Recensione
Oltre il confine
6.0/10
Kyoukai no Kanata è l'anime proposto in questa stagione autunnale 2013 da parte di Kyoto Animation. La trasposizione animata è tratta da una serie di Light Novel omonima scritta da Nagomu Torii, con le illustrazioni di Tomoyo Kamoi. Il romanzo è tuttora in corso e sono usciti 3 volumi.
Gli Youmu sono creature demoniache invisibili ai normali esseri umani, abitano la superficie terrestre e non hanno tutti un'indole malvagia, sebbene questa si manifesti in alcune specie. Si dice che siano la manifestazione delle più disparate emozioni umane e che potranno scomparire solo quando cesserà di esistere l'umanità. Akihito Kanbara è un mezzo-youmu con aspetto e carattere umano, il quale inizialmente si scontrerà con la cacciatrice di spiriti "dalla stirpe maledetta"- fuyukai desu- Mirai Kuriyama. Entrambi studenti presso un anonimo istituto, riusciranno lentamente ad approfondire il legame nel corso della vicenda e a capire i singoli obiettivi, inizialmente confusi e poco calcati. Il rapporto tra i due personaggi non brilla particolarmente, la resa delle emozioni l'ho trovata abbastanza innaturale, se non negli episodi finali.
I personaggi secondari non spiccano esageratamente ma hanno una loro funzione. Abbiamo il clan Nase, e più in generale tutti i cacciatori di spiriti in grado di vedere gli youmu a causa della loro affinità con il soprannaturale. I due fratelli più giovani, Hiroomi e Mitsuki hanno dei rapporti d'amicizia con i protagonisti e sono iscritti al medesimo club di lettura -più che altro una copertura e una sorta di base generale per discutere delle varie missioni di caccia a quegli youmu che hanno rotto l'equilibrio e si sono corrotti. Una volta uccisi, questi rilasciano delle pietre che possono esser vendute oppure date in pasto alle armi di cui si avvalgono alcuni cacciatori di spiriti. Tra i personaggi secondari ci sono degli youmu non malvagi che riescono a sigillare la loro forma originale dentro un corpo dall'aspetto umano e nel corso della vicenda si riveleranno più volte di prezioso aiuto.
Vengono accennate alcune sottotrame di non particolare rilievo che rimangono più che altro idee di contorno che tentano di inspessire la vicenda. Ma qual è l'obiettivo dell'anime e cosa tenta di raccontare alla fine? Kyoukai no Kanata, traducibile in Oltre l'Orizzonte, è il più grande potere distruttivo di tutti gli youmu, il quale minaccia di risvegliarsi. I nostri protagonisti si ritroveranno ad affrontare una minaccia di proporzioni inimmaginabili.
Mi sono sentito di dividere concettualmente in due porzioni questa breve analisi, poiché sia la struttura che le sensazioni che mi ha dato la serie lo richiedono.
Nella prima parte si dà il via ad una massa enorme di stereotipi moe animati da siparietti inutili e dialoghi demenziali e irritanti, possibilmente scritti apposta sulla base delle ossessioni di alcuni personaggi, gag che non mi hanno increspato alcun muscolo facciale per tutta la durata della serie. Lo sviluppo dei personaggi risulta troppo lento e il ritmo dello svolgimento è di fatto assurdamente noioso. Nonostante la sceneggiatura risulti abbastanza curata, infatti, fallisce il modo con cui comunica allo spettatore in maniera esageratamente infantile. Il comparto tecnico pauroso è stato sfruttato abbastanza male se non in rare occasioni, risaltano invece gli effetti speciali, una vera e propria gioia per gli occhi.
Indice di gradimento: 5 ad esser molto generosi. Insufficiente sotto innumerevoli aspetti, confesso che dopo i primi 6 episodi ero ben intenzionato a terminarlo anticipatamente, ma valutazioni decisamente più positive mi hanno convinto a finire anche questa serie, alla quale ormai non avrei dato molte possibilità.
