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8.0/10
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Trama & commento: 7,5 - "Ergo Proxy" è un anime veramente complicato e che necessita di più visioni per essere capito affondo. Per quanto riguarda la trama questa caratteristica si riflette un po' ovunque: bisogna prestare attenzione in ogni momento in quanto elementi apparentemente irrilevanti possono poi invece andare a comporre insieme il puzzle complessivo; a volte potresti perdere per la strada qualche tassello ed ecco perché conviene rifare il percorso per assicurarsi di averli tutti. In poche parole, se non si capisce tutto alla prima visione, riguardatelo.

Lontano futuro: le condizioni climatiche sul pianeta Terra sono drammatiche, tanto da costringere l'umanità a vivere in grandi città cupola, isolate dall'ambiente esterno, arido deserto. Così l'umanità vive con la compagnia di robot, detti autorave, che hanno raggiunto un grado di intelligenza impressionante, anche se privi di una volontà; tuttavia un virus infetta queste macchine facendo nascere in loro una coscienza. Venendo alla trama vera e propria, la giovane Re-l, detective, indaga sul caso della fuga di un proxy, entità a lei sconosciuta, che sembra essere collegato a Vincent, un immigrato, onesto lavoratore.
La storia può essere divisa in tre parti: l'inizio, il viaggio e la fine.
Dunque, dall'incipit, la storia sembra avere un risvolto di mistero, tipicamente una detective story con ambientazione post-cyberpunk, dove c'è un "caso" da risolvere. Ma "Ergo Proxy" non è questo: la maschera presto cade entrando nella seconda parte: il viaggio. Ree-l e Vincent (prima separatamente, poi assieme) intraprendono un viaggio per trovare le origini di Vincent stesso, il cui passato è avvolto da un enigma. E qui la trama inizia a stallare, perdendosi nei meandri del mondo e della mente. Ci si concede anche diverse "puntate sogno" o episodi in cui si resta fermi aspettando il vento per ripartire con la nave. Tuttavia il puzzle va lentamente a comporsi poiché, durante l'apparente bonaccia narrativa, vengono forniti molti elementi per risolvere il mistero che ruota attorno a Vincent, proxy e via discorrendo. Dunque abbiamo il finale, molto enigmatico ma veramente interessante: degno culmine della serie.
Quindi in definitiva la trama è particolare alternando momenti veloci e confusi a momenti di stallo: tuttavia l'interesse dello spettatore resta vivo, alimentato dalla voglia di dissolvere la nebbia che ricopre tutta la serie sin dall'inizio.

Personaggi: 9,5 - I personaggi sono il punto forte della serie, non tanto per la loro originalità ma per il grande lavoro di scultura della psiche che viene fatto su di loro. Dunque innanzitutto il viaggio diventa metafora per (ri)scoprire se stessi e maturare. Tra sogni e allucinazioni si affrontano alcuni grandi temi dell'anime tra cui il "penso quindi sei" (o "pensi quindi sono"), la lotta/conoscenza interna a Vincent ma anche i sentimenti di Ree-l verso il ragazzo. Non vengono trascurati personaggi secondari con i loro sentimenti e i loro drammi.
Grafica: 8,5 - La grafica di "Ergo Proxy" è molto curata: vengono riportati molti dettagli sia negli autorave sia nelle persone così come in oggetti e sfondi. Il design dei personaggi è serio e "realistico"; ciò attribuisce alla serie una atmosfera cupa; atmosfera trasmessa anche dai colori sempre molto spenti e grigi.
Musiche: 7,5 - Opening ed ending sono di buon livello. A mio parere le musiche all'interno dell'anime restano, generalmente, nella media. Positivo il doppiaggio italiano.
Animazione: 7 - L'animazione in Ergo Proxy è, in realtà, decente. Le scene di combattimento non sono molte (anche se ben realizzate), ma per la maggior parte dell'anime ci si sofferma più sugli splendidi disegni ricchi di particolari con sequenze di paesaggi, volti etc. Considerando anche l'anno di produzione direi che si poteva fare un po' meglio, ma comunque la valutazione totale è buona.
Tot: 8. In generale un ottimo anime, peccato per l'eccessiva dispersività della trama. Consigliato a chi ama introspezione psicologica e anime intensi e complicati.