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Snodandosi in un ambiente storico medievale, dove la vita quotidiana si intreccia con un mondo spirituale dalle sfumature fantasy, Seirei no moribito racconta di un ragazzo al cui interno si annida l'uovo di una creatura appartenente al mondo invisibile dell'acqua Nayugu; inconsapevole della sorte che lo attende, il principe Chagum, secondogenito dell'imperatore, viene affidato dalla madre alle cure ed alla protezione di Balsa, una giovane e abile donna, che l'aiuterà a sfuggire alla sentenza di morte che pende sul suo capo.

Seirei no Moribito, Il Guardiano dello Spirito, è il primo di dieci volumi della serie "Moribito", romanzi fantasy giapponesi scritti da Nahoko Uehashi. È stato adattato anche in un manga e in un radio drama. L'anime è a cura della Production IG.

In questa storia spiccherà senz'altro il lato slice of life; infatti la maggior parte degli episodi sarà incentrata sulla vita quotidiana dei personaggi; ci verranno mostrate in maniera cospicua le abitudini delle persone in quell'epoca. Da amante della storia non posso che apprezzare un simile approfondimento. In questo si mescola in maniera più che buona il lato fantasy grazie alle varie, sia velate che meno, interazioni con il "popolo dell'acqua"; esso ha una grande influenza su Sagu - Il mondo visibile degli umani. Si entrerà in contatto varie volte con il misterioso popolo dell'acqua e questo non farà altro che accrescere la curiosità verso di esso. Il lato drammatico di Seirei no moribito non attenderà certo a mostrarsi, infatti già dai primi episodi, la fuga rocambolesca di Balsa e del principe verrà segnata da crude battaglie e da strazianti addii. L'avventura e l'azione spesso passano in secondo piano, ma quando si presentano tengono lo spettatore incollato allo schermo grazie al pathos che generano. I combattimenti mostrano una ricercata cura per ogni minimo dettaglio, rendendoli mozzafiato.
I personaggi hanno tutti una fortissima caratterizzazione; il personaggio di Balsa è in assoluto quello di maggior spicco, risulta intenso e saldo nel suo credo; complice il fatto che sia un donna che si staglia sopra un mondo dove sono gli uomini a decidere, trovo Balsa uno dei migliori personaggi che abbia mai avuto il piacere di vedere! Non solo è forte e coraggiosa ma anche leale e, grazie a Chagum, svilupperà un forte istinto materno che userà per difenderlo con le unghie e con i denti, al pari di una leonessa con il suo cucciolo. Vederla combattere è una gioia per gli occhi ma una pena per il cuore... questo vi lascia intendere l'empatia che trasmette e i sentimenti contrastanti che possono scaturire. Chagum, il piccolo principe, avrà un notevole sviluppo sopratutto a livello caratteriale; maturerà grazie alle attenzioni di Balsa e alle difficili prove a cui andrà incontro. Poi vi sono altri personaggi che definirli minori è errato, avendo più o meno tutti un notevole impatto con la storia e una grande interazione coi protagonisti. Tra i miei preferiti sicuramente spicca l'anziana Torogai: sciamano esperta e piena di saggezza con un caratterino niente male - agli inizi la confondevo per un uomo. Torogai è un personaggio molto brillante che spesso regalerà gag molto simpatiche. Non si può fare a meno di notare il profondo rispetto che vi è per la famiglia, per le persone più anziane... è rinfrancante.

Veniamo al comparto grafico, e qui una lode è d'obbligo per questo meraviglioso lavoro! Ho visto quest'opera a inizio 2014 e vi posso assicurare che ancora adesso si stenta a trovare un'animazione migliore di questa! Se dovessi dargli un voto, sarebbe un 10 pieno! La CG viene usata per animare i personaggi di fondo e spesso mi scappava da ridere nel vedere gli omini muoversi con fare 'plasticoso' e artefatto, ma nulla toglie al resto. Il chara mi piace molto, è realistico e proporzionato; nulla a che vedere con quello che va di moda ultimamente.
Le musiche sono anch'esse degne di nota. Non solo le OST che si presentano durante gli episodi, ma anche e sopratutto l'opening "SHINE" by L'Arc~en~Ciel, un inno all'amore materno. In questa canzone troverete quei sentimenti che Balsa, con il suo carattere un po' rigido, non riuscirà quasi mai a esprimere. E la ending "Itoshii Hito E" by Sachi Tainaka altro non è che la risposta di un figlio all'affetto della madre, grazie al quale l'incertezza e la sofferenza trovano sollievo. Mi sono innamorata di queste canzoni per le intense emozioni che trasmettono.
La regia è molto buona, lascia che i misteri tengano lo spettatore sul filo del rasoio, anche se spesso vengono accantonati per dare spazio alle gioie e alle difficoltà quotidiane.
Il finale è degno della magnificenza di questa serie! Anzi, magnificenza è un termine un po' inesatto per descrivere Seirei no moribito, perché è la semplicità a renderla cosi speciale... non vuole spiccare per azioni esagerate e prosegue semplicemente sul suo percorso raggiungendo la meta senza troppi fronzoli.

In conclusione, trovo Seirei no Moribito un'opera che si innalza sopra alla massa, spiccando per la bellezza della storia, per il modo in cui viene raccontata e per i sentimenti che la contornano. Non farà uso di nessun artefatto per giungere al cuore, sfrutterà al meglio le sue armi e lascerà il segno come una delle serie migliori da me viste. Non darò il voto pieno perché capiterà che la trama languisca un po' troppo, ma un 9 è più che meritato. Lo consiglio vivamente a tutti quelli che cercano una storia seria e profonda.