Recensione
Ping Pong The Animation
9.0/10
"Ping Pong The Animation" è l'ultima fatica di Masaaki Yuasa, già regista di "The Tatami Galaxy", che qui si è ispirato al manga di Taiyo Matsumoto.
Protagonisti della storia sono due amici, Tsukimoto, detto "Smile", nonostante raramente sorrida, e Hoshino, detto Peco, dal carattere molto vivace. I due sono giocatori di ping-pong e puntano alla vittoria nei campionati nazionali giovanili. L'opera però non rientra completamente nei canoni del genere spokon: poco spazio è riservato ai match veri e propri, ma ci si concentra sui caratteri e sulla psicologia dei vari personaggi, analizzandoli per mostrare allo spettatore i motivi che li spingono ad andare avanti e a lottare con le loro racchette fino allo sfinimento. Tutti loro (Smile, Peco e i loro avversari) hanno desideri e traumi passati, e cercano il riscatto e l'affermazione tramite lo sport, che appare come una metafora della stessa esistenza: esso regala grandi soddisfazioni, ma è, purtroppo, anche spietato verso coloro che, pur dando il massimo, non riescono a superare chi invece è dotato di un talento naturale.
Nonostante però una certa dose di crudezza e cinismo, tutti i protagonisti affronteranno un percorso catartico, che li spingerà a migliorare, oppure ad abbandonare il ping-pong per trovare una strada differente, fino ad arrivare al canto di gioia finale.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, le musiche sono ottime, in particolare la opening dai toni forti e i brani negli ultimi episodi, mentre lo stile grafico usato, anche se potrebbe apparire "sporco" a prima vista, si dimostra efficace nei vari match e in certe espressioni dei personaggi.
Considero questo lavoro l'anime che più mi ha colpito in questa primavera, sia per lo stile sia per le tematiche trattate, e spero proprio che l'intero 2014 ci fornisca opere come questa.
Protagonisti della storia sono due amici, Tsukimoto, detto "Smile", nonostante raramente sorrida, e Hoshino, detto Peco, dal carattere molto vivace. I due sono giocatori di ping-pong e puntano alla vittoria nei campionati nazionali giovanili. L'opera però non rientra completamente nei canoni del genere spokon: poco spazio è riservato ai match veri e propri, ma ci si concentra sui caratteri e sulla psicologia dei vari personaggi, analizzandoli per mostrare allo spettatore i motivi che li spingono ad andare avanti e a lottare con le loro racchette fino allo sfinimento. Tutti loro (Smile, Peco e i loro avversari) hanno desideri e traumi passati, e cercano il riscatto e l'affermazione tramite lo sport, che appare come una metafora della stessa esistenza: esso regala grandi soddisfazioni, ma è, purtroppo, anche spietato verso coloro che, pur dando il massimo, non riescono a superare chi invece è dotato di un talento naturale.
Nonostante però una certa dose di crudezza e cinismo, tutti i protagonisti affronteranno un percorso catartico, che li spingerà a migliorare, oppure ad abbandonare il ping-pong per trovare una strada differente, fino ad arrivare al canto di gioia finale.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, le musiche sono ottime, in particolare la opening dai toni forti e i brani negli ultimi episodi, mentre lo stile grafico usato, anche se potrebbe apparire "sporco" a prima vista, si dimostra efficace nei vari match e in certe espressioni dei personaggi.
Considero questo lavoro l'anime che più mi ha colpito in questa primavera, sia per lo stile sia per le tematiche trattate, e spero proprio che l'intero 2014 ci fornisca opere come questa.