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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

Bene bene. Hem. Prova, prova. Se, se.
Allora diciamo che personalmente l'anime mi ha decisamente stupita. Molti ne sono passati sotto ai miei ponti e devo dire che ero partita lievemente prevenuta prima di guardarlo. Temevo che la storia risultasse noiosa, forse anche per il semplice fatto che i giochi online non mi hanno mai ispirata, e vederne uno diventare la base completa di un anime non mi allettava affatto.
Ma mi sono piacevolmente ricreduta.

Partiamo dal fatto che questo ragazzino tendente al nerd (citazione necessaria) si sia messo a giocare a questo gioco ultra sponsorizzato, che ti fa scappare dalla realtà, parlare con draghi e bambine digitali, e ti fa muovere spade da 600 kg come se fossero spaghetti. E allora, beh un giro su questo gioco me lo sarei fatto pure io, no? E' qui che ti sbagli, caro il mio amico, perché qui un "giretto" non te lo puoi fare quando ti tira a te, per il semplice fatto che quella mente geniale dell'inventore del gioco ha deciso di lasciarti morire lì dentro. Sì, hai letto bene. Si dice che in sua discolpa abbia detto: "Beh, scusate, ma che vi aspettavate? Non c'avevo un cacchio da fare!" (senza fonte)
Così il nostro amico Kirito si ripromette di finire il gioco da solo, in modo da salvare tutti i giocatori. Ripeto da solo, perché sì, lui è figo. Perché anche se il sistema ti dice che non puoi cucinare pollo fritto, lui può farlo. Se ti mette davanti millemila mostri immortali, beh lui li uccide. Vuoi la doppia spada? Ma sì, perché non dargliela? E così insomma avete capito perché lui può e voi no. E' per questo che vi consiglio di rimanere a casa a giocare a briscola con la nonna piuttosto che tentare la fortuna de "l'uccellino è vivo o morto?" in questo gioco non proprio divertente subito. Poi c'è Asuna. Sì, mi ero dimenticata di lei. A parte il fatto che sa cucinare il coniglio da ragù, correre, respirare, piangere e muovere la spada come se fosse una bandiera del Milan, beh, lei non ha una grandissima utilità. Ma visto che lei è la principessa da salvare e io sono una romanticona, va bene così.

Quando poi il nostro eroe finisce il gioco, si fa in quattro moltiplicato per otto per salvare tutti, e che succede? Niente di che. Insomma, l'amore della sua vita viene intrappolata in un altro gioco da un essere psicolabile, manipolatore e brutto (citazione più che necessaria) e lui non può che non andarla a salvare. Ovviamente. Con le sue abilità da fico di turno stile anti-gravità-apritore-di-porte-inapribili. Cose così insomma. Sventando lo stupro in diretta della sua dolce metà, 'calciorotando' via il malefico nemico, e consolando un minuto sì e l'altro pure la cugina composta per il 98,9% di lacrime che è innamorata di lui (eh?) la storia si conclude. Forse.
Ma alla fine l'amore trionfa sempre e la storia finisce che i due si vogliono tanto bene. Vero? Sì.

Una cosa che ho imparato da questo anime è che se cominci a inventare giochi online vuol dire che molto probabilmente saresti da rottamare in un ospedale psichiatrico. Amen.

In conclusione, affermo che l'anime è stato piacevole, non solo per la trama alquanto fresca, per alcuni versi un po' banale, ma perlopiù fresca, ma anche per la grafica davvero buona. Avrei dato un otto e mezzo, ma visto che sono buona arrotondo a un 9.
Mi ritiro. Aiò!