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<b>Attenzione! Possibili spoiler!</b>

"Il castello errante di Howl" è un film d'animazione del 2004, diretto dal grande regista Hayao Miyazaki, noto per altre opere come: "Lupin III - Il castello di Cagliostro", "Porco Rosso", "Il mio vicino Totoro" e molti altri.
L'opera è stata ripresa dal libro omonimo della Jones, ed è stata prodotta dallo Studio Ghibli.
La trama parla di una ragazza di nome Sopie, che lavora nel negozio di cappelli di famiglia. Un giorno la sua vita viene scossa dall'incontro con il mago Howl, un ragazzo molto attraente, il quale è l'oggetto del desiderio della strega dell'est. Tuttavia la strega, gelosa dell'incontro, lancia una maledizione a Sophie e la tramuta in una vecchia, con il vincolo inoltre di non poter rivelare a nessuno questo segreto. L'unica speranza per Sophie è quella di ritrovare Howl per farsi liberare, ma il giovane mago abita in un castello errante che cambia continuamente posizione. Sophie è costretta a mettersi in viaggio, nello stesso tempo in cui una guerra imperversa tra il suo regno ed il paese confinante; oltre a ciò deve mettere in conto cosa vuol dire non esser più giovani. Il castello ha una caratteristica: si muove continuamente, e Sophie è costretta a cercarlo. Quando lo trova si finge una domestica per poter entrare, e in questo modo può stare accanto al mago Howl e poter cercare un rimedio alla sua maledizione.
L'ambientazione ricorda, nei vestiti e nell'architettura, l'Europa degli inizi del ventesimo secolo, in un mondo in cui è presente la magia. Gli avvenimenti si susseguono in una nazione fantastica. I disegni sono resi molto bene grazie alla computer grafica. I colori sono molto caldi e brillanti, carini i tratti delle persone.
Per quanto riguarda le musiche, sono state composte dal grandissimo compositore Joe Hisaishi, anche noto per aver collaborato con Myazaki in altre sue produzioni, come "Nausica nella valle del vento".
A mio modesto parere il lungometraggio è stato realizzato ottimamente, in particolare ho gradito i fondali e le musiche. Darei dieci per realizzazione, ma non avendo amato moltissimo tutte le parti della trama preferisco assegnare un otto.