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Le vicende sono ambientate in un mondo dove alcune ragazze sono in grado di stipulare contratti con degli antichi spiriti che usano per combattere. Queste ragazze vengono riunite in una scuola dedicata all'addestramento e al perfezionamento dei loro poteri, l'accademia Areishia. A stipulare contratti con gli spiriti, come già detto, possono essere solo le ragazze, ma a fare eccezione a questa regola ecco che compare il giovane Kamito Kazehaya che, convocato dalla preside, si trasferirà in quella scuola femminile per poter poi partecipare alla Blade Dance e vedere realizzato un suo desiderio.

Già dalla trama si può facilmente intuire a cosa andremo incontro con la visione di questa serie: la solita storia con un solo protagonista maschile che, per alcune circostanze, si troverà circondato da ragazze che inevitabilmente finiranno per innamorarsi di lui. I personaggi sono tutti abbastanza stereotipati e personalmente non ne ho trovato uno simpatico, si salva forse solo il gattino di fuoco. Il protagonista maschile, oltre a essere un travestito, risulterà anch'egli antipatico e non mancheranno le scene in cui questo buon samaritano si sacrificherà per salvare le sue amiche (sì, amiche, perché nonostante tutte gli sbavino dietro ovviamente lui non se le filerà di striscio).
Le gag sono scontate e ripetitive: mi chiedo perché non abbiano messo una scena dove Kamito vede le mutandine della lei di turno... l'hanno solo fatta per ogni ragazza conosciuta... Ma ad essere scontate non sono solo le gag, infatti il gruppetto che si andrà a formare nel corso dei dodici episodi era prevedibile già dai primi episodi.
Fin dall'inizio ci viene detto che Kamito aveva uno spirito di nome Restia, ma il motivo per cui non risponda più al suo padrone non verrà spiegato né verrà affrontata la questione, in vista di una seconda serie, e questo ci può stare, ma a venire lasciato in sospeso non è solo questo: la storia che ci viene presentata sembrerà girare attorno alla Blade Dance, ma questa gara non verrà conclusa, non dando nemmeno un finale alle vicende aperte in questa prima serie e, a giudicare dal livello dell'anime, non vedranno mai una conclusione, in quanto spero non facciano nessuna seconda serie.

Concludendo:
- Troppo fanservice. Se vogliono inserircelo va bene, ma almeno che non usino sempre la stessa scena. Il fanservice da solo non rende buono un anime, alla base deve esserci anche dell'altro.
- Troppo scontato.
- Graficamente è scadente per essere del 2014. I personaggi inquadrati frontalmente spesso saranno privi dei loro nasi.
- Certi personaggi (Ellis in particolare) cambiano totalmente la voce da quando sono seri a quando sono imbarazzati, al punto da sembrare doppiati da un'altra persona, e l'ho trovato fastidioso.
Ottiene la sufficienza tirata solo perché sono largo di maniche. Per me la sufficienza è la mediocrità, i voti negativi sono per quelli inguardabili e "Seirei Tsukai no Blade Dance" non è cattivo a tal punto.