Recensione
Diabolik Lovers
4.0/10
Ho fatto molta fatica per finire di vederlo e non mi è piaciuto affatto.
Innanzitutto, la storia e i personaggi. Il tutto inizia quando Yui si trasferisce per volontà del padre e per frequentare il secondo anno delle superiori in una casa enorme in compagnia di sei bellissimi adolescenti vampiri.
Verrà maltrattata, insultata e soprattutto morsa da ognuno di loro. Cosa farà allora, Yui? Scapperà urlando e tornerà indignata del padre? Se così fosse l'anime sarebbe concluso dopo due puntate. Le puntate continuano, ma la trama si ripete e non muove un passo fino a metà. Poi evolve, ma non è abbastanza per risollevare il morale allo spettatore (nel mio caso, sarebbe impossibile).
I personaggi principali sono piatti, quelli secondari inesistenti (nel vero senso della parola, visto che non ci sono proprio).
I tratti dei personaggi non sono male, anche se alcune scelte stilistiche sono bizzarre, come gli occhi rossi della protagonista (unica non-vampira della storia). I ragazzi si assomigliano molto (sono fratelli, d'altro canto) e ciò rende difficile distinguerli e ricordarli. Hanno personalità diverse e tutte piuttosto stereotipate.
Le musiche non mi sono piaciute, ma è questione di gusti.
Come la maggior parte dei reverse-harem, non punta a commuovere o far pensare quanto a creare uno stuolo di fangirl perse per un personaggio o per un altro.
Il voto è 4, ma solo perché l'idea di numerare le puntate con un orologio mi è piaciuta un sacco.
Innanzitutto, la storia e i personaggi. Il tutto inizia quando Yui si trasferisce per volontà del padre e per frequentare il secondo anno delle superiori in una casa enorme in compagnia di sei bellissimi adolescenti vampiri.
Verrà maltrattata, insultata e soprattutto morsa da ognuno di loro. Cosa farà allora, Yui? Scapperà urlando e tornerà indignata del padre? Se così fosse l'anime sarebbe concluso dopo due puntate. Le puntate continuano, ma la trama si ripete e non muove un passo fino a metà. Poi evolve, ma non è abbastanza per risollevare il morale allo spettatore (nel mio caso, sarebbe impossibile).
I personaggi principali sono piatti, quelli secondari inesistenti (nel vero senso della parola, visto che non ci sono proprio).
I tratti dei personaggi non sono male, anche se alcune scelte stilistiche sono bizzarre, come gli occhi rossi della protagonista (unica non-vampira della storia). I ragazzi si assomigliano molto (sono fratelli, d'altro canto) e ciò rende difficile distinguerli e ricordarli. Hanno personalità diverse e tutte piuttosto stereotipate.
Le musiche non mi sono piaciute, ma è questione di gusti.
Come la maggior parte dei reverse-harem, non punta a commuovere o far pensare quanto a creare uno stuolo di fangirl perse per un personaggio o per un altro.
Il voto è 4, ma solo perché l'idea di numerare le puntate con un orologio mi è piaciuta un sacco.