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Tratto da: Brothers Conflict, Otome Game by Passion Pink

Trama: Hinata Ema [che non so perché nell'anime sia diventata Chi] è l'unica figlia di Rintarō. Dopo il matrimonio di quest'ultimo con una donna in carriera di nome Asahina Miwa, Ema si ritrova a dover convivere improvvisamente con i suoi 13 fratellastri (Tredici eh, massimo rispetto per la Miwa), figli della sua nuova matrigna. La vicenda narrata ripercorre i vari rapporti che si vengono a creare tra questi fratelli e la loro nuova onee-chan, tra forti sentimenti e problemi di tutti i giorni [e cliché su cliché su cliché].

Considerazioni: A mia discolpa posso dire che l'ho iniziato per scherzo. Quando ho visto che nel complesso gli episodi viaggiavano via veloci e che non erano troppo pesanti, ho provato a seguirlo per svago. Quindi, cominciamo l'analisi.
Colonna sonora praticamente assente; chara-design fatto con i piedi (perché, insomma, di solito il chara-design degli Otome Game è ben curato e bello, come hanno fatto a ridurlo così?? Low budget, I suppose); interazioni e dialoghi assolutamente prevedibili, triti e ritriti; figure e volti derp ogni due per tre; protagonista non insopportabile, ma nemmeno dotata di una personalità di spicco. L'80% dei fratelli è odioso. Se ne salvano giusto tre o quattro, ecco. Il problema è che nel gioco non è affatto così.
Allora vi chiederete: "Ma perché l'hai guardato tutto?". Sapete, ci sono cose a cui una donzella non può dire di no. E quelle cose, o meglio, persone sono i seiyuu. Perché ci sono dentro molti tra i doppiatori più famosi del Giappone: Hosoya Yoshimasa, Kamiya Hiroshi, Ono Daisuke, Kaji Yuuki, Namikawa Daisuke, Suwabe Junichi, KENN, Ishida Akira, Maeno Tomoaki, chi più ne ha più ne metta. D'altronde, quei poveri 13 fratelli dovevano pur avere qualcuno che li doppiasse, no? Beh, hanno fatto un lavoro eccezionale, visto che hanno dovuto trasmettere tutto attraverso la voce, siccome le animazioni (e le espressioni facciali) facevano non pena, di più. Quindi mi complimento davvero con tutti loro, sono dei professionisti e hanno dimostrato la loro bravura.
Attenzione: con questo non sto giudicando l'Otome Game, che sono sicura sia fatto mille volte meglio, ma l'anime. Si sa, poi, che gli anime tratti dai videogiochi, in particolare quelli per ragazze, sono davvero penosi. Però diciamo che ho iniziato a guardarlo con le pinze, nel senso che credevo l'avrei droppato al secondo, terzo episodio e invece... sono arrivata alla fine!

Comunque, diciamo che sono quasi soddisfatta del finale. Non è facile gestire un anime tratto da un Otome Game, me ne rendo conto. Nel gioco in ogni -2route" finisci con un personaggio diverso, senza troppe interferenze da parte degli altri ragazzi; nell'anime è diverso, devono comprimere tutte le route insieme e il risultato è abbastanza inverosimile (tutti innamorati contemporaneamente dell'eroina e lei che ci sta più o meno con tutti). In più, questo gioco/anime, a mio parere, tocca anche un argomento molto particolare e delicato, ossia l'amore tra fratelli (sono fratellastri, ok), <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> quindi forse è stato meglio questo finale, diciamo così, più casto, in cui la nostra eroina decide di essere indipendente e di non stare con nessuno dei ragazzi. Avrei voluto che alla fine le avessero fatto scegliere uno dei fratelli, ma va bene anche così, dai. <b>[FINE SPOILER]</b>

Anche se siete persone romantiche e adorate le storie d'amore, vi assicuro che in giro si può trovare di meglio di Brothers Conlict, perciò vi invito a guardare dell'altro. Se però ci tenete tanto a visionarlo, vuoi per i doppiatori o perché avete giocato al gioco o perché semplicemente vi intriga il tema dell'amore proibito, non vi giudico, guardatelo pure, ma "donna avvisata, mezza salvata".