La seconda parte è più convincente e fa ingranare i pochi elementi sviluppati decentemente nella fase precedente. I personaggi risultano caratterizzati meglio, e si riescono a chiarire più adeguatamente le azioni intraprese dai protagonisti. A causa della tonalità della storia c'è una riduzione necessaria della componente umoristica. La buona colonna sonora accompagna un comparto grafico da spavento con una limpidità nelle animazioni invidiabile. Valevole la gestione del ritmo, con una sceneggiatura incalzante dove vengono fornite molte risposte alle perplessità emerse nella prima parte, e complessità di trama soddisfacente.
Due parole da spendere sul finale, non spoiler. Nonostante la malinconia delle ultime scene che avrebbe elevato di almeno un'altro mezzo punto il prodotto, qualcuno ha preferito dare il contentino, probabilmente in vista di una seconda stagione. Da amante dei finali happy (si, purtroppo non scherzo) mi è abbastanza piaciuto ma non ne ho capito il senso. Avrebbe trovato una sua coerenza in tutt'altro modo, magari sfruttando espedienti più vaghi. Fossi stato il regista, avrei tagliato gli ultimi due minuti. Una più che soddisfacente risposta ce la può dare il fatto che la novel di Kyoukai no Kanata sia ancora in prosecuzione in Giappone, pertanto il finale sperato da molti si è rivelato irrealizzabile.
Indice di gradimento seconda parte: 8-. Gradimento complessivo sufficiente.
Serie dalle grandi potenzialità grafiche e buona trama che poteva esser decisamente sfruttata meglio, ma a causa di una prima parte troppo vuota e con dei personaggi che non riescono ad incrementare lo spessore caratteriale necessario, mostrano per troppo tempo a colui che visiona l'ennesima incarnazione dei tipici stereotipi dell'animazione giapponese moderna, la quale grava sulle interazioni tra i protagonisti e sull'andamento generale dell'opera. Non malvagio, ma per i motivi espressi sopra c'è da considerarlo un'occasione sprecata di fornire una serie non dimenticabile.
Gli Youmu sono creature demoniache invisibili ai normali esseri umani, abitano la superficie terrestre e non hanno tutti un'indole malvagia, sebbene questa si manifesti in alcune specie. Si dice che siano la manifestazione delle più disparate emozioni umane e che potranno scomparire solo quando cesserà di esistere l'umanità. Akihito Kanbara è un mezzo-youmu con aspetto e carattere umano, il quale inizialmente si scontrerà con la cacciatrice di spiriti "dalla stirpe maledetta"- fuyukai desu- Mirai Kuriyama. Entrambi studenti presso un anonimo istituto, riusciranno lentamente ad approfondire il legame nel corso della vicenda e a capire i singoli obiettivi, inizialmente confusi e poco calcati. Il rapporto tra i due personaggi non brilla particolarmente, la resa delle emozioni l'ho trovata abbastanza innaturale, se non negli episodi finali.
I personaggi secondari non spiccano esageratamente ma hanno una loro funzione. Abbiamo il clan Nase, e più in generale tutti i cacciatori di spiriti in grado di vedere gli youmu a causa della loro affinità con il soprannaturale. I due fratelli più giovani, Hiroomi e Mitsuki hanno dei rapporti d'amicizia con i protagonisti e sono iscritti al medesimo club di lettura -più che altro una copertura e una sorta di base generale per discutere delle varie missioni di caccia a quegli youmu che hanno rotto l'equilibrio e si sono corrotti. Una volta uccisi, questi rilasciano delle pietre che possono esser vendute oppure date in pasto alle armi di cui si avvalgono alcuni cacciatori di spiriti. Tra i personaggi secondari ci sono degli youmu non malvagi che riescono a sigillare la loro forma originale dentro un corpo dall'aspetto umano e nel corso della vicenda si riveleranno più volte di prezioso aiuto.
