Recensione
Anime da puntate cortissime da quattro minuti l'una; inaspettatamente, minuti sufficienti per spaventare lo spettatore. Lo stile spartano, come a rimarcare gli spettacolini itineranti, si sposa bene con gli episodi, contribuendo in certi casi ad aumentare il senso di straniamento. Nelle puntate migliori viene messo in secondo piano l'odioso effetto "a comparsa" che fa saltare dalla sedia, sapientemente il regista fa oscillare improvvisamente il ritmo e i tempi creando un senso di disagio e di disorientamento, presagio di fine imminente; gli episodi migliori fanno pressione su paure da sempre intrinseche nell'animo umano, l'inspiegabile, l'ignoto. Bellissimi in questo senso il secondo, quarto, quinto, ottavo, undicesimo e dodicesimo episodio.