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"Dragon Ball GT" è per me un gran fallimento su tutti i fronti, tranne che su quello economico ovviamente, perché si sa: qualsiasi cosa inerente al mondo di "Dragon Ball" vende, e tanto.
La storia riprende da dove l'avevamo lasciata, anni dopo lo scontro con il temibile Bu. A causa di un errato desiderio di Pilaf, il primo antagonista della prima serie, Goku torna bambino, e vengono evocate le sfere del drago con le stelle nere. Re Kaioh informa Goku e i suoi amici che se esse non verrano ritrovate nell'arco di un anno la Terra esploderà.

Già l'incipit di suo è a mio avviso abbastanza fastidioso: avrei preferito il Goku adulto a cui la serie Z ci aveva abituati, ma evidentemente l'eccessiva forza che aveva raggiunto avrebbe reso difficile la creazione di antagonisti all'altezza, quindi forse è stato giusto così. Proprio gli antagonisti, però, sono una delle cose più negative di quest'anime: con l'esclusione di Baby, reputo Super C-17, i sette draghi, il generale Lilde e tutti gli altri di un'anonimia disarmante. Peggiorati anche i combattimenti, lontani anni luce da quelli della serie Z.
Anche ciò che fu fatto di buono con i protagonisti viene abbastanza trascurato qui: Trunks e Goten perdono molto del loro "appeal" grazie a scelte discutibili sia sul lato caratteriale sia su quello estetico-combattivo, cosa che succede anche per Junior e Vegeta (scandalosi i baffi iniziali), per non parlare di come vengono trattati Freezer e Cell.
Forse i colori, molto più vivaci e accesi, sono l'unica nota positiva rispetto alle altre serie, eppure preferisco di gran lunga le animazioni e i disegni dello Z.

Nonostante tutti questi difetti, non mi sento di bocciare completamente questa serie: a me ha comunque fatto rivivere le atmosfere che mi facevano sognare da bambino, così come mi ha intrattenuto a dovere, perciò penso che un 5,5 sia il voto adatto. Arrotondo a 6. Consigliato solo ai fan accaniti della serie.