Recensione
Knights of Sidonia
8.0/10
Introduzione
"Knights of Sidonia" è l'adattamento animato dell'omonimo manga del maestro Tsutomu Nihei, padre di opere come "Blame!" e "Abara", e specializzato in manga dal tema fantascientifico e cyberpunk. Questo anime del 2014 adatta una prima parte del manga in dodici episodi, mentre nel momento in cui scrivo questa recensione è prevista una seconda serie che continuerà la storia da dove si era conclusa.
Benvenuti a bordo della Sidonia
La trama di quest'opera è direttamente connessa a quella di "Abara", di cui "Knights of Sidonia" funge da sequel. In seguito agli eventi narrati in "Abara", l'umanità è stata costretta ad abbandonare la Terra, fuggendo con delle immense astronavi, e la Sidonia è una di queste. Ciò è stato causato dall'attacco dei Gauna, degli esseri abominevoli (in parte ispirati alla Cosa) che ritroverete come nemici anche in "Knights of Sidonia". In particolare, la storia vedrà come protagonista Nagate Tanikaze, un aspirante pilota di Guardians, che inizialmente viveva con suo nonno (che ha fornito anche un po' di addestramento simulato sui Guardians) nelle profondità della Sidonia, senza avere contatti con nessun altro. In seguito a una serie di eventi, Nagate riuscirà veramente a diventare un pilota di Guardians e a combattere i Gauna, ma scoprirà a sue spese la dura realtà della vita da pilota e alcuni segreti all'interno della Sidonia stessa. Vi assicuro che i colpi di scena non mancheranno affatto.
Sono presenti diversi collegamenti riconducibili ad altre opere di Nihei, delle piccole chicche che i fan sicuramente noteranno, forse quasi un segno del fatto che esistano collegamenti tra le varie "dimensioni" ideate da Nihei.
I cavalieri della Sidonia
Se devo essere sincero i personaggi non sono chissà che. Di Nagate possiamo dire che è un inguaribile buonista e che il carisma non è il suo forte. Attorno a lui poi si viene a creare un vero e proprio harem di spasimanti che sbaveranno ogni volta che lo vedranno. Anche Kunato, l'antagonista umano, si rivela poca cosa alla fine. Alcuni spunti interessanti sui personaggi ci sono, come nel caso di Ochiai, del comandante Kobayashi, del consiglio degli immortali e Saito, spunti che saranno evidenti soprattutto durante un flashback sugli eventi passati. In generale tutto questo potrebbe dare anche parecchio fastidio, quindi su questo fronte siete avvisati.
Nello spazio più profondo nessuno può sentirti urlare
Ciò che l'anime perde con i personaggi lo guadagna invece con l'ambientazione e le vicende a cui assisteremo. L'azione è altamente spettacolare e ci sono sequenze che vi rimarranno impresse nella testa. La tensione di certe sequenze è palpabile e le scene sono veramente coinvolgenti. E' raro che mi trovi talmente coinvolto dalla visione di un anime che, una volta arrivati alla fine della puntata, voglio vedere ancora altro e mi dispiace che la puntata sia già finita. Merito di tutto questo è la presenza di un'ottima regia e di una sceneggiatura di buon livello, che è raro trovare in prodotti simili. L'unico problema riguarda la presenza di alcuni punti morti, dove il ritmo calerà vistosamente, soprattutto in concomitanza con le scene più spiccatamente harem, anche se è un difetto tutto sommato perdonabile in virtù di quanto mostrato nel resto dell'anime.
La questione CGI
Togliamoci subito il dente. Reputo la CGI usata in questo anime ottima. E' funzionale alle scene d'azione nello spazio e riesce a conferire tridimensionalità alla scena. Se si usavano tecniche d'animazione tradizionale, non si poteva ottenere lo stesso effetto. Se non si adoperava la CGI, l'anime avrebbe perso il 90% del suo fascino a mio parere. Il prezzo da pagare è una realizzazione dei personaggi che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma vi assicuro che una volta abituati non ci farete più nemmeno caso a questo aspetto.
Menzione d'onore anche all'epica OST, i temi usati aggiungono adrenalina e tensione alle scene rendendole memorabili.
Scontro finale
Tirando le somme, siamo di fronte a uno dei titoli migliori del 2014. Un prodotto ottimamente confezionato che intrattiene alla grande e che contiene al suo interno spunti decisamente interessanti. Per un anime tratto da un manga di Nihei, accusato ingiustamente di essere un mangaka che non sa dare una trama ai suoi manga (e di questo se ne potrebbe parlare a lungo, ma non è la sede adatta), non è poco. Se vi piace la fantascienza, il cyberpunk o i mecha (ma anche se non vi piacciono i mecha), lasciate stare quell'aborto di "Terra Formars" e puntate a questo anime, che credo che non vi deluderà. Non è un prodotto esente da difetti e forse è ancora presto per parlare di capolavoro (aspetto la seconda serie che promette faville), ma visto il livello medio delle produzione anime odierne, questo è una piccola gemma in un mare di mediocrità.
