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Gekkan Shoujo Nozaki Kun è la perfetta demolizione visiva di tutti i nefandi stereotipi del genere shoujo. Una geniale opera di smantellamento, atta ad evidenziare che la vita, quella vera, quella vissuta, non assomiglia minimamente alle pagine di un manga. Di conseguenza, una dichiarazione d'amore in perfetto stile "classe deserta al tramonto" può tranquillamente mutare in un impiego part-time da assistente mangaka di una storia romantica, nella quale l'eroina di turno si ispira ad uno spavaldo bishonen con problemi di timidezza, mentre il principe azzurro ha le fattezze di una ragazza androgina con attitudini da playboy. In breve, un caos spassosissimo, perfetto per creare scenette, fraintendimenti e gag.

Il divertimento poi, si amplifica nell'elemento innovativo di dare spazio ad un punto di vista prettamente maschile sui sentimenti, dando adito a contorti ragionamenti o inquietanti esperimenti (tipo i modi alternativi per ritornare a casa in due con la bici o sotto l'ombrello) ad opera, nella maggior parte dei casi, del protagonista, l'impassibile autore Nozaki-kun, che inesorabilmente distrugge i sogni sfavillanti e rosa della dolce Sakura, pazzamente cotta di lui.
Riuscirà la fanciulla fiocco a pois ad espugnare lo zuccone dallo sguardo impenetrabile?
Purtroppo non lo scopriremo mai, visto che per il momento, non si hanno notizie di una seconda stagione, fatto alquanto strano considerato l'ottima realizzazione del progetto, sia a livello di grafica (in particolare nella resa dettagliata dei personaggi e degli ambienti), che di sceneggiatura (non esistono tempi morti).
Speriamo in un miracolo e in un annuncio per il 2015, anche perché degli speciali della durata di tre minuti, dal mio punto di vista, non valgono niente. Ti lasciano la gola arsa.

Infine, merita di essere segnalata la movimentata sigla iniziale "Kimi ja Nakya Dame Mitai" dal ritmo pazzesco, capace di farti battere i piedi o muovere il bacino fin da subito. Attenzione! Crea una certa dipendenza, come l'anime del resto.