Recensione
L'attacco dei giganti
10.0/10
Mi è capitato diverse volte di visionare anime la cui sceneggiatura, i cui disegni o semplicemente le cui OST mi lasciassero - alla fine - un senso di vuoto nel petto. Tuttavia, mi è capitato davvero poche volte che un anime catturasse talmente il mio interesse da causarmi, per almeno tre giorni di seguito, un innamoramento tale da voler a tutti i costi ricominciare la serie addirittura dall'inizio e da costringere altre persone a visionarla. Shingeki no Kyojin, altrimenti detto come "L'attacco dei Giganti" è uno di quelli.
Ma andiamo per ordine; l'opera ideata dal mangaka Isayama Hajime, è narrata in un qualche medioevo alternativo, in cui cento anni prima degli eventi fecero la loro comparsa delle terribili creature che portarono l'umanità sull'orlo dell'estinzione: i Giganti o Titani (in alcuni fansub persino Eoten!). Costoro - dall'altezza variabile dai 7 ai 15 metri - si nutrirono dell'umanità a tal punto che, la percentuale rimasta, decise di nascondersi all'interno di tre mura alte 50 metri: Wall Maria, Wall Rose e Wall Shina.
Così gli umani sopravvissuti vivettero in pace per cento anni all'interno delle mura. Tuttavia, la pace viene spezzata dalla comparsa del Gigante Colossale (alto 60 metri) e dal Gigante Corazzato, che riesce a fare una breccia nel muro Maria, permettendo così ai suoi simili di introdursi nella città Shinganshina che viene distrutta. Eren Jeager, Mikasa Ackerman e Armin Aleret riescono a sopravvivere e dal quel giorno Eren ha giurato di sterminare tutti i Giganti, decidendo dunque di arruolarsi nell'esercito.
In breve, questa è la trama delle prime due puntate che mi hanno catturata all'istante. La grafica è davvero magnifica e infinite volte superiore a quella di moltissimi anime di nuova e vecchia generazione e non può lontanamente essere paragonata al design del manga, i cui disegni sembrano per lo più bozzetti a matita, dove tuttavia devo ammettere che le scene di violenza rendono molto di più rispetto a quelle dell'anime, dove invece vengono naturalmente proposte delle scene meno cruente e più digeribili.
Per quanto riguarda la colonna sonora, trovo che la opening sia una delle più belle che abbia mai sentito: un inno alla gloria e anche uno sfogo alla crudeltà che impregna l'anime e alla frustrazione del protagonista, il cui desiderio è la vendetta. Il tutto accompagnato da una frase in tedesco molto azzeccata: "Sie sind das Essen und wir sind die Jäger!" ovvero "Voi siete le prede e noi siamo i Cacciatori", il che si ricollega al protagonista il cui cognome è Jäger, cacciatore. Ho apprezzato anche la seconda opening ed in particolare la seconda ending, di cui non sarà mai stufa.
Sono comunque i personaggi tutti diversi tra loro ed incredibili a proprio modo che ho apprezzato in particolare. Anche se posso sembrare banale, i miei preferiti sono il protagonista Eren, la cui determinazione e forza di volontà lo aiuteranno a crescere psicologicamente, ed il comandante Levi, il cui cinismo perfettamente comprensibile, la sua stravaganza che non guasta e la sua tecnica sublime di combattimento mi hanno lasciata senza parole sin dal primo momento.
E' ormai ovvio che l'anime non abbia una vera fine, e questo è per me molto più soddisfacente di una versione ricca di filler e di finali totalmente inventati, come lo è stato per Ao No Exorcist che sarebbe potuto diventare davvero bellissimo. Conto infatti che si decida di proseguire con una seconda serie e credo proprio che il progetto non sia poi così lontano, poiché la serie ha riscosso naturalmente un incredibile successo.