"Knights of Sidonia" è l'adattamento animato dell'omonimo manga del maestro Tsutomu Nihei, padre di opere come "Blame!" e "Abara", e specializzato in manga dal tema fantascientifico e cyberpunk. Questo anime del 2014 adatta una prima parte del manga in dodici episodi, mentre nel momento in cui scrivo questa recensione è prevista una seconda serie che continuerà la storia da dove si era conclusa.
Benvenuti a bordo della Sidonia
La trama di quest'opera è direttamente connessa a quella di "Abara", di cui "Knights of Sidonia" funge da sequel. In seguito agli eventi narrati in "Abara", l'umanità è stata costretta ad abbandonare la Terra, fuggendo con delle immense astronavi, e la Sidonia è una di queste. Ciò è stato causato dall'attacco dei Gauna, degli esseri abominevoli (in parte ispirati alla Cosa) che ritroverete come nemici anche in "Knights of Sidonia". In particolare, la storia vedrà come protagonista Nagate Tanikaze, un aspirante pilota di Guardians, che inizialmente viveva con suo nonno (che ha fornito anche un po' di addestramento simulato sui Guardians) nelle profondità della Sidonia, senza avere contatti con nessun altro. In seguito a una serie di eventi, Nagate riuscirà veramente a diventare un pilota di Guardians e a combattere i Gauna, ma scoprirà a sue spese la dura realtà della vita da pilota e alcuni segreti all'interno della Sidonia stessa. Vi assicuro che i colpi di scena non mancheranno affatto.
Sono presenti diversi collegamenti riconducibili ad altre opere di Nihei, delle piccole chicche che i fan sicuramente noteranno, forse quasi un segno del fatto che esistano collegamenti tra le varie "dimensioni" ideate da Nihei.
I cavalieri della Sidonia
Se devo essere sincero i personaggi non sono chissà che. Di Nagate possiamo dire che è un inguaribile buonista e che il carisma non è il suo forte. Attorno a lui poi si viene a creare un vero e proprio harem di spasimanti che sbaveranno ogni volta che lo vedranno. Anche Kunato, l'antagonista umano, si rivela poca cosa alla fine. Alcuni spunti interessanti sui personaggi ci sono, come nel caso di Ochiai, del comandante Kobayashi, del consiglio degli immortali e Saito, spunti che saranno evidenti soprattutto durante un flashback sugli eventi passati. In generale tutto questo potrebbe dare anche parecchio fastidio, quindi su questo fronte siete avvisati.
Nello spazio più profondo nessuno può sentirti urlare
Ciò che l'anime perde con i personaggi lo guadagna invece con l'ambientazione e le vicende a cui assisteremo. L'azione è altamente spettacolare e ci sono sequenze che vi rimarranno impresse nella testa. La tensione di certe sequenze è palpabile e le scene sono veramente coinvolgenti. E' raro che mi trovi talmente coinvolto dalla visione di un anime che, una volta arrivati alla fine della puntata, voglio vedere ancora altro e mi dispiace che la puntata sia già finita. Merito di tutto questo è la presenza di un'ottima regia e di una sceneggiatura di buon livello, che è raro trovare in prodotti simili. L'unico problema riguarda la presenza di alcuni punti morti, dove il ritmo calerà vistosamente, soprattutto in concomitanza con le scene più spiccatamente harem, anche se è un difetto tutto sommato perdonabile in virtù di quanto mostrato nel resto dell'anime.
La questione CGI
Togliamoci subito il dente. Reputo la CGI usata in questo anime ottima. E' funzionale alle scene d'azione nello spazio e riesce a conferire tridimensionalità alla scena. Se si usavano tecniche d'animazione tradizionale, non si poteva ottenere lo stesso effetto. Se non si adoperava la CGI, l'anime avrebbe perso il 90% del suo fascino a mio parere. Il prezzo da pagare è una realizzazione dei personaggi che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma vi assicuro che una volta abituati non ci farete più nemmeno caso a questo aspetto.
Menzione d'onore anche all'epica OST, i temi usati aggiungono adrenalina e tensione alle scene rendendole memorabili.
Scontro finale
Tirando le somme, siamo di fronte a uno dei titoli migliori del 2014. Un prodotto ottimamente confezionato che intrattiene alla grande e che contiene al suo interno spunti decisamente interessanti. Per un anime tratto da un manga di Nihei, accusato ingiustamente di essere un mangaka che non sa dare una trama ai suoi manga (e di questo se ne potrebbe parlare a lungo, ma non è la sede adatta), non è poco. Se vi piace la fantascienza, il cyberpunk o i mecha (ma anche se non vi piacciono i mecha), lasciate stare quell'aborto di "Terra Formars" e puntate a questo anime, che credo che non vi deluderà. Non è un prodotto esente da difetti e forse è ancora presto per parlare di capolavoro (aspetto la seconda serie che promette faville), ma visto il livello medio delle produzione anime odierne, questo è una piccola gemma in un mare di mediocrità.