Vengono accennate alcune sottotrame di non particolare rilievo che rimangono più che altro idee di contorno che tentano di inspessire la vicenda. Ma qual è l'obiettivo dell'anime e cosa tenta di raccontare alla fine? Kyoukai no Kanata, traducibile in Oltre l'Orizzonte, è il più grande potere distruttivo di tutti gli youmu, il quale minaccia di risvegliarsi. I nostri protagonisti si ritroveranno ad affrontare una minaccia di proporzioni inimmaginabili.
Mi sono sentito di dividere concettualmente in due porzioni questa breve analisi, poiché sia la struttura che le sensazioni che mi ha dato la serie lo richiedono.
Nella prima parte si dà il via ad una massa enorme di stereotipi moe animati da siparietti inutili e dialoghi demenziali e irritanti, possibilmente scritti apposta sulla base delle ossessioni di alcuni personaggi, gag che non mi hanno increspato alcun muscolo facciale per tutta la durata della serie. Lo sviluppo dei personaggi risulta troppo lento e il ritmo dello svolgimento è di fatto assurdamente noioso. Nonostante la sceneggiatura risulti abbastanza curata, infatti, fallisce il modo con cui comunica allo spettatore in maniera esageratamente infantile. Il comparto tecnico pauroso è stato sfruttato abbastanza male se non in rare occasioni, risaltano invece gli effetti speciali, una vera e propria gioia per gli occhi.
Indice di gradimento: 5 ad esser molto generosi. Insufficiente sotto innumerevoli aspetti, confesso che dopo i primi 6 episodi ero ben intenzionato a terminarlo anticipatamente, ma valutazioni decisamente più positive mi hanno convinto a finire anche questa serie, alla quale ormai non avrei dato molte possibilità.
La seconda parte è più convincente e fa ingranare i pochi elementi sviluppati decentemente nella fase precedente. I personaggi risultano caratterizzati meglio, e si riescono a chiarire più adeguatamente le azioni intraprese dai protagonisti. A causa della tonalità della storia c'è una riduzione necessaria della componente umoristica. La buona colonna sonora accompagna un comparto grafico da spavento con una limpidità nelle animazioni invidiabile. Valevole la gestione del ritmo, con una sceneggiatura incalzante dove vengono fornite molte risposte alle perplessità emerse nella prima parte, e complessità di trama soddisfacente.
Due parole da spendere sul finale, non spoiler. Nonostante la malinconia delle ultime scene che avrebbe elevato di almeno un'altro mezzo punto il prodotto, qualcuno ha preferito dare il contentino, probabilmente in vista di una seconda stagione. Da amante dei finali happy (si, purtroppo non scherzo) mi è abbastanza piaciuto ma non ne ho capito il senso. Avrebbe trovato una sua coerenza in tutt'altro modo, magari sfruttando espedienti più vaghi. Fossi stato il regista, avrei tagliato gli ultimi due minuti. Una più che soddisfacente risposta ce la può dare il fatto che la novel di Kyoukai no Kanata sia ancora in prosecuzione in Giappone, pertanto il finale sperato da molti si è rivelato irrealizzabile.
Indice di gradimento seconda parte: 8-. Gradimento complessivo sufficiente.
Serie dalle grandi potenzialità grafiche e buona trama che poteva esser decisamente sfruttata meglio, ma a causa di una prima parte troppo vuota e con dei personaggi che non riescono ad incrementare lo spessore caratteriale necessario, mostrano per troppo tempo a colui che visiona l'ennesima incarnazione dei tipici stereotipi dell'animazione giapponese moderna, la quale grava sulle interazioni tra i protagonisti e sull'andamento generale dell'opera. Non malvagio, ma per i motivi espressi sopra c'è da considerarlo un'occasione sprecata di fornire una serie non dimenticabile.