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9.0/10
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Dopo tutte le recensioni che ho letto su questo anime, sinceramente non me la sentivo di scriverne una io; "perchè dovrei?", pensavo. Poi sono arrivata a capire che scrivere una piccola recensione sarebbe stato il minimo per un anime che mi ha regalato così tante emozioni. Era da un po' che sentivo parlare di "Nana", ma sinceramente la storia non mi incuriosiva molto: "Okay, parla di due che si chiamano Nana e che si conoscono mentre si trasferiscono a Tokyo. Uuh, emozionante." era quello che mi ritrovavo a pensare, e in più la lunga durata della serie mi scoraggiava dal cominciarla. Ho deciso di vedere questo anime viste le numerosissime recensioni positive (che riesco a comprendere soltanto adesso) e la grande quantità di anime leggeri e frivoli che mi ero ritrovata a guardare precedentemente. E beh, come al solito la prima impressione era completamente sbagliata. Ciò che desideravo era qualcosa che mi prendesse totalmente, qualcosa che mi lasciasse un segno dentro e che mi spingesse automaticamente a cliccare sull'episodio successivo. Ma "Nana" non si è limitato a questo: ho visto i cinquanta episodi in quattro giorni (scolastici, per giunta) e, dopo essere andata a letto alle due o alle tre del mattino perché non riuscivo proprio a smettere, facevo sogni riguardanti quest'anime. Direi che questi fatti parlano da sé!

Passiamo alla trama, anche se c'è poco da dire perché non me la sento di rovinarvi niente: Nana "Hachi" Komatsu e Nana Osaki si conoscono sul treno per andare a Tokyo: Hachi si trasferisce per stare con il suo ragazzo, Shoji, che si è trasferito a Tokyo l'anno precedente; Nana ha intenzione di coronare il suo sogno di formare una band che sia conosciuta a livello nazionale. Per coincidenza (o sarà merito del grande demone celeste?) Komatsu e Osaki si ritroveranno a condividere un appartamento, e qui comincerà la nostra storia.

Tra tradimenti inaspettati, amicizie importanti, bicchieri con le fragole, Blast, Trapnest, fan sfegatate, sigarette dall'odore dolce, Sachiko inoppurtune, amori impossibili, chitarristi stupendi (sì, mi riferisco a Nobu), quindicenni precoci e tante altre cose si svilupperà una storia che vi lascerà ad occhi spalancati, incollati allo schermo, a consumare ogni vostra lacrima.

Per essere un anime del 2006 ha una grafica bellissima, in più le colonne sonore sono a dir poco stupende (basti pensare che sono cantate da cantanti professioniste) e i personaggi sono reali. Non è una delle classiche storie dove il finale è comprensibile dai primi episodi e dove il "vissero per sempre felici e contenti" è inevitabile; "Nana" è un anime realistico, che fa comprendere i possibili ostacoli che potrebbero trovare sulla loro strada anche persone normali come noi, ma soprattutto fa capire che spesso le cose non vanno a finire come ci aspettiamo.
Perciò vi consiglio vivamente di tenervi un pacchetto di fazzoletti (è consigliabile anche un rotolo di carta igienica) accanto e di cominciare la visione di questo anime!

<b>Spoiler!</b>
In realtà ad un anime del genere avrei messo anche 10, ma ho deciso di contenermi a causa del finale, che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca. Ok, lo ammetto, mi sono proprio chiusa in bagno a piangere, ma non ho potuto proprio evitarlo. Sinceramente mi sarei aspettata che alla fine Hachi si sarebbe messa con Nobu, ma quando nell'ultimo episodio si capisce che si è definitivamente sposata con Takumi, il mio cuoricino non ce l'ha fatta (?), soprattutto per lo sguardo immensamente triste che lancia Nobu ad Hachi nell'ultimo episodio.
Però mi piace pensare che in realtà Hachi amasse veramente Nobu, e che per permettergli di seguire il suo sogno abbia deciso, una volta scoperto di essere incinta, di sposare Takumi e di vivere con lui.