni sanguinosi e terrificanti, e crede che ci sia una relazione tra lei e Kaname per quanto riguarda il passato della ragazza.
Verremo infatti a scoprire (tramite un morso e un bacio sanguinoso) che la ragazza è la sorella di Kaname, a cui era stata sigillata la memoria da vampira per non farla scoprire a suo zio, Rido Kuran, che nel frattempo si è risvegliato e vuole bere il suo sangue per diventare Re.
Yuki quindi si batte insieme agli altri per proteggere la pace del collegio e degli studenti, e riesce infine a battere Rido con l'aiuto di Zero.
Il finale è drammatico e aperto: Yuki dice addio a Zero, di cui si era fortemente innamorato, per andare via per sempre con Kaname Kuran, dando però un drammatico addio, al collegio distrutto, a Zero, e alla sua migliore amica, Yori Wakaba.
Non si può riassumere la bellezza di questa seconda parte in una recensione.
Il disegno bruttino non cambia, ma la storia diventa più horror, soprattutto nelle parti dove Yuki ricorda il suo passato, in modo particolare, nella scena dove la ragazza fa il bagno in una vasca di sangue, con tutta la stanza sporca.
Momenti di tensione pura riescono però a "spaventare" solo un otaku alle prime prese, senza dimenticare poi che parliamo di uno shoujo unico nel suo genere, e che con l'horror non si esagera negli shoujo.
Brutta la parte dove si scopre che Yuki è la sorella di Kaname. Si vede proprio che i Giapponesi sono fissati con l'incesto, visto che non è la prima volta che si nota una cosa del genere.
Bella invece è la parte sulla saga di Rido e il combattimento contro di lui.
Bellissime sono le opening e le ending, questa volta tutte e due degne di quest'anime unico, misterioso quanto triste.
L'anime si conclude quindi incompleto ma degno di nota, non è una conclusione vera e propria visto che il manga è ancora in corso, ma riesce comunque a incuriosire lo spettatore, che chiede sempre di più, e si domanda cosa succederà adesso ai nostri tre protagonisti.