Potrei continuare tutta la sera con commenti deliranti su quanto sia strepitoso Shingeki no Kyojin, ma sono sicura che ciò che ho scritto finora basti. Consiglio quest'anime al cento per cento e dato che - come ho detto prima - non avrà un finale conclusivo, mi precipiterò immediatamente in fumetteria a comprare l'ottavo volume, che è poi dove si ferma la storia.
Ma andiamo per ordine; l'opera ideata dal mangaka Isayama Hajime, è narrata in un qualche medioevo alternativo, in cui cento anni prima degli eventi fecero la loro comparsa delle terribili creature che portarono l'umanità sull'orlo dell'estinzione: i Giganti o Titani (in alcuni fansub persino Eoten!). Costoro - dall'altezza variabile dai 7 ai 15 metri - si nutrirono dell'umanità a tal punto che, la percentuale rimasta, decise di nascondersi all'interno di tre mura alte 50 metri: Wall Maria, Wall Rose e Wall Shina.
Così gli umani sopravvissuti vivettero in pace per cento anni all'interno delle mura. Tuttavia, la pace viene spezzata dalla comparsa del Gigante Colossale (alto 60 metri) e dal Gigante Corazzato, che riesce a fare una breccia nel muro Maria, permettendo così ai suoi simili di introdursi nella città Shinganshina che viene distrutta. Eren Jeager, Mikasa Ackerman e Armin Aleret riescono a sopravvivere e dal quel giorno Eren ha giurato di sterminare tutti i Giganti, decidendo dunque di arruolarsi nell'esercito.
In breve, questa è la trama delle prime due puntate che mi hanno catturata all'istante. La grafica è davvero magnifica e infinite volte superiore a quella di moltissimi anime di nuova e vecchia generazione e non può lontanamente essere paragonata al design del manga, i cui disegni sembrano per lo più bozzetti a matita, dove tuttavia devo ammettere che le scene di violenza rendono molto di più rispetto a quelle dell'anime, dove invece vengono naturalmente proposte delle scene meno cruente e più digeribili.
Per quanto riguarda la colonna sonora, trovo che la opening sia una delle più belle che abbia mai sentito: un inno alla gloria e anche uno sfogo alla crudeltà che impregna l'anime e alla frustrazione del protagonista, il cui desiderio è la vendetta. Il tutto accompagnato da una frase in tedesco molto azzeccata: "Sie sind das Essen und wir sind die Jäger!" ovvero "Voi siete le prede e noi siamo i Cacciatori", il che si ricollega al protagonista il cui cognome è Jäger, cacciatore. Ho apprezzato anche la seconda opening ed in particolare la seconda ending, di cui non sarà mai stufa.
Sono comunque i personaggi tutti diversi tra loro ed incredibili a proprio modo che ho apprezzato in particolare. Anche se posso sembrare banale, i miei preferiti sono il protagonista Eren, la cui determinazione e forza di volontà lo aiuteranno a crescere psicologicamente, ed il comandante Levi, il cui cinismo perfettamente comprensibile, la sua stravaganza che non guasta e la sua tecnica sublime di combattimento mi hanno lasciata senza parole sin dal primo momento.
E' ormai ovvio che l'anime non abbia una vera fine, e questo è per me molto più soddisfacente di una versione ricca di filler e di finali totalmente inventati, come lo è stato per Ao No Exorcist che sarebbe potuto diventare davvero bellissimo. Conto infatti che si decida di proseguire con una seconda serie e credo proprio che il progetto non sia poi così lontano, poiché la serie ha riscosso naturalmente un incredibile successo.
Potrei continuare tutta la sera con commenti deliranti su quanto sia strepitoso Shingeki no Kyojin, ma sono sicura che ciò che ho scritto finora basti. Consiglio quest'anime al cento per cento e dato che - come ho detto prima - non avrà un finale conclusivo, mi precipiterò immediatamente in fumetteria a comprare l'ottavo volume, che è poi dove si ferma la storia.